Lo sappiamo: per il pesce all’agrodolce funzionano benissimo le sarde, il tonno e, se eliminate le spine, anche lo sgombro non è male. Anche se a Sciacca si utilizza il pesce gattuccio, chiamato rinaloru. Noi abbiamo provato una variante: i medaglioni di pesce surgelato. Detto e fatto: stamattina abbiamo acquistato quattro medaglioni di pesce in un centro commerciale, non prima di chiedere a un dipendente: “Ci sono problemi con le spine di pesce?”. Risposta rassicurante: “Può stare tranquillo. Questi si danno ai bambini”. Ok, vediamo che sapore hanno. Mattina di sole, oggi. Alle 18,00 i medaglioni di pesce erano completamente scongelati. Li passiamo prima con la farine o li friggiamo così? Optiamo per la farina. Nel passare il primo medaglione di pesce nella farina mi accorgo che c’è qualcosa che non va: dalla polpa fuoriesce la punta di una spina, nemmeno troppo piccola: insomma, una spina di pesce media. Controllo con le dita e sento una seconda cosa strana: un’altra spina. Un po’ più profonda, un po’ più piccola, ma sempre spina di pesce. Terzo controllo e, opla!, ecco una terza spina simile alla prima. Prendiamo un secondo medaglione di pesce ed effettuiamo il controllo: da una parte del medaglione nessuna spina; lo rivoltiamo e, oplà!, ecco una spina medio piccola ma sincera…. Ovviamente, ci siamo fermati. Niente medaglioni di pesce all’agrodolce. Avete presente ‘a pasta cu i sardi a mare? In certe trattorie tipiche di Palermo è piuttosto comune: non è altro che la pasta con il condimento della pasta con le sarde senza le sarde. E così è finita con il pesce all’agrodolce senza pesce… Ovviamente, non acquisteremo mai più medaglioni di pesce. Con l’augurio che qualche medaglione di pesce con le spine non finisca nei piatti dei bambini.