Gira sulla rete una fotografia (che potete vedere sopra) nella quale campeggiano le immagini di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e capo dell’attuale Governo italiano, e di Elly Schlein, la nuova segretaria del Partito Democratico. La foto è un po’ deprimente, almeno dal nostro punto di vista. Perché su fatti importanti ci si accorge che le due donne in politica – che pure rappresentano partiti che dovrebbero essere alternativi – la pensano allo stesso modo. La meloni è atlantista, e anche Elly Schlein è atlantista. La Meloni è neoliberista (e lo sta dimostrando governando, visto che il suo Governo è letteralmente appiattito sull’Unione europea ultra-liberista e globalista) e anche il PD è neoliberista, anche se ancora non abbiamo ascoltato una dichiarazione della Schlein al riguardo: ma il fatto che sia diventata segretaria del PD con l’appoggio dell’Unione europea è già un’indicazione di schieramento. La Meloni è pro Unione europea e anche la Schlein è pro Unione europea. La Meloni è favorevole all’euro, la moneta unica europea e anche la Schlein è in favore dell’euro. La Meloni è pro NATO e, almeno fino ad oggi, non abbiamo letto ascoltato dichiarazioni della Schlein contro la NATO. La Meloni è schierata con il presidente dell’Ucraina, Zelensky e anche la Schlein è schierata con Zelensky. La Meloni è favorevole all’invio di armi in Ucraina mentre la Schlein… Su questo punti ci fermiamo. Ancora non abbiamo letto una precisa dichiarazione su questo punto del nuovo segretario nazionale del PD. Il 16 Marzo 2022, al quotidiano La Repubblica, l’allora vice presidente della Regione Emilia Romagna diceva “La pace in Ucraina non si fa con le armi. Sosteniamo l’accoglienza, sbagliato aumentare le spese militari“.
Un anno dopo su Il Fatto Quotidiano, del 4 Marzo la posizione di Elly Schlein è un po’ diversa: “Non è mai stato in discussione il nostro pieno supporto al popolo ucraino ad un anno dall’invasione criminale voluta da Putin. Ma credo anche che la sinistra debba continuare a perseguire un mondo di pace, un futuro di pace, mobilitarsi in questa direzione chiedendo all’Unione Europea un forte impegno ed anche un forte protagonismo politico diplomatico. Le due cose non sono in contraddizione”. Il fatto che dica: “Non è mai stato in discussione il nostro pieno supporto al popolo ucraino” che significa? Forse su questo punto la nuova segretaria del PD dovrebbe essere chiara: il PD della quale è la numero uno è favorevole o no all’invio di armi in Ucraina? In ogni caso, ce n’è abbastanza per poter affermare che su questioni centrali – atlantismo, neoliberismo, NATO, Unione europea, appoggio all’Ucraina di Zelensky – non c’è alcuna differenza di linea politica tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico. E questo – soprattutto per questioni quali l’atlantismo, il neoliberismo e la NATO – è un bel problema per un partito, il PD, che si presenta di sinistra (per chi ci crede e ci cade). A meno che la Schlein – che è all’inizio della sua avventura alla guida del PD – non dica a chiare lettere di essere contraria ad atlantismo, neoliberismo, NATO… Non ne esce bene nemmeno la Meloni, nel passato critica verso l’Unione europea e il neoliberismo e oggi europeista e neoliberista (oggi chi è europeista non può che essere neoliberista, a meno che non voglia prendere in giro innanzi tutto se stesso). Del resto, non siamo i primi a notare e sottolineare che la Meloni si sta rimangiando una serie di impegni che aveva assunto in campagna elettorale con i cittadini. O no?
Foto tratta da Telegram