Via Girolamo Di Martino è una strada perpendicolare a via Serradifalco. Siamo nel cuore del quartiere della Noce, a Palermo. Una bella mattina la strada viene bloccata: lavoro in corso. Tutto avviene così, improvvisamente. Ok, siamo a Palermo: ci sta, perché questo è il metodo. Iniziano gli scavi. Il primo è in un lato della strada. La strada è a sensi unico: si può imboccare solo dirigendosi verso via Serradifalco. Volendo mezza strada è salva. Via, si può passare con le auto facendo un po’ di attenzione tra acqua e fango, perché ci sono anche le piogge. Dopo qualche giorno i lavori si estendono. Strada chiusa. Va bene: ci sta. Passano i giorni. Finalmente oggi la strada è riaperta al traffico. Via Girolamo Di Martino, come tante strade di Palermo, non è proprio un manto di asfalto perfetto: anzi. Noi pensavamo: via, stanno facendo i lavori per sistemare qualcosa sotto terra, di certo, appena termineranno i lavori, la strada verrà asfaltata. Almeno chi abita da queste parti non avrà subito solo i disagi. Invece? Invece arriva la sorpresa, che poi, visto che siamo a Palermo, tanta sorpresa non c’è: invece di asfaltare la strada hanno ‘attuppato’ (questa è la parola esatta) gli scavi con un po’ pietrisco e catrame! Sembra incredibile ma è così. Così vanno le cose a Palermo. Ma un po’ di quattrini per asfaltare la strada e non lasciare questa vergogna no, signori del Comune di Palermo? Ci rivolgiamo al Sindaco Roberto Lagalla, agli assessori comunali e ai consiglieri comunali: è questo il modo di amministrare una città? Forse mancano i soldi? Ci sono 800 milioni per i nuovi appalti del Tra, ci sono 400 milioni per i nuovi parcheggi – opere ‘indispensabili’ 8soprattutto per i progettisti, per chi realizzerà i lavori e per la ‘politica’…) – e non si trovano i soldi per asfaltare una strada?