E’ ufficiale: ci sono parlamentari europei eletti in quello che resta dell’Italia (molto poco, in verità) che sembra non abbiano vissuto nella stessa Italia finita sotto il giogo dell’Unione europea dell’euro. Tra questi, e ci dispiace scriverlo, dobbiamo inserire Ignazio Corrao, europarlamentare eletto in Sicilia e in Sardegna, politico che noi stimiamo ma che questa volta dimostra di non aver seguito bene le politiche economiche che l’Unione europea ha imposto ai Paesi che ne fanno parte, soprattutto ad alcuni Paesi. Ci riferiamo a tutte le follie legate al Patto di stabilità, strumento di politica economica demenziale che è tornato operativo, anche se con qualche modifica. Stupido e penalizzante era per alcuni Paesi europei, questo Patto di stabilità, e stupido continua ad essere. Al Patto di stabilità si uniscono altre follie, come la precarizzazione del lavoro voluta proprio dall’Unione europea per abbassare i costi di produzione alle imprese sulla pelle dei lavoratori. Ed è sempre l’Unione europea che ha imposto il dumping in materia di forza lavoro, agevolando l’arrivo di migranti che abbassano il costo del lavoro e tolgono diritti ai lavoratori europei. Per non parlare della promozione dello stesso dumping – sempre in materia di lavoro – tra gli stessi Paesi della ‘presunta’ Unione europea. Si pensi al costo del lavoro basso e, in generale, ai costi di produzione bassi di alcuni Paesi dell’Unione europea che agevolano la delocalizzazione tra gli stessi Paesi della Ue in molti casi penalizzando l’Italia. Per questo siamo rimasti basiti non tanto e non soltanto nel leggere le posizioni senza capo né coda dell’Unione europea in materia di diritti dei lavoratori, ma soprattutto dal fatto che Corrao – spesso critico con la Ue ma questa volta acriticamente – sia diventato una sorta di portavoce di un’Unione europea che in Italia ha prodotto solo danni. Corrao – che è stato eletto nel Movimento 5 Stelle e che oggi fa parte del gruppo europeo Greens/EFA – scrive in un comunicato:
“Il parere motivato della Commissione UE sull’infrazione UE all’Italia in tema di lavoratori stagionali conferma la bontà della battaglia portata avanti in questi anni per tenere alta l’attenzione sulla violazione della direttiva 1999/70/CE. L’Italia ha letteralmente ignorato decenni di discriminazioni e abusi a danno di decine di migliaia di lavoratori del settore pubblico, tenuti in perenne precarietà. Il parere della Commissione UE, a seguito di innumerevoli azioni politiche e interrogazioni, sollecita l’Italia a provvedere ad una soluzione concreta e tempestiva. Dopo l’avvio dell’infrazione nel 2019 – spiega Corrao – la Commissione UE finalmente sollecita l’Italia a combattere concretamente l’abuso di contratti a tempo determinato e le condizioni di lavoro discriminatorie per i lavoratori pubblici. Decenni di abusi in piena violazione della direttiva 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato a danno di decine di migliaia di insegnanti, operatori sanitari, forestali e vigili del fuoco, tenuti in perenne precarietà. Si tratta di un passo importante – commenta ancora l’eurodeputato – che conferma la bontà di anni di battaglie, culminate con l’incontro recente in Commissione Petizioni qualche settimana fa, in seguito al quale ho chiesto alla Commissione UE di intervenire tempestivamente, considerate le perduranti inadempienze delle autorità italiane. Al 14/10/2022, in risposta alle molteplici petizioni ricevute dal Parlamento europeo, la Commissione stava ancora valutando le informazioni presentate dalle autorità italiane, ma non aveva ancora espresso un parere motivato. L’intervento a gamba tesa della Commissione UE arriva finalmente dopo anni di impegno sul fronte istituzionale europeo per denunciare gli abusi a danno dei lavoratori stagionali. Mi auguro che il Governo Meloni non si arrampichi sugli specchi con una replica infantile ma intervenga legislativamente per prevenire e sanzionare in modo efficace l’abuso dei contratti a tempo determinato”.
Lungi da noi l’idea di difendere il Governo nazionale o il Governo regionale siciliano. Però non possiamo non segnalare l’ipocrisia dell’Unione europea, che impone politiche economiche penalizzanti all’Italia per poi venirci a dire che bisogna eliminare il precariato nella pubblica amministrazione italiana! Non c’è manco bisogno di dire che tipo di faccia hanno questi signori dell’Unione europea… Come se l’onorevole Corrao non sapesse nulla della truffa del debito pubblico italiano cresciuto a dismisura da quando l’Italia è stata intrappolata dentro una moneta unica truffaldina, a credito, ‘confezionata’ su misura per gli interessi della Germania. Come se l’onorevole Corrao non sapesse che, da oltre venti anni, l’Italia si trova in Avanzo primario. Come se l’onorevole Corrao abbia dimenticato il Governo di Matteo Renzi, piena espressione dell’Unione europea che, proprio in materia di lavoro, ha imposto il Jobs act! Onorevole Corrao: la Ue ci impone il Jobs act e ora si lamenta che in Italia ci sono troppi precari? Ci creda: non siamo stupiti che i massoni e ‘banditi’ dell’Unione europea dicano queste cose: siamo stupiti che lei gli vada dietro! Ci saremmo aspettati, da lei, onorevole Corrao – e dai Verdi o Green, come si fanno chiamare, con la lingua dell’unico Paese che, saggiamente, ha salutato una Ue di speculatori – una critica serrata agli insetti a tavola: invece non abbiamo letto nulla; ci aspettavamo una critica serrata alla carne di laboratorio piena di contaminanti e prodotta con l’emissione di quantitativi industriali di anidride carbonica: invece nulla; ci aspettavamo una battaglia epica contro quella grandissima buttanata del Ponte sullo Stretto di Messina: invece, a parte qualche dichiarazione di rito, questa battaglia epica non c’è. Ora ci viene a raccontare che la Ue è dispiaciuta per i precari che ha contribuito a creare massacrando i conti economici dell’Italia. Onorevole Corrao, come si usa dire dalle nostre parti – che sono anche le sue parti – è bonu ‘u ventu ‘nchiesa ma no p’astutari i cannili!