- Le contraddizioni del Comune di Palermo debole con i forti (gli appalti del Tram prossimi venturi) e forte con i deboli (chi non può pagare l’acqua
- Ramon La Torre, Rifondazione Comunista e il flusso vitale di acqua che non viene garantito
Le contraddizioni del Comune di Palermo debole con i forti (gli appalti del Tram prossimi venturi) e forte con i deboli (chi non può pagare l’acqua
Palermo, due fatti che dovrebbero fare riflettere. Il primo riguarda il Tram, il secondo l’acqua. Sono fatti apparentemente slegati, ma in realtà non solo sono legati ma sono anche un esempio di contraddizione. Cominciamo con il Tram. Stamattina, alle 9 e 15 o giù di lì, siamo rimasti in fila per circa un minuto in Piazza Ottavio Zino. Il semaforo rosso ha bloccato le automobili perché doveva passare il Tram. Davanti ai nostri occhi, a distanza di tre o quattro secondi, sono passate le carrozze del Tram che, dalla stazione Nortarbartolo, si dirigeva verso Borgo Nuovo con due passeggeri; tre o quattro secondi dopo da Borgo Nuovo arrivavano le carrozze del Tram dirette alla stazione Nortarbarolo con una quindicina di passeggeri. Avendo visto passare davanti ai nostri occhi i Tram con pochi passeggeri (uno, in realtà, era quasi vuoto) ci siamo chiesti: quanto sta costando l’energia elettrica che alimenta i Tram di Palermo che fanno avanti e indietro quasi vuoti? I Tram si muovono grazie alla corrente elettrica, e tutti sappiamo che molte aziende hanno chiuso i battenti perché non riuscivano a pagare le bollette. Quanto paga il Comune di Palermo per far muovere i Tram che, lo ribadiamo, non sono molto ‘gettonati’ dai cittadini? Possibile che il Comune non avverte l’esigenza di risparmiare? Forse il Tram che gira a vuoto deve giustificare i circa 800 milioni di euro di appalti per le nuove linee di Tram che saranno di certo molto ‘gettonate’?
Ramon La Torre, Rifondazione Comunista e il flusso vitale di acqua che non viene garantito
Secondo fatto. Scrive in un comunicato stampa Ramon La Torre, Segretario cittadino Rifondazione Comunista Palermo: “Avevamo chiesto al Sindaco Roberto Lagalla con una nostra nota del 20 Ottobre 2022, che si facesse promotore verso AMAP per l’istallazione dei contatori con controllo remoto del flusso e ai vertici dell’azienda di attenersi alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ‘garantendo alle famiglie morose il flusso minimo vitale’ di almeno 50 lt al giorno per ogni persona. Ad oggi nessuna risposta. Apprendiamo invece a mezzo stampa che AMAP procederà al distacco di migliaia di utenze senza preoccuparsi di quale contraccolpo emotivo possano subire i giovanissimi utenti o i soggetti fragili a seguito di una disposizione che può apparire lecita sotto l’aspetto contabile ma che ha ripercussioni sociali enormi oltre che di igiene pubblica. Reiteriamo quindi al Sindaco Roberto Lagalla la nostra richiesta di sospendere ogni distacco e attivare gli uffici dell’AMAP per l’istallazione dei contatori a controllo remoto”. Non escludiamo che tra chi non paga le bollette dell’acqua ci siano i furbi. Ma abbiamo la sensazione che, in tanti casi, si tratti di famiglie povere che non hanno i soldi per pagare le bollette dell’acqua. Non escludiamo che ci siano fragili e anziani. Di fatto, il Comune di Palermo non si preoccupa di risparmiare sul Tram che, per molte ore del giorno, fa avanti e indietro con le carrozze vuote, mentre taglia l’acqua a chi non la può pagare. E meno male che gli attuali amministratori comunali sono tutti cattolici osservanti timorati di Dio. La carità secondo San Paolo…
Foto tratta da L’Opinione della Sicilia
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