Nell’agricoltura siciliana c’è un settore che è andato bene, addirittura oltre le aspettative: il mandarino tardivo. In Sicilia, quando si parla di mandarino tardivo, si fa riferimento al mandarino tardivo di Ciaculli, la contrada alle porte di Palermo dove storicamente viene coltivato. L’area di coltivazione di questo particolare mandarino – noto anche con il nome di marzuddu perché matura a Marzo – non è altro che uno degli ultimi lembi di quella che fu la Conca d’oro oggi in buona parte ‘inghiottita’ dal cemento. Nel complesso, sono circa 200 ettari di mandarineti tra Ciaculli e Villabate. Anche se, in realtà, oggi il mandarino tardivo si coltiva anche in altre aree della nostra Isola, come, ad esempio, a Ribera, cittadina della provincia di Agrigento nota per le arance bionde Washington Navel.
Tornando all’annata eccezionale del mandarino tardivo di Ciaculli – sia come qualità, sia come prezzo – interessante un’intervista rilasciata a ITALIA FRUIT NEWS da Paolo Scirè, titolare della Canguretto Sas di Villabate, azienda specializzata nel commercio di agrumi e frutta: “È stata una stagione in crescendo, per le prime battute commerciali c’è stata un po’ di tensione perché il calendario combaciava con le clementine e la scelta dei consumatori ricadeva sul senza seme; dopo le prime settimane, però, la strada è stata in discesa”. E’ noto che i clementine non presentano semi e sono preferite dai consumatori. Ma quest’anno il mandarino tardivo di Ciaculli era superlativo, come pezzatura e come sapore e, alla fine, i consumatori lo hanno preferito ad altri agrumi. Scirè spiega che la grossa pezzatura ha invogliato la gente ad acquistare il mandarino tardivo. Un successo. “Le quotazioni dei mandarini – dice sempre il titolare della Canguretto Sas di Villabate – hanno mantenuto una forbice tra 1,20 – 1,30 euro al chilo e, in vista delle festività, sono destinati ad aumentare. Purtroppo, non si può accontentare tutta la domanda perché il prodotto scarseggia ma è stata una campagna lunga. Anche la qualità del frutto, inevitabilmente, inizia a venir meno con merce che si gonfia e perde di sapore”. Scirè i dà una notizia importante: se ci fosse stato ancora prodotto sarebbe stato venduto. Questo ci dice che contrada di Ciaculli dove si coltiva il mandarino tardivo va preservata e non ‘cementificata’. Il riferimento è al folle progetto di realizzare il nuovo cimitero di Palermo in contrada Ciaculli, eliminando una parte delle coltivazioni di mandarino. Follia allo stato puro. La speranza è che il Comune di Palermo trovi un luogo diverso per realizzare il nuovo cimitero.
Foto tratta da Fresh Plaza