Prevenire gli incidenti sulla neve “non è facile, anche perchè ormai lo sci è diventato uno sport di massa”, ha spiegato Mambretti. Ci sono “impianti sempre più moderni e tantissima gente – ha detto -, non tutti sono preparatissimi e non tutti sono coscienti dei propri limiti. E’ molto importante una corretta preparazione atletica prima di affrontare una giornata sciistica. E lo è anche la scelta degli attrezzi”.
Quanto tempo prima ci si dovrebbe attrezzare? “Dipende anche – ha spiegato – da chi affronta la stagione sciistica. Una persona che fa sport durante tutto l’anno non ha particolare necessità di incrementare la sua attività per arrivare a fare una giornata sugli sci”. Per Mambretti “sciare passivamente è pericolosissimo” ed “essere presenti sugli sci con un buon tono muscolare è fondamentale e riduce il rischio di incidenti”.
Cosa consigliare alla fine di una giornata di sci? Bisogna “imparare ad ascoltare il proprio corpo”, ha evidenziato. “Se qualcuno è caduto e ha preso delle botte – ha continuato – deve capire se sono importanti o banali, e poi fare qualcosa, anche una camminata di un quarto d’ora o venti minuti aiuta a smaltire più velocemente l’acido lattico. Poi l’alimentazione”.
Quali sono i traumi più comuni? “Un tempo – ha affermato – la cosa più comune che avveniva era la frattura di tibia e perone perchè si usavano attrezzi particolari e lo scarpone era molto basso. Adesso questi si sono ridotti perchè lo scarpone è molto più alto quindi il punto più debole è diventato il ginocchio, che è la causa più comune di un trauma durante una giornata sciistica”.
Per lo snowboard occorre una preparazione particolare? “Assolutamente sì – ha detto -, per certi versi ancora di più dello sci alpino, perchè lo scarpone non è rigido ma più basso e siamo frontali alla pendenza della pista. I traumi sono molto più frequenti ed è più facile trovare qualcuno senza una grande preparazione, quindi spesso ci sono danni maggiori e sono soprattutto agli arti superiori”.
Per quanto riguarda i traumi al ginocchio, la maggior parte di questi è ripristinabile al 100%? “Al giorno d’oggi sì – ha affermato – perchè la chirurgia ci offre tantissime possibilità e consente anche alla persona comune di tornare a un livello precedente all’infortunio”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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