L’AniCura Clinica Veterinaria Orobica è aperta H24, 365 giorni l’anno e funziona anche da pronto soccorso. La nuova sede si estende su 1.100 mq: “Nella precedente sede, nel 2022, abbiamo offerto 40mila prestazioni a 10mila animali. Abbiamo grandi aspettative per la nuova clinica. Qui possiamo ricoverare fino a 40 animali, con uno staff che conta 20 medici veterinari e altre 10 persone, fra tecnici e personale d’accoglienza”, ha detto Gino Pinotti, Practice manager della Clinica Veterinaria Orobica. “Quando si pensa agli animali domestici solitamente si pensa a cani e gatti ma sempre di più le famiglie accolgono animali esotici come iguane, serpenti, roditori. Il cuore di un serpente è completamente diverso da quello di un mammifero. E’ fondamentale che i veterinari siano specializzati per tutte le specie di animali d’affezione. E’ proprio quello che offriamo alla Clinica Orobica”, ha specificato ancora Paolo Ferrari.
La clinica fa parte del network AniCura, gruppo leader in Europa per la fornitura di cure di alta qualità per gli animali da compagnia, azienda nata nei Paesi Scandinavi e presente in Italia dal 2018: “E’ un grande orgoglio essere arrivati fino a qui – ha detto Stefano Caporali, ad di AniCura Italia. Dopo soli 4 anni possiamo dire che siamo la realtà di riferimento della veterinaria italiana. Dal 2018 sono stati investiti 7 milioni di euro per l’acquisto di moderne attrezzature cliniche e circa 4 milioni per l’ammodernamento delle strutture entrate nel gruppo in Italia. Nel 2023 sono stati stanziati altri 7 milioni di euro”. In Europa AniCura è presente in 14 Paesi e cura, ogni anno, milioni di animali da compagnia.
In occasione dell’inaugurazione bergamasca, Michela Brambilla, presidente e fondatrice della LEIDAA (Lega italiana difesa animali e ambiente) si è collegata da Roma per salutare la nuova apertura, annunciando che si sta lavorando per abbassare l’aliquota IVA (oggi al 22%) sulle prestazioni veterinarie: “Durante questa legislatura – ha detto – vorrei portare a casa la rimodulazione dell’aliquota. L’aliquota va abbassata perchè la salute è un diritto e bisogna garantire l’accesso alle cure anche agli animali domestici delle famiglie con un reddito minore”.
– foto ufficio stampa AniCura –
(ITALPRESS).
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