Sul Titanic

Il Governo Schifani abbatte i prezzi dei biglietti aerei da 500 euro a 150. Federconsumatori: attivare l’Osservatorio sui trasporti aerei

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  • Se gli impegni verranno mantenuti sarà un buon risultato per il Governo Schifani
  • L’arrivo in Sicilia di AeroItalia
  • Lagalla: “Il caro-voli continua a incidere negativamente sui flussi turistici diretti su Palermo”
  • Federconsumatori Sicilia chiede l’attivazione immediata dell’Osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo
  • Fino ad oggi penalizzati i siciliani che studiano o lavorano nel Nord Italia o all’estero che decidono di passare le vacanze in Sicilia. Ovviamente, penalizzati anche i turisti che scelgono la Sicilia

Se gli impegni verranno mantenuti sarà un buon risultato per il Governo Schifani

Il Governo della Regione siciliana canta vittoria sul caro-voli. In effetti un passo avanti c’è, come si legge in un comunicato della presidenza della Regione: “Una nuova compagnia aerea collegherà la Sicilia con alcuni dei principali aeroporti italiani. Un’iniziativa resa possibile grazie all’intervento del presidente della Regione Renato Schifani, che fin dall’inizio del suo mandato ha posto il tema del ‘caro-voli’ nell’agenda politica del suo Governo. Il nuovo vettore che avvierà i collegamenti tra qualche settimana è AeroItalia, compagnia italiana a capitale interamente privato. Le nuove rotte sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans (la sede di Palermo del Governo siciliano ndr) dal presidente Schifani, dall’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, dal Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e dall’amministratore delegato della compagnia, Gaetano Francesco Intrieri. Hanno partecipato, inoltre, per Aeroitalia, Marc Bourgade, presidente della compagnia; Ugo Calvosa, executive vice-president operation; Paolo Corona, area manager Sicilia e Giovanni Gardini, amministratore delegato del Palermo Calcio, che si avvale dei voli charter per i viaggi della squadra verso il continente.

 

L’arrivo in Sicilia di AeroItalia

“Oggi – ha evidenziato il presidente Schifani – è una bella giornata per tutti i siciliani perché interrompiamo il duopolio che porta, in alcuni periodi dell’anno, all’aumento spropositato dei costi dei voli tra la Sicilia e i principali aeroporti italiani. Abbiamo lavorato in silenzio nell’esclusivo interesse dei nostri concittadini e oggi c’è una parziale, ma significativa soluzione. Speriamo che altri vettori possano seguire l’esempio di AeroItalia. Inoltre, a giorni, integreremo il nostro esposto all’Antitrust presentato a Dicembre perché abbiamo già contezza che nel periodo di Pasqua i prezzi stanno aumentando vertiginosamente e un eventuale patto illegittimo di cartello tra le compagnie che attualmente operano, va fermato. Mi auguro che la novità porti i vettori attuali a prendere atto che la situazione è cambiata. E in ogni caso noi vigileremo”. Il comunicato illustra anche i nuovi collegamenti: Catania-Milano (Bergamo) -Catania (al via dal 27 Marzo); Palermo-Roma-Palermo (dal primo Giugno); Catania-Roma-Catania (dal primo Ottobre); Catania-Forlì-Catania (dal 31 Marzo); Trapani-Forlì (dal 15 Giugno); Lampedusa-Bergamo (dal 3 Giugno). In particolare, per i collegamenti con Roma sono previsti 6 voli giornalieri (3 da Palermo e 3 da Catania) all’andata e altrettanti al ritorno, dal Lunedì alla Domenica”. “Dopo diverse interlocuzioni con il presidente Schifani – ha sottolineato Intrieri – abbiamo accettato di buon grado e con grande entusiasmo di estendere il nostro network in Sicilia. Siamo consci che la sfida è di notevole portata, considerando il livello di concorrenza con cui ci dovremo confrontare, sia nei collegamenti verso Roma che verso Milano. Allo stesso tempo confidiamo che, a fronte di un servizio affidabile ed efficiente, i passeggeri ci scelgano rispetto alle tante, forse troppe, compagnie straniere che, da qualche anno a questa parte, ormai dominano il mercato dei collegamenti verso la Sicilia”. Da quello che si apprende – ma non dal comunicato della presidenza della Regione ma dai giornali – il prezzo dei biglietti non dovrebbe superare 150 euro, non abbiamo capito se per andata e ritorno o per sola andata o per solo ritorno. Forse nel comunicato del Governo siciliano questo ‘particolare’ andava specificato. Anche perché per la gente comune risparmiare 350 euro è una cosa importante.

 

Lagalla: “Il caro-voli continua a incidere negativamente sui flussi turistici diretti su Palermo”

“Abbiamo salutato con particolare favore questa iniziativa – ha aggiunto il Sindaco di Palermo Lagalla – perché il caro-voli continua a incidere negativamente sui flussi turistici diretti su Palermo che però, nonostante la crisi economica degli ultimi anni, continuano a crescere segnando buoni margini di miglioramento. La nuova governance dell’aeroporto di Palermo, che sarà resa operativa a breve, guarderà certamente con particolare attenzione all’integrazione operativa e funzionale con gli altri aeroporti della Sicilia occidentale che saranno trattati da Aeroitalia”. Sempre nel comunicato leggiamo che “Aeroitalia ha iniziato l’attività nel Luglio dello scorso anno, operando con voli charter, oggi collega destinazioni italiane ed europee. La flotta è composta da: 6 Boeing 737/800 da 189 posti, un Boeing 737/700 da 149 posti e un Atr 72 da 68 posti. Tre i livelli tariffari previsti: basic, classic e biz. La compagnia nasce per volontà dei suoi investitori German Efromovich (non-executive chairman) e Marc Bourgade (executive chairman) ed è guidata oltre che da Intrieri da Ugo Calvosa”.

 

Federconsumatori Sicilia chiede l’attivazione immediata dell’Osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo

Sul ‘caro-voli della Sicilia interviene anche Federconsumatori Sicilia: “Ogni anno, in occasione delle feste comandante, migliaia di siciliani si scontrano con la durissima realtà: se non hanno pensato (o non hanno potuto farlo) a prenotare con abbondante anticipo un biglietto aereo A/R (Andata e Ritorno ndr) da e per una delle principali città del Nord Italia, allora saranno costretti a pagare cifre spropositate. Quest’anno, però, il nuovo Governo regionale ha un’occasione unica, che i Governi precedenti non hanno avuto: evitare ai cittadini dell’Isola di subire queste speculazioni. Con la Deliberazione n. 578 del 9 Dicembre 2022, infatti, il nuovo Governo Schifani ha posto le basi per la nascita dell’Osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo. Questo osservatorio avrà funzioni di controllo e indirizzo e potrà monitorare le dinamiche del prezzo del traffico aereo da e per la Sicilia, al fine di verificare eventuali speculazioni o distorsioni del mercato, ai danni dei viaggiatori. Il Governo Schifani ha la storica occasione di attivare questo nuovo strumento – spiega il Presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – per tutelare i siciliani residenti al Nord ma anche il settore turistico siciliano, che di certo non ha vantaggi da una speculazione sul prezzo dei voli. Pasqua è ormai alle porte – aggiunge La Rosa – ma purtroppo l’Osservatorio al momento non risulta operativo”.

 

Fino ad oggi penalizzati i siciliani che studiano o lavorano nel Nord Italia o all’estero che decidono di passare le vacanze in Sicilia. Ovviamente, penalizzati anche i turisti che scelgono la Sicilia

“La speranza di Federconsumatori – leggiamo sempre nel comunicato – è che tale attivazione sia fulminea, visto il pochissimo tempo a disposizione. La nostra associazione di tutela dei consumatori, nel frattempo, ha iniziato a monitorare i prezzi dei voli dagli aeroporti del continente (Milano, Roma, Torino, Bologna e Venezia) a quelli siciliani (Palermo e Catania). Dalle simulazioni fatte il 14 Febbraio, con partenza il 7 Aprile e ritorno l’11 Aprile, purtroppo si nota già che i prezzi sono in salita: fatta eccezione per i voli da e per Roma, che in media costano ancora 100-150 euro a persona (A/R), quelli dalle altre città costano già almeno il doppio. Sono stati presi in considerazione i voli di tutte le principali compagnie che volano da e per Palermo e Catania: ITA Airways, Ryanair, EasyJet, Wizzair e Volotea. I voli più cari, come al solito, sono quelli di ITA”. “Ripeteremo le simulazioni altre volte entro Pasqua – aggiunge La Rosa – sperando che nel frattempo il Governo abbia attivato l’Osservatorio. Noi lo abbiamo già chiesto formalmente all’Assessore competente, Alessandro Aricò”. Infine, “Federconsumatori non può non notare come i prezzi delle tratte inverse, cioè dalla Sicilia alle città del Nord con partenza il 7 e ritorno l’11 Aprile, hanno costi notevolmente più bassi”. Conclude il presidente La Rosa: “Ci fa piacere che i siciliani che ne hanno la possibilità dovranno spendere poco per andare in vacanza a Pasqua ma ci farebbe altrettanto piacere che i siciliani che lavorano o studiano al Nord possano passare le vacanze in famiglia senza spendere cifre spropositate”.

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