J'Accuse

Il Governo di Giorgia Meloni toglie soldi ai pensionati e ai dipendenti pubblici per foraggiare la guerra in Ucraina

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  • Non lo diciamo noi, parlano i fatti: ai pensionati il Governo Meloni ha tolto 10 miliardi di euro di rivalutazioni e ai dipendenti pubblici, se andrà bene, riconoscerà appena un quarto del potere di acquisto che hanno perso a causa dell’inflazione 
  • Per i pensionati e per i pubblici dipendenti i soldi non ci sono perché bisogna pensare al debito pubblico  
  • Stranamente, per foraggiare la guerra che americani ed europei stanno perdendo in Ucraina – dove la Russia sta facendo ‘un culo così’ a tutto l’Occidente – problemi di debito pubblico non ce ne sono  

Non lo diciamo noi, parlano i fatti: ai pensionati il Governo Meloni ha tolto 10 miliardi di euro di rivalutazioni e ai dipendenti pubblici, se andrà bene, riconoscerà appena un quarto del potere di acquisto che hanno perso a causa dell’inflazione 

Il Governo di Giorgia Meloni dopo aver penalizzato i pensionati si accinge a massacrare anche i dipendenti pubblici. I pensionati, com’è noto, sono stati penalizzati con il taglio della rivalutazione con il quale l’esecutivo ha incassato 10 miliardi di euro. Qualcuno potrebbe obiettare: anche i precedenti Governi, al  bisogno, hanno tagliato le rivalutazioni delle pensioni. Tutto vero. La differenza – sostanziale – è che i Governi precedenti hanno tagliato le rivalutazioni pensionistiche quando l’inflazione era pari a zero o, al massimo, all’1-2%. Il Governo Meloni sta colpendo i pensionati mentre l’inflazione italiana, ufficialmente, è all’8-10%, ma tutti sanno che questo calcolo è fatto al netto della spesa per beni alimentari e, soprattutto, al netto della spesa energetica. Ciò significa che l’inflazione, in Italia, se calcolata tenendo conto della spesa alimentare e delle bollette di luce e gas ‘viaggia’ intorno al 16-18%. Ora, andare a colpire i pensionati in un momento storico in cui pensioni hanno perso il 14-18% del potere d’acquisto è veramente incredibile! Una beffa per i pensionati che hanno votato i partiti che assicurano la maggioranza a questo pessimo Governo al servizio, come vedremo, non degli italiani ma degli Stati Uniti d’America.

 

Per i pensionati e per i pubblici dipendenti i soldi non ci sono perché bisogna pensare al debito pubblico 

Lo stesso discorso vale per i dipendenti pubblici ai quali deve essere rinnovato il contratto. E’ stato calcolato che, per far recuperare ai dipendenti pubblici italiani il potere di acquisto che hanno perso con l’inflazione, servono 32 miliardi di euro. Una cifra enorme, secondo il Governo. Una somma pari a circa una manovra e mezzo. E allora? E allora, per essere crudi, saranno ‘augelli senza zucchero’ per i pubblici dipendenti italiani. Stamattina Fabio Tamburini, direttore de Il Sole 24Ore, Radio 24 e Radiocor ci ‘spiegava’ che c’ il debito pubblico italiano e c’è poco da fare. E’ intervenuto anche un Ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, per spiegare che, forse, con grandi sacrifici, si potrebbero trovare 8 miliardi di euro. Insomma, se andrà bene, i dipendenti pubblici italiani recupereranno un quarto del potere d’acquisto che gli è stato tolto dall’inflazione.

 

Stranamente, per foraggiare la guerra che americani ed europei stanno perdendo in Ucraina – dove la Russia sta facendo ‘un culo così’ a tutto l’Occidente – problemi di debito pubblico non ce ne sono  

Sapete qual è la cosa strana, signori pensionati e signori dipendenti pubblici? Che i soldi che non si trovano per i pensionati e per i pubblici dipendenti il Governo di Giorgia Meloni li ha trovati, invece, per finanziare la guerra in Ucraina. Sapete quanto ha speso fino d oggi l’Italia per foraggiare una guerra voluta dagli Stati Uniti d’America per difendere l’area del dollaro dall’affondo della Cina e dei suoi alleati? Fino ad ora 76 miliardi di euro solo per contenere l’impatto del caro-energia. A questi si aggiungono i 46 miliardi di euro stanziati dal Governo di Mario Draghi. Ed è una stima che non tiene conto dei danni che hanno subito le imprese: basti pensare alle imprese che hanno chiuso o alle imprese che hanno ridotto la propria operatività a causa del caro-bollette; e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie. Quando si è trattato di dare soldi e armi all’Ucraina non ci sono stati problemi di debito pubblico (chissà cosa ne pensa il direttore de Il Sole 24…). Tra l’altro – e questa è la vera notizia – il fiume di denaro speso in armi dall’Occidente, e quindi anche dall’Italia, non sta servendo a nulla perché la Russia e la Cina stanno stravincendo la guerra in Ucraina, al netto delle stupidaggini raccontate in Occidente…

P. s.

Sulla rete c’è scritto che il costo della Guerra in Ucraina potrebbe costare all’Italia oltre 180 miliardi di euro. Ah, dimenticavamo: ricordatevi che l’inflazione che toglie potere d’acquisto a pensionati e dipendenti pubblici è provocata dalla Guerra in Ucraina     

Foto Wikipedia

  

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