In queste ore gli Stati Uniti d’America hanno cominciato a simulare una guerra nucleare. La notizia la leggiamo su scenarieconomici.it. E’ la prima simulazione messa in atto da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Non solo. Questi giochi di guerra vanno in scena quando nella vera guerra in Ucraina la Russia sta vincendo su tutta la linea. Basti pensare alla controffensiva dell’Ucraina – che in realtà avrebbe dovuto essere la controffensiva dell’Occidente, Stati Uniti in testa – annunciata nei mesi scorsi. Tale controffensiva sarebbe dovuta iniziare nei primi giorni di Primavera. Siamo arrivati a metà Aprile ma di controffensiva occidentale non c’è nemmeno l’ombra. Al contrario, i russi continuano ad avanzare e, nel silenzio generale, continua la migrazione di cittadini ucraini verso l’Europa. E’ in questo scenario – di fatto con una guerra che America, Unione europea e, in generale Occidente stanno perdendo – che gli Stati Uniti hanno iniziato i “Giochi di guerra”, esercitazioni militari denominate Global Thunder 23, che verranno effettuate dal Comando strategico (STRATCOM). “Ai soldati e ai bombardieri americani si legge nell’articolo di scenarieconomici.it – si uniranno gli alleati nei giochi di guerra. Il comunicato stampa dello STRATCOM afferma che le esercitazioni di quest’anno ‘includeranno un aumento dei voli dei bombardieri per tutta la durata dell’esercitazione’”.
Queste esercitazioni, di solito, si svolgono alla fine dell’anno. Messe in campo ad Aprile hanno un chiaro significato minaccioso. Anche se gli americani negano, spiegando che si tratta di una semplice “deterrenza strategica”. Ovviamente, non ci crede nessuno. Tanto meno i russi e i cinesi (qui per esteso l’articolo di scenarieconomici.it). Il messaggio che si può ‘leggere’ dietro la mossa degli Stati Uniti e dei Paesi dell’Occidente che sono accodati agli stati americani è che, al massimo, potrà essere accettata la sconfitta dell’Ucraina, ma non sarà accettata la strategia cinese che punta a sminuire il ruolo del dollaro statunitense negli scambi internazionali. Il problema è che la strategia cinese per ‘accerchiare’ la moneta americana è già in atto. Come abbiamo scritto più volte, la Cina e, in generale, i Paesi del BRICS non sono riusciti, proprio a causa del caos economico e monetario scatenato dalla guerra in Ucraina, a far decollare una divisa alternativa al dollaro statunitense. Ma alcuni Paesi hanno già iniziato a commercializzare tra di loro ignorando il dollaro americano. Oggi l’Occidente, nel mondo, è un’esigua minoranza. Mentre i Paesi vicini alla Cina sono la maggioranza. Questa nuova strategia cinese – sicuramente molto più lenta di una moneta alternativa al dollaro – non piace comunque agli Stati Uniti d’America. Se non fosse chiaro, ci troviamo a un passo dalla guerra nucleare. Tutto questo avviene mentre nella fallimentare Unione europea si cerca di convincere i cittadini a mangiare insetti e si organizzano nuove ‘operazioni’ con vaccini farlocchi…
Foto tratta da Avvenire