- Una polemica strana
- La denuncia della deputata regionale grillina
- La replica del Governo regionale
- Se ha ragione il Governo siciliano ci aspettiamo una precisazione dell’ufficio Legale della Regione
Una polemica strana
Non abbiamo pubblicato subito la ‘denuncia’ dei grillini dell’Assemblea regionale siciliana contro l’attuale Governo dell’Isola sul caro-voli perché il contenuto ci sembrava strano. Perché? Perché dopo le dichiarazioni rilasciate da Dicembre ad oggi dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ci sembrava assurdo che si trattasse solo di parole. Così abbiamo deciso di attendere gli eventi per capire come stanno le cose. Il comunicato di Palazzo d’Orleans – sede del Governo della Sicilia – è arrivato. Così abbiamo le due tesi. Cominciamo con la tesi del Movimento 5 Stelle esposta da Jose Marano, vice presidente della Commissione Mobilità e Trasporti all’Ars dopo aver ricevuto risposta ad una sua richiesta di accesso agli atti all’Ufficio Legislativo della Regione per capire l’iter dell’annuncio del ricorso da parte della Giunta regionale che risale al Dicembre 2022.
La denuncia della deputata regionale grillina
“E’ giusto che i siciliani sappiano – dice la parlamentare regionale Marano – che, a proposito del caro tariffe aeree, il Governo Schifani ha annunciato alla Stampa un ricorso all’Antitrust che, udite udite, sembrerebbe non esserci dai bollettini redatti settimanalmente dall’Antitrust. Ad oggi non vi è traccia di alcun ricorso presentato dalla Regione siciliana, l’unica istruttoria in essere è quella effettuata su segnalazione del Codacons. Il Governo Schifani dica la verità ai Siciliani. Sorprende non poco che, ad oggi, nessun incarico è stato ancora accettato dall’avvocato individuato dalla Giunta regionale, così come è specificato nella nota di risposta da parte dell’ufficio Legale della Regione siciliana, alla mia richiesta di accesso agli atti. Il Governo Schifani con deliberazione di Giunta n.577 del 9 Dicembre 2022, aveva deliberato di proporre ricorso all’Antitrust contro il caro voli affidando l’incarico ad un esperto legale individuato dagli stessi, e dal quale non è pervenuto dalla Regione nessun progetto di parcella contenente l’onorario richiesto per la prestazione professionale. Il Governo Schifani dica la verità a tutti i siciliani perché ad oggi sembrerebbe fare solo propaganda. Siamo in procinto delle festività pasquali e i prezzi dei biglietti sono già alle stelle, fatto che puntualmente danneggia i ricongiungimenti familiari e ovviamente scoraggia i turisti. Schifani e i suoi assessori annuncino ai cittadini ed alla stampa dei risultati solo quando sono sicuri di averli raggiunti, o quantomeno abbiano avviato qualcosa di concreto” – conclude Marano.
La replica del Governo regionale
La replica della presidenza della Regione siciliana non si fa attendere: “Il Governo regionale il 22 Dicembre 2022 ha inviato un esposto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per verificare se la condotta posta in essere da Ita Airways e Ryanair violasse i principi della libera concorrenza del mercato, con la conseguente richiesta di irrogare sanzioni alle due compagnie qualora fossero riscontrate delle violazioni. Nella stessa data, analogo esposto era stato presentato alla Dg Competition della Commissione europea. Fin dal 20 Gennaio 2023 l’Antitrust ha iniziato la propria istruttoria interloquendo per iscritto con la Presidenza della Regione siciliana che, il 2 Febbraio 2023, ha prontamente risposto. Infine, in data 22 Febbraio 2023, la Presidenza della Regione ha integrato l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Dg Competition della Commissione europea, richiedendo un’indagine conoscitiva sulla condotta delle compagnie aeree Ita Airways e Ryanair anche per il periodo pasquale. Stupiscono, pertanto, le dichiarazioni rese da un parlamentare dell’opposizione, frutto di disinformazione e spirito polemico non apprezzabile”.
Se ha ragione il Governo siciliano ci aspettiamo una precisazione dell’Ufficio Legale della Regione
Dove sta la verità? A questo punto aspettiamo la controreplica dell’onorevole Jose Marano. Detto questo, se il Governo Schifani ha Ragione, ebbene, lo scenario sarebbe ancora più strano. Non ci sarebbe solo uno ‘scivolone’ della deputata grillina, ma ci sarebbe anche un problema tra l’attuale Governo regionale e l’Ufficio Legale della Regione, visto che è da qui – stando a quanto si legge nel comunicato della parlamentare grillina – che è partita l’informazione.
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