Il contest prevedeva due sezioni parallele: una rivolta a giovani utenti con video reel di Instagram da 60″; l’altra aperta a videomaker attraverso cortometraggi della durata di un minuto. Ad essere selezionati sono stati 5 reel Instagram e 4 cortometraggi.
La Giuria, presieduta dal direttore di Rai Play Elena Capparelli e composta da Mimmo Calopresti, regista; da Viviana Rizzuto, ideatrice del Museo Diffuso Sciacca 5 Sensi; da Lorenzo Scaraggi, regista e videoreporter, e da Gaetano Balestra, esperto di social media e social media manager della cooperativa sociale La Paranza – Catacombe di Napoli e Rione Sanità, ha valutato i tanti video ricevuti da tutte le regioni del Sud Italia, tenendo conto in particolare della creatività, dell’innovazione del linguaggio e della coerenza con i temi e gli obiettivi del contest.
Per la sezione Instagram sono stati selezionati i seguenti autori (in ordine alfabetico): Danielle Bains, Graziella Cassalia, Giuseppe Costantino, Giordana Geremia, Luke Renards.
I giovani selezionati, quasi tutti ventenni e siciliani di origine o di adozione, hanno saputo adattare al moderno linguaggio dei reel il racconto di alcune tradizioni della propria terra di origine, di tesori nascosti in paesi poco conosciuti ma anche le contraddizioni di un Sud dove la meraviglia può diventare anche una prigione.
Gli autori selezionati della sezione reel Instagram avranno la possibilità di partecipare gratuitamente ad un esclusivo workshop sulla regia cinematografica, condotto e realizzato da Mimmo Calopresti.
Per la sezione cortometraggi sono stati selezionati i seguenti autori (in ordine alfabetico) e relative opere: Pietro Manigrasso (Cinewalking), Salvatore Elio Romeo (Sicily), Barbara Rosanò (Dal Mare), Giuseppe Valentino (Con le nostre mani).
I 4 videomaker, tutti tra i 30 e i 40 anni e residenti in Calabria, Puglia e Sicilia, hanno saputo cogliere, in 60 secondi, non tanto la bellezza da “cartolina” del Sud, quanto la forza propulsiva delle piccole comunità locali. In questi video il Sud viene rappresentato come un’opera collettiva costruita attraverso mani che lavorano e che si passano il testimone di generazione in generazione; ma anche come terra di nessuno e di tutti, capace di respingere e accogliere. Si raccontano storie che vengono “dal mare” con un bagaglio culturale ricco di contaminazioni, oppure attraverso una semplice passeggiata tra le strette strade di un piccolo borgo, si ripercorre un pezzo di storia del cinema italiano.
Ai quattro videomaker selezionati, le due Fondazioni corrisponderanno un contributo economico per la cessione dei diritti del prodotto audiovisivo.
– foto ufficio stampa Fondazione CON IL Sud –
(ITALPRESS).
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