Papa Francesco che lancia il dibattito sui preti che potrebbero sposarsi. Il Governo di Giorgia Meloni che blocca le registrazioni dei figli delle coppie omosessuali a Milano. Le statue della Madonna che tornano a piangere. E il solito Ponte sullo Stretto di Messina da realizzare. Che sta succedendo? Semplice: bisogna distogliere l’attenzione degli italiani dal ‘bordello’ che va in scena nei mercati di mezzo mondo. O meglio, nei mercati del cosiddetto Occidente industrializzato. Ieri è stato il Lunedì nero, con il crollo delle banche e delle Borse. Oggi sono in ripresa banche e Borse. E allora cosa bisogna nascondere? In primo luogo – con riferimento all’Italia – che la ‘ripresa’ di banche e Borse non arriva dalla Luna e nemmeno dai risparmi dei cittadini-investitori. ‘Qualcuno’ sta immettendo una barca di soldi nel mercato azionario italiano. E questo ‘Qualcuno’ non è assolutamente un soggetto privato. La domanda è: quanto sta costando, all’Italia, la ‘ripresa’ di Borsa e banche? E chi la sta pagando? Indovina indovinello… Importante è ricordare che mentre negli Stati Uniti d’America il Governo stampa soldi e paga i correntisti perché hanno il controllo della produzione di moneta, mentre nell’Unione europea, con la moneta a credito, i soldi o si prendono a credito (e pagano i cittadini) o si tolgono direttamente dalle tasche dei cittadini. Ecco allora il primo obiettivo dell’operazione di distrazione di massa in corso: far dimenticare agli italiani che il sistema economico occidentale è sull’orlo dell’abisso. Ricordiamo che le banche occidentali hanno arraffato miliardi di dollari e di euro di risparmi dei cittadini che dovrebbero restituire ai correntisti se questi ultimi si dovessero presentare agli sportelli. Ma siccome questa grandissima massa di denaro le banche l’hanno investita in titoli a lungo termine, ecco che non avrebbero come restituire tali soldi. In più c’è anche il rischio che questi investimenti siano sbagliati, magati perché la guerra in Ucraina ha cambiato il volto dell’economia occidentale. Da qui l’operazione di ‘stordimento’ dei cittadini con la partecipazione dell’informazione ‘indipendente’…
Politica e informazione si sono divisi i compiti. Il centrosinistra a ‘trazione’ PD tira fuori gli argomenti in auge già nel periodo renziano: ‘fantasie sessuali’, diritti civili tipo famiglie allargate, figli alle coppie omosessuali e via continuando. Se questi argomenti servono a tenere buoni gli elettori di quello che resta della sinistra italiana che ormai non si occupa più della povertà, il centrodestra risponde con il blocco delle registrazioni dei figli delle coppie omosessuali a Milano. Insomma, gli elettori del centrosinistra versione PD e del centrodestra versione Fratelli d’Italia hanno di che discutere: a Dio piacendo, non dovrebbero pensare ad andare a salvare i propri risparmi. Ci sono anche gli elettori che pensano agli affari: per questi pensa la Lega che ha rispolverato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. E cattolici? Ormai sono di due tipi: ci sono quelli iper-post-post-post Concilio Vaticando II, quelli che vogliono una “Chiesa al passo con i tempi”, insomma gli ‘intellettuali illuminati’ (non chiedeteci da che cosa…): per questi Papa Francesco – che non è esattamente estraneo al mondo economico attuale globalizzato – ha tirato fuori la storia del celibato da mettere in discussione, per ora no ma ne parliamo, gli altri lo fanno, il celibato “oggi c’è e domani può non esserci, e non ha niente a che vedere con il dogma” e bla bla bla. Insomma, anche i cattolici ‘modernisti’ hanno di che discettare. Rimane, come dire?, il cattolicesimo nazional popolare. Per questi è arrivata una Madonna che piange e Santa Madre Chiesa che “indaga”. L’importante ca tutti chisti – come si usa dire nella lingua siciliana – si dedichino a queste discussioni ‘auliche’ ed evitino di pensare ‘a pila: che – sempre in lingua siciliana, versione palermitana – sta per denaro (in altre aree della Sicilia di parla di picciuli): l’importante è che non pensino ai propri risparmi ‘investiti’ in Borsa o depositati in banca... Funzionerà? Per quelli che vanno ancora a votare in parte sì, bisogna capire se la televisione arriverà anche a chi non va più a votare e potrebbe svegliarsi e farisi rari i picciuli dalle banche e dai soggetti che gli hanno fatto sottoscrivere chissà quali diavolerie finanziarie…