I Comuni siciliani sono senza soldi. I Comuni siciliani non possono pagare le bollette della luce perché non hanno soldi. I Comuni siciliani hanno ridotto – e in alcuni casi eliminato – importanti servizi sociali perché non hanno soldi. In tante scuole siciliane non sono stati attivati i riscaldamenti nelle scuole perché i Comuni non hanno soldi. Alcuni Comuni siciliani gestiscono male la raccolta dei rifiuti perché non hanno soldi. Le strade di tante città della nostra Isola sono piene di buche perché i Comuni non hanno soldi. I Comuni siciliani lamentano che in Assemblea regionale siciliana ci sono emendamenti con i quali si cerca di intaccare il Fondo regionale per le Autonomie locali. Tutto giusto e noi siamo testimoni della crisi finanziaria dei Comuni siciliani. Poi, però, leggiamo del Carnevale di Montelepre, del Carnevale di Ganci, del Carnevale di Mezzojuso, del Carnevale di Balestrate, del Carnevale di Sciacca, del Carnevale di Acireale, del Carnevale di Termini Imerese, del Carnevale di Misterbianco, del Carnevale di Saponara, del Carnevale di Regalbuto, del Carnevale di Brolo, del Carnevale di Corleone, del Carnevale di Valderice, del Carnevale di Avola, del Carnevale di Cinisi, del Carnevale di Palazzolo Acreide, del Carnevale di Giardini Naxos, del Carnevale di Acquedolci, del Carnevale di Antillo… Ci fermiamo qua ma siamo certi che ci sono altri Comuni siciliani con altri Carnevali. Per carità, giusto divertirsi, l’allegria fa bene alla salute. Però una domanda ci sta: questi Carnevali si organizzano senza soldi con il volontariato?
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