Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, comincia a mettere qualche ‘paletto’ al progetto colonialista di Fratelli d’Italia, partito antimeridionale e antisiciliano che vorrebbe trasformare la nostra Isola in un grande Parco per la produzione di energia solare per portare l’energia nel Nord Italia e, magari, per venderla all’estero. Idem per il mare con l’energia eolica: mega Parco per la produzione di energia eolica al largo delle isole Egadi, mega Parco eolico nel mare di Catania e, magari, due o tre parchi eolici nel mare che corre da Mazara del Vallo alle coste del Ragusano, passando per il mare agrigentino. Come per i Parchi fotovoltaici, alla Sicilia non resterebbe nulla, a parte le chiacchiere della premier Giorgia Meloni e del Ministro delle Imprese (del Nord) e del Made in Italy
Ci è capitato di criticare il presidente Schifani – completamente assente in agricoltura e di fatto sconfitto malamente dalle compagnie aeree che continuano a fare il bello e il cattivo tempo nei cieli siciliani, imponendo a cittadini della nostra Isola e turisti biglietti aerei salatissimi (da non sottovalutare il caro-biglietti aerei per i turisti, perché punta a convincerli a non venire in vacanza in Sicilia, soprattutto per le vacanze brevi) – ma questa volta ha ragione. Così come ci è capitato di criticare l’ex presidente Lombardo (al quale non perdoniamo il sì al rigassificatore di Porto Empedocle nel 2009), ma questa volta anche lui sta dimostrando di avere la ‘schiena dritta’. Leggiamo una dichiarazione di Lombardo all’Adnkrons ripresa dal quotidiano La Sicilia: “Coraggioso e coerente lo stop disposto dal Presidente Schifani al saccheggio della terra e del mare per la produzione di energia» ha detto all’Adnkronos. “Leggiamo del mega Parco eolico al largo delle Egadi, il più grande d’Europa. Ma che meraviglia! E perché non al largo di Portofino o di Capalbio o di Porto Rotondo? E no. Lì no. Per i mega parchi c’è la colonia siciliana un po’ più a Nord della colonia africana. Gli indigeni avranno un po’ di lavoro per il montaggio. Ma grazie. E allora stop e il Governo nazionale ci dia una mano. Trattino i grandi gruppi – aggiunge Lombardo –. Lascino un’ampia quota di energia da donare alle imprese e alle famiglie. Sarebbe un fattore attrattivo irresistibile per investimenti e lavoro e si potrebbe invertire la migrazione dei nostri giovani migliori istruiti al costo di lacrime e sangue dalle famiglie. E la bolletta di casa potrebbe ridursi di molto. E poi la terra. Migliaia di ettari in mano ai mega fondi sottratti alle produzioni biologiche e di qualità. Per il fotovoltaico si dia priorità ai terreni degradati, a cave e miniere esaurite, a discariche abbandonate, ad aree industriali – spiega ancora Raffaele Lombardo –. Si preferiscano i terreni demaniali abbandonati da sempre. La Regione si doti di uno strumento che, a patti e condizioni, peraltro indicati nei piani energetici 2009 e 2021, e in cambio di tangibili vantaggi per i siciliani, assicuri autorizzazioni rapide. Ottimo lo stop al saccheggio. Si ragioni e si riparta secondo regole definite e nell’interesse della Sicilia”. Sottoscriviamo tutto.
Vi risparmiamo le dichiarazioni degli esponenti del PD siciliano, partito antimeridionale e anti-siciliano che ha provocato danni enormi alle finanze regionali. Di questo partito salviamo soltanto Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni e presidente dell’ANCI Sicilia, che è riuscito a scongiurare la follia del solito mega Parco fotovoltaico nella Val di Noto. Aggiungiamo, invece, che i signori di Fratelli d’Italia si sono montati la testa: a Roma comandano loro; in Sicilia, con l’assessorato regionale al Turismo sono, come dire?, un po’ troppo disinvolti; a Priolo il Ministro Urso si è salvato – e ha salvato la raffineria Isab – grazie agli israeliani e pensa che il merito sia tutto suo; a Palermo la gestione del Comune da parte di Fratelli d’Italia è un flop totale; a Catania si vogliono prendere il Comune passando di sopra al resto del centrodestra. Non stanno esagerando un po’? Il nostro augurio è che il presidente Schifani non molli, evitando che, anche per l’energia fotovoltaica e eolica, la vicenda si concluda come si è conclusa la citata quanto vergognosa storia del gas del Nord Africa che arriva nella nostra Isola: cioè con un nulla per la Sicilia. Riprendiamo un passo di un articolo che abbiamo scritto un
Foto tratta da l’Eco del Sud
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