La trasmissione televisiva Fuori dal coro di Mario Giordano (qui il video) – una delle poche voci veramente fuori dal coro della televisione italiana – ha puntato i riflettori sulla vicenda dei tirocinanti dell’Avviso 22. E’ la storia di un bando gestito malissimo dalla burocrazia della Regione siciliana. Storia incredibile sulla quale torniamo spesso grazie ad Oreste Lauria, che è il portavoce di questi lavoratori trattati molto male dalla pubblica amministrazione dell’Isola. Dice Lauria: “I deputati del Parlamento regionale si sono aumentati lo stipendio mentre ci noi tirocinanti che, dopo tre anni, non sono stati ancora pagati. Non si riesce a sanare dopo tre anni il contenzioso in corso. Per noi tirocinanti dell’Avviso 22 non è prevista la possibilità di trovare lavoro. Molti ex tirocinanti percepiscono il Reddito di cittadinanza che, ad Agosto, sarà abolito per i cosiddetti occupabili. Alcuni non hanno avuto accesso al Reddito di cittadinanza nonostante disoccupati. Ci troviamo in una condizione di disagio sociale e facciamo fatica ad andare avanti. Non è esagerato dire che sopravviviamo”.
Lauria ironizza sui deputati dell’Assemblea regionale siciliana: “Siamo inoltre veramente preoccupati per il tenore di vita dei nostri parlamentari siciliani. L’onorevole Gianfranco Miccichè ha detto che non riusciva ad arrivare alla fine del mese. Per fortuna, grazie ad una solerte legge regionale del 2014, i parlamentari regionali sono riusciti nottetempo e velocemente, con il ricorso al voto segreto, ad aumentare i propri stipendi di 900 euro lordi al mese, circa 500 euro netti. Tutto ciò in barba e in faccia a tutti quei siciliani che lottano ogni giorno per arrivare a fine mese e, tra questi, circa trecento tirocinanti dell’Avviso 22 che, da tre anni, come già ricordato, aspettano ancora di essere pagati. Abbiamo chiesto un intervento nella Finanziaria regionale dove – come stiamo leggendo nell’inchiesta a puntate de I Nuovi Vespri – hanno dato soldi a tantissime categorie, tranne che a noi. Abbiamo segnalato la possibilità di investire 22 milioni di euro tra i fondi a disposizione della Regione. Ma non siamo stati ascoltati e, da quello che ci risulta, non verranno spesi circa 18 milioni di euro. La verità è che alle ultime elezioni regionali abbiamo perso per l’ennesima volta la possibilità di mandare a casa questi galantuomini e signorotti della politica siciliana”.