Guerra Russia Ucraina

Gli inglesi vogliono entrare “direttamente” in guerra contro la Russia?

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  • Sembrerebbe che il pensiero di Tobias Ellwood, capo della Commissione Difesa del Parlamento, sia proprio questo 
  • Forse ha ragione la Cina: c’è chi soffia sulla guerra in Ucraina per fare esplodere un conflitto globale  

    Sembrerebbe che il pensiero di Tobias Ellwood, capo della Commissione Difesa del Parlamento, sia proprio questo 

Gli inglesi vogliono entrare direttamente in guerra contro la Russia? A giudicare da quello che ha dichiarato un autorevole esponente del Parlamento del Regno Unito, Tobias Ellwood, sembrerebbe proprio di sì. Peraltro, Ellwood, conservatore, è a capo della Commissione Difesa del Parlamento del suo Paese e se affronta la questione della guerra in Ucraina non lo fa certo a cuor leggero per cercare battute a effetto, magari per guadagnare titoli sui giornali. Su un canale Telegram leggiamo la sua dichiarazione: “Ora siamo in guerra in Europa. Dobbiamo passare a un assetto di guerra. Siamo coinvolti in questo. Abbiamo mobilitato i nostri processi di approvvigionamento, stiamo regalando attrezzature. Dobbiamo affrontare direttamente la Russia, invece di lasciare che sia l’Ucraina a fare tutto il lavoro”. Ricordiamo che ci sono altri esponenti politici europei che si presentano in stile ‘bellicoso’. Ma Ellwood – almeno per quello che noi abbiamo letto e ascoltato, è il primo politico che dice senza mezzi termini: “Dobbiamo passare a un assetto di guerra… Dobbiamo affrontare direttamente la Russia, invece di lasciare che sia l’Ucraina a fare tutto il lavoro”.

Forse ha ragione la Cina: c’è chi soffia sulla guerra in Ucraina per fare esplodere un conflitto globale 

La nostra sensazione è che, in Europa, stia prevalendo una linea per fare degenerare la guerra in Ucraina in una guerra globale. Forse hanno ragione i cinesi quando dicono che la crisi in corso in Ucraina sembra sia arrivata a un momento critico: o ci sarà una soluzione politica, o, come dice il neoministro degli Esteri cinese, Qin Gang, in una dichiarazione che leggiamo sull‘ANSA, “contenimento e repressione non renderanno grande l’America e non fermeranno il rinnovamento della Cina”. Ed ha accennato a “una mano invisibile” che sembra sostenere una crisi prolungata.

Foto Wikipedia 

 

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