Agricoltura

Sul grano ucraino l’ONU ha preso in giro la Russia mentre lo stesso grano dell’Ucraina massacra gli agricoltori europei

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  • Quattro Paesi dell’Est Europa rifiutano il grano ucraino: Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania  
  • Ecco come l’ONU ha preso in giro la Russia di Putin. La Polonia lo rifiuta ma lo fa passare perché gestisce una grande speculazione sulla pelle dei consumatori

Quattro Paesi dell’Est Europa rifiutano il grano ucraino: Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania  

Nel report dell’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi, leggiamo una notizia che riguarda il grano ucraino: “In Romania, il Partito socialdemocratico (PSD) al governo ha dichiarato che chiederà al governo di coalizione di approvare un divieto temporaneo sulle importazioni di grano ucraino, rispecchiando le mosse di altri Paesi dell’Unione europea orientale preoccupati per un afflusso di grano più economico”. La Romania è il quarto Paese europeo che rifiuta il grano prodotto in Ucraina. Gli altri tre Paesi che hanno bloccato l’import di grano ucraino sono la Polonia, Ungheria e Slovacchia. Questa vicenda dimostra che la Russia è stata presa in giro dall’ONU. Illustriamo il perché. Nel Giugno e nel Luglio dello scorso anno l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha chiesto alla Russia di creare un corridoio umanitario nel Mar Nero per consentire all’Ucraina di esportare grano, mais, olio di girasole e altri prodotti agricoli. La motivazione addotta dall’ONU è che bisognava fornire I paesi dell’Africa e del Medio Oriente di grano ucraino, perché tali paesi rischiavano la carestia. Una sonora bugia, perché lo scorso anno e, a quanto pare, anche quest’anno la Russia – che è il primo produttore di grano nel mondo – era in grado ed è in grado di rifornire di grano Africa e Medio Oriente: cosa che, in buona parte, sta facendo. Anche perché la Russia lo scorso anno e quest’anno ha registrato e registra produzioni di grano record. E allora perché i russi hanno accettato? Perché pensavano che, consentendo all’Ucraina di esportare i propri prodotti dal Mar Nero, anche loro avrebbero esportato i propri prodotti in Occidente. Ma così non è stato, perché l’ONU non è riuscito a far rispettare gli accordi in favore della Russia. Questa è stata una grande ingenuità della Russia di Putin, che ha dato credito a un’istituzione – l’ONU – che, soprattutto dopo la questione pandemia, gode di scarsa credibilità internazionale.

 

Ecco come l’ONU ha preso in giro la Russia di Putin. La Polonia lo rifiuta ma lo fa passare perché gestisce una grande speculazione sulla pelle dei consumatori 

Non solo. L’ONU sosteneva che l’esportazione via mare di prodotti ucraini era centrale. Anche questa è una bugia, se è vero che, come già accennato, quattro Paesi dell’est europeo non ne possono più del grano ucraino he arriva con i treni. Se questi quattro Paesi hanno bloccato l’importazione di di grano ucraino, ebbene, è evidente che di grano ucraino, attraverso i treni, ne è arrivato tantissimo, tant’è vero che ha fatto crollare il prezzo del grano in Europa! Sempre nel report di Puglisi leggiamo ancora che “la Polonia ha accettato di revocare il divieto di transito di cereali e prodotti alimentari ucraini. La Polonia avrebbe finalmente revocato le sue restrizioni sulle importazioni di grano ucraino, a condizione che questi cereali transitino e non arrivino sul loro mercato”. I polacchi sono solo dei grandi ‘banditi’ e speculatori, perfettamente in linea con l’Unione europea che criticano. I polacchi non importano più grano ucraino, ma lo fanno passare per sbolognarlo ad altri Paesi europei costretti dall’Unione europea a prendersi il grano ucraino a dazio zero. Quello che stanno combinando i polacchi lo abbiamo raccontato nei giorni scorsi: “La Polonia è oggi il crocevia di un’immensa speculazione con il Governo di questo Paese che fa il doppio gioco: blocca l’importazione di grano ucraino per tutelare i propri agricoltori e lo dirotta verso altri Paesi europei facendo da ‘sponda’ alle multinazionali sulla pelle degli agricoltori europei” (qui trovate per esteso la nostra inchiesta). Mentre quattro Paesi europei se ne stanno fregando della Commissione europea che fa entrare il grano ucraino a dazio zero per massacrare gli agricoltori europei che producono grano e per favorire le multinazionali del settore agro-alimentare che si stanno facendo i ‘bagni’ con un grano – il grano ucraino – che costa molto meno del grano europeo, il capo Governo italiano Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, fanno i pesci dentro il barile, penalizzando gli agricoltori italiani per favorire non soltanto l’Ucraina ma soprattutto gli industriali che lavorano il grano. Il tutto sulla pelle degli ignari consumatori. Stasera un altro approfondimento. Intanto non possiamo che definire ingenui Putin e i sui Ministri che si sono fatti prendere per i fondelli dall’ONU.

Foto tratta da MarketScreener.com

 

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