Il Governo nazionale italiano ha fatto sapere che dietro l’ondata di migranti che sta arrivando in Italia c’è la Russia. Lo ha detto a chiare lettere il Ministro della Difesa, Guido Crosetto. Che ha tirato in ballo il battaglione Wagner, impegnato con successo a fare mangiare la polvere all’Occidente in Ucraina. Il Ministro Crosetto, a nostro modesto avviso, ha detto una cosa giusta nel modo sbagliato. In realtà, il Paese che oggi, in Africa, gode di grande considerazione è la Cina. A differenza dell’Occidente, che ha sempre sfruttato l’Africa, la Cina offre oggi al Continente africano una prospettiva economica e sociale diversa, non più basata sul colonialismo occidentale. Nella guerra in Ucraina la Cina è schierata con la Russia contro l’Occidente. Tanti altri Paesi del mondo, che non si riconoscono più nell’Occidente o che non si sono mai riconosciuti nell’Occidente, o sono schierati con Cina e Russia, o rimangono neutrali e indifferenti alla guerra in Ucraina. Ebbene, è la Cina che oggi dà la direttive geopolitiche anti-occidentali. Il Ministro Crosetto ha ragione nel chiamare in causa la Russia, dimenticando di precisare che la Russia è alleata della Cina. Il Ministro Crosetto fa finta di non sapere che inviare armi in Ucraina è un atto di ostilità contro la Russia e contro la Cina. E’ chiaro che, piano piano, Cina, Russia e altri Paesi di fatto alleati o comunque vicini a Cina e Russia vanno prendendo le misure. La tempesta finanziaria che si è abbattuta sulle banche e sulle Borse occidentali non è estranea alla guerra in Ucraina. Così come non è estranea alla guerra in Ucraina l’ondata di migranti che arriva in Europa attraverso l’Italia dalla Tunisia, dalla Libia e, adesso, anche dalla Turchia.
Quanto ai milioni di ucraini che si sono già riversati in Europa, beh, non c’è bisogno di precisare che si tratta della conseguenza della guerra in Ucraina. Questo è lo schema. Chi non lo vuole vedere lo fa solo per interessi di parte. Se i Paesi dell’Unione europea pensavano di fornire soldi e armi all’Ucraina senza pagarne le conseguenze si sbagliano di grosso. La Cina – che è la vera, nuova potenza mondiale – farà ballare tutto l’Occidente. In realtà, i cinesi non volevano mettersi contro l’Europa. Pensavano all’Europa come a una zona neutra. Sono stati gli europei ad attaccare la Russia, ben sapendo che si sarebbero messi contro la Cina. E adesso ne pagheranno le conseguenze. A cominciare dai problemi che sorgeranno tra gli abitanti dell’Europa, che cominciano ad essere stanchi della guerra in Ucraina, che ha portato solo disastri economici e sociali. Sì, piano piano piano, anche se i media occidentali non ne parlano, in Europa cresce il fronte che si oppone alla guerra in Ucraina. Non è un grande fronte, ma le manifestazioni sono già significative. A Berlino la gente scesa in piazza è stata tanta. Le autorità parlano di 10 mila manifestanti, gli organizzatori di 50 mila persone scese per le strade. Un’altra manifestazione contro la guerra in Ucraina è andata in scena a Praga. Qui i manifestanti hanno chiesto la rimozione della bandiera ucraina dal Museo Nazionale. La gente ha provato ad entrare dentro il Museo, ma la polizia gliel’ha impedito. Un canale Telegram scrive che ci sono state 18 persone arrestate. Un funzionario della sicurezza è rimasto ferito. Queste manifestazioni sono la spia di un malessere. Pesa l’incertezza energetica e l’inflazione che, come nel caso dell’inflazione americana, non sembra essere solo di natura monetaria ma è legata anche alla mancanza di alcuni beni e all’alto prezzo degli stessi beni che mancano. Per ora l’Unione europea è riuscita a tenere tutto sotto tono con l’informazione controllata e con la retorica. Ma la situazione si va aggravando. Il Governo italiano di Giorgia Meloni fa sapere che potrebbero essere in arrivo 900 mila migranti via mare. In realtà, la situazione è più grave, perché ci sono di mezzo anche gli ucraini.
Semplificando, si può affermare che la Cina – che oggi è alleata di buona parte dell’Africa – d’intesa con la Turchia di Erdogan, fa arrivare in Europa, via Italia, i migranti da Tunisia, Libia e, come già ricordato, anche dalla Turchia. Il naufragio in Calabria potrebbe essere stato funzionale alla stabilizzazione di un canale di arrivo di migranti in Italia dalla Turchia. In Ucraina, la Russia – alleata della Cina – ‘sfondando’ piano piano le difese, sta facendo in modo che milioni di ucraini si riversino in Europa. Questo è un argomento di cui nell’Unione europea non si parla. Da quello che si capisce, i governanti dell’Unione europea hanno dato disposizione ai governanti dei Paesi Ue di non toccare questo tasto. Se ci fate caso, quando arrivano migranti in Italia si discute di come ripartire questi migranti, quali Paesi europei se li prenderanno e bla bla bla. Lo stesso discorso non vale per la guerra in Ucraina. O meglio, per gli ucraini che hanno lasciato il loro Paese e che continuano a lasciare il loro Paese per riversarsi in Europa. In questo caso la ripartizione tra i Paesi europei funziona, perché è la Germania a organizzare tutto. I tedeschi non vogliono ricevere tutti i migranti in arrivo dall’Ucraina. Perché questa sì che sarebbe un’invasione, visto che si tratta di milioni di persone. In Ucraina vivono quasi 44 milioni di persone. Il 72% di questa popolazione è ucraina, il 22% russa e poi altre etnie. I russi stanno vincendo la guerra in Ucraina. E dai luoghi conquistati dai russi, questo va da sé, gli ucraini vanno via. Cosa vogliamo dire? Che la guerra in Ucraina, se vinta dai russi – e per ora è così – potrebbe provocare da 20 a 30 milioni di profughi ucraini. Che si riverseranno in Europa. Anzi, per essere precisi, che si sono già riversati in parte in Europa. Chi è un po’ attento avrà notato che negli ultimi mesi la presenza di ucraini va aumentando. E andrà ancora ad aumentare.
Tirando le somme, la notizie che destano molta preoccupazione, nell’Unione europea, sono due. Da un lato c’è l’aumento degli ucraini che scappano dalla guerra e si dirigono verso l’Europa dell’Est (anche se, nel silenzio generale, vengono ripartiti in tanti Paesi europei); dall’altro la Russia – con molta probabilità aiutata da alcuni Paesi non occidentali, Cina in testa ma non soltanto Cina – che ha fatto sapere che con le armi che ha a disposizione può reggere benissimo altri due anni di guerra. Tale prospettiva crea il panico tra le popolazioni dei Paesi dell’Europa dell’Est dove, sempre nel silenzio generale, arrivano tanti ucraini. L’Unione europea non informa su quanto sta avvenendo. Mentre, ad esempio, si parla molto dei migranti che arrivano dal mare in Italia – dalla Libia e dalla Tunisia sbarchi continui in Sicilia, dalla Turchia vanno avanti gli sbarchi in Calabria e in Puglia – nessuno sa nulla degli ucraini che hanno lasciato il loro Paese e sono già in Europa. L’Unione europea non ne parla per evitare di seminare paura tra la popolazione europea ma il problema c’è. Anche perché, nonostante le armi inviate da USA e Unione europea in Ucraina, i russi, nella guerra in Ucraina avanzano come rulli compressori e gli ucraini fuggono verso l’Europa. La notizia che la Russia può andare avanti per altri due anni con la guerra in Ucraina, addirittura senza aiuti esterni (questa, in realtà, sembra una bugia mediatica studiata ad arte, perché di aiuti, la Russia, diretti e indiretti, ne riceve tanti), getta nello sconforto soprattutto la popolazione dell’Europa dell’Est. Preoccupa anche il fatto che la Turchia – Paese ormai schierato con Cina e Russia – potrebbe aprire le porte ai milioni di profughi fino ad oggi ‘prigionieri’ al confine con l’Europa dell’est. Ricordiamo che, dal 2015, la Turchia, con i soldi dell’Unione europea, tiene prigionieri al confine con l’Europa dell’est circa 4 milioni di profughi. Fino al 2015 erano nella stragrande maggioranza dei casi siriani che scappavano dalla guerra e dalla carestia, due condizioni presenti in Siria. A questi oggi si sono aggiunti i migranti che arrivano dall’Afghanistan, Paese abbandonato dagli Stati Uniti d’America. Insomma, per dirla in breve, se la Turchia dovesse decidere di aprire le frontiere con l’Europa orientale, lasciando passare profughi siriani, afghani e profughi di altre etnie sarebbe il patatrac per l’Europa, Germania in testa. Da qui i timori, i malumori. E potrebbe essere solo l’inizio…
Foto tratta da Il Riformista