“Quella del pallone o comunque della forma cilindrica che viene descritta mi ricorda un episodio che avvenne molti anni fa ad un pilota del G 91, che era un velivolo molto, molto vecchio dell’Areonautica militare. Il caso del maresciallo Cecconi risale al 18 giugno 1979. Non si è mai capito nemmeno se quell’oggetto sul cielo di Treviso fosse un giocattolo. Resta un episodio abbastanza famoso che alcuni attribuiscono alla teoria degli Ufo, intesi come extraterrestri. Ma che nella descrizione può ricordare gli episodi di oggi. Naturalmente i fatti non sono in nessun modo correlati, anche perché sono passati 44 anni. Ma di tanto in tanto nel cielo si osservano cose strane. Quasi sempre c’è una spiegazione, qualche volta no”. A parlare è David Cenciotti, 47 anni, ingegnere informatico, ex ufficiale dell’Aeronautica, pilota privato, giornalista (qui l’intervista completa pubblicata da QUOTIDIANO NAZIONALE). Cenciotti, dal 2006, con il suo ‘blog aeronautico’, The aviationist, è diventato un punto di riferimento per chi cerca di capire cosa succede nei cieli. Già, cosa sta succedendo nei cieli del Nord America? Da giorni americani e cinesi si scambiano accuse su possibili operazioni di spionaggio: gli americani accusano i cinesi di inviare palloni sopra i cieli del Nord America per carpire chissà quali informazioni; la stessa cosa fanno i cinesi con gli americani. A conti fatti, palloni e altri oggetti non identificati (o se sono stati identificati lo sanno solo le autorità americane e cinesi) hanno sorvolato i cieli di Stati Uniti e Cina. Sorge un dubbio: e se si trattasse di UFO, ovvero oggetti volanti non identificati?
Non siamo nel campo della fantascienza. Non siamo noi ad aver dato questa interpretazione dei fatti. E’ importante, per cercare di capire quello che è successo e che sta succedendo, ripercorrere la cronologia dei fatti di questi ultimi giorni. Dopo che gli americani avvistano il primo pallone nel cielo scatta l’allarme. Nel giro di una settimana, sopra i cieli del Nord degli Stati Uniti e del Canada vengono segnalati tre oggetti volanti non identificati. Il fatto che si tratti di UFO non significa che su debba per forza di cose parlare di alieni. L’allarme, in ogni caso, c’è. Cosa fare? Parte l’ordine di abbatterli. Così per ben tre volte gli aerei della US Air Force hanno preso il volo per abbattere tre oggetti volanti non identificati. Questo è avvenuto lo scorso fine settimana: Venerdì, Sabato e Domenica. In tutt’e tre i casi sono in corso – o forse sono già state completate – le operazioni di recupero dei resti degli oggetti abbattuti. Per il resto, poche notizie. Qualcosa, qua e là, è trapelata, o forse è stata messa in giro per testare le reazioni. Chissà. Ma cosa si sa? L’oggetto abbattuto Venerdì scorso non sarebbe un pallone aerostatico. Il secondo oggetto abbattuto Sabato avrebbe una forma cilindrica. Mentre l’oggetto abbattuto Domenica avrebbe una forma ottagonale. Cosa sono, alla fine, questi oggetti che sono stati abbattuti? E da dove arrivano? A questo punto giunge la dichiarazione ufficiale del generale americano Glen VanHerck, comandante del Norad, che crea dubbi e anche un po’ di panico. Un giornalista gli chiede a bruciapelo: sono UFO? L’alto militare non si sottrae alla domanda e replica così: “Lascerò che la comunità dell’intelligence […] lo capisca. Non ho escluso nulla. A questo punto continuiamo a valutare ogni minaccia o potenziale minaccia”.
Il “non ho escluso nulla” pronunciato dal generale al comando del Norad, l’organizzazione congiunta di Canada e Stati Uniti che si occupa di quanto avviene nei cieli di questi due Paesi, scatena un dibattito sulla possibile presenza di UFO. Non è la prima volta che negli Stati Uniti d’America va in scena tale argomento. Da almeno un decennio si dice che la presidenza americana e i militari comunicheranno alla popolazione cosa si sa fino ad oggi su UFO e su altro. Però questo appuntamento viene sempre rinviato. Anche in questa occasione le autorità statunitensi mettono una toppa ai dubbi sollevati dal generale Glen VanHerck: nessuno ha parlato di alieni e i tre oggetti volanti sono stati abbattuti perché volavano negli spazi degli aerei civili e avrebbero potuto creare problemi. Insomma, il solito tentativo di mettere a tacere tutto. Inutile chiedere cosa è venuto fuori dall’analisi dei resti dei tre oggetti abbattuti la scorsa settimana. Anche se non è escluso che tra qualche giorno diranno che si tratta di cose ordinarie e bla bla bla.
A noi, chissà perché, quanto accaduto ci riporta alle parole pronunciate da Eugenio Siracusa. Siciliano di Catania, classe 1919, Eugenio Siracusa ha vissuto a Nicolosi, un paese di poco meno di 8 mila abitanti che si distende sul versante meridionale dell’Etna. Siracusa ha raccontato di essere venuto a contatto con gli extraterrestri a 33 anni. Come avviene quasi sempre in questi casi, c’è chi ha creduto e crede a quanto raccontato da Siracusa e c’è chi non ci crede. In vita Siracusa ebbe contatti con personaggi importanti. Agli atti rimane un rapporto epistolare con il Presidente degli Stati Uniti d’America, Dwight D. Eisenhower, col quale Siracusa ebbe uno scambio di idee in merito ai test sulle armi atomiche. Siracusa sosteneva di essere in contatto con gli extraterrestri, che gli avevano affidato la missione di convincere i potenti della Terra a bandire le armi nucleari, pena la distruzione dell’umanità. “Monito – stiamo citando un nostro articolo del 22 Ottobre dello scorso anno – che sarebbe pervenuto da una delegazione di esseri extraterrestri durante un incontro diretto avvenuto presso la base militare di Muroc Airfield, in California, nel 1954. Avvertimento che l’allora Presidente degli Stati Uniti ignorò totalmente, manifestando la sua incapacità ed impossibilità di collaborare con loro. Gli interessi finanziari e politici di chi lo aveva sostenuto ebbero il sopravvento e sono sotto gli occhi di tutti le conseguenze disastrose di questo atto così ignobile e meschino nei confronti del nostro Pianeta e di tutta l’umanità” (qui per esteso il nostro articolo). Nella sua vita, nel corso di tante interviste, Siracusa è tornato più volte su questo e su altri argomenti legati al destino della Terra, raccontando che gli alieni – che conoscono molto bene il nostro mondo – non sono affatto contenti delle guerre che combattono e delle armi nucleari. Prima o poi faranno qualcosa? Lo sappiamo, gli scettici sorrideranno. Secondo loro, noi siamo solo ‘complottisti’ e visionari, gli alieni sono un’invenzione, i possibili legami tra le piramidi dell’antico Egitto (e di altri luoghi della Terra) e civiltà aliene arrivate sulla Terra sono balordaggini, i fatti avvenuti a Canneto di Caronia (come potete leggere qui, come potete leggere anche qui e come potete leggere ancora qui) sono state ragazzate e via continuando. Detto questo, invitiamo i nostri lettori ad ascoltate almeno alcune video-interviste a Eugenio Siracusa (qui le video-interviste ad Eugenio Siracusa: sono tutte interessanti ma vi segnaliamo, in particolare, la prima, la terza e la quinta). Ascoltandole vi accorgerete che le parole di questo particolare siciliano sono anche espressione di buon senso: quel buon senso che non c’è nella testa dei politici che ci stanno trascinando nella guerra in Ucraina.
Foto tratta da Quotidiano Nazionale