Sul Titanic

Licenziamento ‘politico-sindacale’ per il segretario nazionale del sindacato ORSA Porti Domenico Macrì

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  • Succede nel Porto di Gioia Tauro. Immediata la risposta del sindacato ORSA che ha indetto una giornata di sciopero che coinvolgerà i dipendenti della MCT S.p.A., società che gestisce il Porto della cittadina calabrese 
  • Il silenzio ‘assordante’ delle altre organizzazioni sindacali

Succede nel Porto di Gioia Tauro. Immediata la risposta del sindacato ORSA che ha indetto una giornata di sciopero che coinvolgerà i dipendenti della MCT S.p.A., società che gestisce il Porto della cittadina calabrese 

L’attivismo del Sindacato ORSA nel settore dei lavoratori marittimi non piace al padronato che ha deciso di licenziare – addirittura! – il Segretario nazionale dell’organizzazione sindacale che opera nei porti italiani. Il tutto nel silenzio ‘assordante’ delle altre organizzazioni sindacali che dimostrano di ignorare che un giorno potrebbe toccare anche a loro. “La Confederazione ORSA, unitamente a tutti i Comparti che la compongono – si legge in un comunicato della Segreteria nazionale del sindacato ORSA – esprime solidarietà al segretario nazionale di ORSA PORTI, Domenico Macrì, raggiunto da un provvedimento di licenziamento ‘politico/sindacale’ ampiamente annunciato, confezionato all’uopo con motivazioni evidentemente pretestuose. A nulla è valsa la tentata mediazione della Segreteria Generale dell’ORSA con la nuova proprietà della Medcenter Container Terminal S.p.A. operante nel porto di Gioia Tauro, azienda per la quale Domenico Macrì lavora da oltre vent’anni con serietà e professionalità, sempre in prima linea per la difesa dei diritti dei lavoratori. Il management della MCT S.p.A., avvezzo a scegliersi la controparte sindacale, non ha mai fatto mistero dell’insofferenza nei confronti del Sindacato di Base che non accetta la concertazione a perdere e si pone a testa alta per la difesa dei diritti, delle tutele e dei salari continuamente minacciati dall’atteggiamento padronale che la direzione della MCT S.p.A. ha mostrato sin dal primo momento. Bisognava arrestare l’avanzata dell’ORSA che nell’azienda vanta una significativa rappresentanza ed ha ristabilito il senso della dignità operaia, era necessaria un’azione esemplare per mettere il bavaglio al Sindacato di Base, colpirne uno per educarne cento!”.

 

Il silenzio ‘assordante’ delle altre organizzazioni sindacali

“A pagare le conseguenze del disegno autoritario aziendale – prosegue il comunicato – è il Segretario Nazionale dell’ORSA, licenziato dopo mesi di provocazioni e vessazioni, con motivazioni che nelle sedi legali dimostreremo essere pretestuose e finalizzate a ottenere un fronte sindacale accondiscendente a danno dei lavoratori. Sorprende il silenzio delle Organizzazioni Sindacali sedute al tavolo delle trattative, al netto delle diversità di vedute, di fronte all’arroganza padronale il sindacato dovrebbe compattarsi a prescindere in difesa delle libertà sindacali, se si consente l’escalation dell’’autoritarismo prima o poi toccherà a tutti passare dalle forche caudine. Difenderemo Domenico Macrì in tutte le sedi e con tutti gli strumenti sindacali e legali a disposizione, fino a ristabilire giustizia, democrazia e libertà sindacali nel Porto di Gioia Tauro. Una prima azione di sciopero di 24 ore che coinvolgerà i dipendenti della MCT S.p.A. è programmata per il prossimo 20 Febbraio, azioni di denuncia e di protesta saranno organizzate dall’ORSA in tutto il territorio nazionale. Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori con la cultura dei diritti e della dignità a partecipare massicciamente ad ogni azione di protesta per evitare un licenziamento ingiusto che, se resta impunito, sarà l’incentivo per successive arroganze padronali che in tempi di liberismo osceno possono essere arginate solo con la lotta unitaria dei lavoratori”.

Foto tratta da Lamezia oggi

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