- “ll celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea”
- Eventuale via libera ai matrimoni anche per suore e monache? E con il divorzio come la mettiamo?
“ll celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea”
“… E si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età…”, così cantava Lucio Dalla ne L’anno che verrà. A quanto pare la previsione si sta avverando: Papa Francesco, intervistato sito argentino Infobae, dice papale papale: “Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea, non so se si risolve in un modo o nell’altro, ma è provvisoria in questo senso; non è eterno come l’ordinazione sacerdotale, che è per sempre, che tu lo voglia o no”. Insomma, prete per sempre sì, invece prete celibe si potrebbe anche rivedere. Ancora il sommo Pontefice (frase letta su TGCOM24): “Non c’è nessuna contraddizione per un sacerdote nel potersi sposare”. La presa di posizione del Papa è arrivata dopo che ‘Il cammino Sinodale della Chiesa tedesca’, in corso a Francoforte, oltre che aprire alle coppie omosessuali, si è espresso a larghissima maggioranza anche a favore di una revisione delle norme sul celibato (qui un articolo di Avvenire, tra i pochi giornali italiani a non perdere copie). Il Pontefice è tornato sull’argomento in un’altra intervista al sito argentino Perfil, rilasciata in occasione dei dieci anni del suo pontificato e rilanciata anche dal portale della Santa Sede Vatican News. Sempre sul celibato ‘frena’ un po’: “Non sono ancora pronto a rivederlo, ma ovviamente è una questione di disciplina, che oggi c’è e domani può non esserci, e non ha niente a che vedere con il dogma”.
Eventuale via libera anche ai matrimoni per suore e monache? E con il divorzio come la mettiamo?
Via, prepariamoci al matrimonio dei “parrini“, come si chiamano in lingua siciliana. Servirebbe ad aumentare il numero delle ‘vocazioni’? Non si capisce. Qualche domanda va posta. Per esempio: l’eventuale addio al celibato verrebbe applicato anche alle suore e alle monache? Va da sé che Santa madre Chiera non potrebbe mettere in atto una ‘riforma’ del celibato per i preti, negandola alle donne di Chiesa. Volendo, per le suore si potrebbe anche fare: hanno pronunciato voti pubblici e semplici di povertà, obbedienza e castità: si tratterebbe di eliminare solo l’ultima, la castità. In verità andrebbe rivista anche la vita fraterna in una congregazione religiosa: se acchiappano un marito non è che lo possono lasciare a casa da solo, magari con i figli! Volendo, con qualche ‘adattamento’ si può fare. Un po’ più complicato per le monache, dove c’è di mezzo la clausura: ovviamente non potrebbero portarsi marito e figli in clausura: insomma, nel caso delle monache, se dovesse venire meno l’obbligo del celibato, oltre alla castità, andrebbe andrebbe rivista anche la clausura. Volendo, un uomo che dice: “La mia fidanzata è una suora e la sposerò” funziona: sa di film anni ’70 del secolo passato ma, via!, regge. Un po’ più, come dire?, iperbolico “La mia fidanzata è una monaca di clausura e la sposerò”. Perché uno poi – giustamente – chiede: “Ma se è di clausura come l’hai conosciuta?”. Vabbé, teniamoci le monache con la clausura opzionale: le monache che non si voglio sposare rimangono in clausura, le monache che ‘cercano’ di ‘sistemarsi’ si ‘sclausurano’… Altra questione: per la Chiesa cattolica il divorzio non è esattamente consigliato. Da qui la domanda: preti, suore e monache potrebbero divorziare? Non per cosa, ma certe questioni è bene chiarirle prima, per vitare equivoci e continue convocazioni di Sinodi…
Foto tratta da Il Giornale d’Italia
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