La Polonia vuole entrare in guerra contro la Russia? la domanda è legittima, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dall’ambasciatore della Polonia a Parigi, Jan Emeryk Rosciszewski, nel corso di una trasmissione dell’emittente televisiva francese Lci. “Se l’Ucraina non riesce a difendere la sua indipendenza, non avremo scelta, saremo costretti a entrare in conflitto”. Il diplomatico polacco è convinto che il conflitto ucraino sia una battaglia per i valori fondamentali dell’Occidente, motivo per cui è così importante che l’Occidente vinca. I problemi sono due. Il primo problema è che l’Occidente sta perdendo la guerra in Ucraina. Il secondo problema è che la Polonia fa parte dell’Unione europea dal 2004. Vero è che la Ue fornisce soldi e armi all’Ucraina, così com’è altrettanto vero che la Russia ha cominciato a mettere i puntini sulle “i”, abbattendo un drone occidentale che era partito dalla base militare di Sigonella, in Sicilia. Di fatto l’Occidente è già in guerra contro la Russia in Ucraina. Ma entrare direttamente in guerra come ha affermato l’ambasciatore della Polonia a Parigi è una mossa un po’ più pesante. Non a caso il Governo della Polonia è intervenuto per smentire l’ambasciatore guerrafondaio: le parole di Rosciszewski non sono “la posizione ufficiale del governo di Varsavia in merito al conflitto in Ucraina e ai suoi sviluppi”. Così leggiamo in un lancio dell’Agenzia NOVA. Però c’è chi nel batti e ribatti tra l’ambasciatore Rosciszewski e il Governo della Polonia ‘legge’ una sorta di gioco delle parti che sta andando in scena proprio nel giorno in cui il presidente della Cina, Xi Jinping, è arrivato in Russia. Insomma, c’è il dubbio che il diplomatico avrebbe concordato la sua dichiarazione con il Governo del suo Paese per saggiare le reazioni; poi il Governo polacco è intervenuto quasi per smentirlo ma, in realtà, si tratterebbe di un gioco della parti per provare a capire chi, tra i Paesi europei, sarebbe disposto a entrare direttamente in guerra contro la Russia…
Foto tratta da Il Mattino