Il giornale on line Dagospia ha immortalato alla stazione di Udine un carico di armi e altri mezzi militari diretti in Ucraina. non c’è nemmeno bisogno di precisare che questa armi servono agli ucraini e ai mercenari occidentali che combattono in Ucraina per ammazzare soldati russi. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, cerca di metterci una pezza, dicendo che si tratta di una spedizione di un carico di armi decisa dal precedente Governo italiano di Mario Draghi. Lo afferma senza nemmeno rendersi conto di peggiorare la situazione, perché nessuno impedisce al Governo in carica – cioè al Governo di Giorgia Meloni – di bloccare il carico di armi diretto in Ucraina. La verità è che l’Italia, anche nelle grandi tragedie, rimane il Paese delle barzellette. Di fatto, la presidente del Consiglio, la citata Giorgia Meloni, gira l’Africa per presentare un tragicomico piano Mattei per l’Africa (vedi il viaggio in Etiopia), a quanto pare un progetto senza soldi, se è vero che lo stesso Governo Meloni sta sfilando dalle tasche dei pensionati italiani 10 miliardi di euro e si accinge a penalizzare i dipendenti pubblici per fornire armi all’Ucraina. Gli attuali governanti italiani non capiscono che oggi quasi tutti i Paesi africani sono alleati della Cina e della Russia. Il Governo meloni vorrebbe convincere i Governi dei Paesi africani a non mandare più migranti in Italia e, contemporaneamente, continuare e a fornire armi all’Ucraina. Peccato che la Cina e i Paesi africani sono alleati di ferro della Russia e, di conseguenza, non hanno motivo di sostenere l’Italia che manda armi all’Ucraina, armi con le quali – lo ribadiamo – vengono ammazzati soldati russi.
La verità è che la signora Meloni e i maggiorenti del suo partito – a cominciare dal presidente del Senato, Ignazio la Russa – non hanno ancora capito che, appena miglioreranno le condizioni meteomarine, i cinesi, con pochissimo sforzo, sono nelle condizioni di fare materializzare, tra Lampedusa e la Sicilia quaranta, cinquanta, cento imbarcazioni cariche di migranti. A dirottare in Sicilia, in poche ore tre, quattro, cinquemila migranti in un colpo solo, ripetendo l’operazione per tre, quattro giorni consecutivi i cinesi e i suoi alleati ci mettono poco o nulla. Ricordiamo che i migranti che Libia e Tunisia mettono in mare sono una percentuale minima dei disgraziati che arrivano in questi due Paesi, come ha documentato il registra e scrittore Michelangelo Servegnini. Ci piacerebbe tanto sbagliarci, ma abbiamo la sensazione che le cose, su questo fronte, si potrebbero mettere male per l’Italia. Se fino ad ora i cinesi non hanno calcato la mano con l’Unione europea è perché stanno cercando di ‘sfilare’ alcuni Paesi europei agli americani. Sottobanco, sono d’accordo con il partito socialdemocratico tedesco; hanno stretto accordi politici e commerciali con la Francia di Macron che si è già dissociata dagli Stati Uniti e dalla stessa Unione europea; intrattengono rapporti con la Spagna e sono in trattative con altri Paesi dell’Europa, soprattutto dell’Europa mediterranea. Chi non sembra avere capito molto – o forse nulla – di quello che sta succedendo è proprio l’attuale Governo italiano che, da un lato, strombazza in Africa un progetto nel nome di Enrico Mattei, nome di un grande personaggio usato male e a sproposito; e, dall’altro lato, continua a reggere il gioco all’Ucraina insieme con la Polonia e con altri Paesi europei sull’orlo della disperazione, come la Finlandia entrata nella NATO, la Svezia che dovrebbe fare la stessa cosa e altri Paesi del Nord d’Europa in cerca d’autore. Continuando di questo passo non andrà a sbattere solo il Governo Meloni, ma andrà a sbattere l’Italia.
P. s.
Altri soggetti che non hanno capito nulla di quanto sta succedendo sono i social controllati dagli americani che, con gli algoritmi, continuano a fare sparire gli articoli come questo: articoli che si limitano a descrivere i fatti come sono e non come gli Stati Uniti d’America controllati dai Democratici vorrebbero fossero. I titolari di questi social non sono molto lungimiranti, perché stanno solo perdendo credibilità e lettori.
Foto tratta da Governo italiano