Un massiccio attacco hacker sta mandando in tilt le olimpiche ‘certezze’ del pianeta informatico. Mezzo mondo sta cominciando a capire di cosa sono capaci gli hacker. Anche se si tende a minimizzare per non dargli ‘sazio’ (cioè per non farli sentire importanti), gli kacker stanno invece dimostrano la loro grande potenza. L’ANSA scrive di un “massiccio attacco tramite un ransomware già in circolazione” che è stato rilevato dal Computer security incident response team Italia dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. I tecnici dell’Acn hanno già censito “diverse decine di sistemi nazionali verosimilmente compromessi e allertato numerosi soggetti i cui sistemi sono esposti ma non ancora compromessi”. Il Paese dove l’attacco è stato assai pesante è la Francia dove è in corso una grande protesta popolare con gli ultraliberisti al Governo che vorrebbero innalzare l’età pensionistica come hanno già fatto in Italia. La differenza è che in Italia non è avvenuto nulla, mentre in Francia i liberisti stanno trovando grandi difficoltà a fare ‘inghiottire’ ai cittadini l’innalzamento dell’età per andare in pensione. Tornando all’attacco hacker – che è difficile non inquadrare dentro un mondo ultra liberista e globalista che sta facendo aumentare disuguaglianze e povertà – anche l’Italia, insieme con altri Paesi del mondo è stata colpita.
“In questo sono momento – leggiamo sempre sull’ANSA – qualche migliaio i server compromessi in tutto il mondo, dai Paesi europei come Francia – Paese più colpito – Finlandia e Italia, fino al Nord America, in Canada e negli Stati Uniti. In Italia sono decine le realtà che hanno riscontrato l’attività malevola nei loro confronti ma – secondo gli analisti – sono destinate ad aumentare. Lo sfruttamento della vulnerabilità, spiega ancora l’Agenzia, “consente in una fase successiva di portare attacchi ransomware che cifrano i sistemi colpiti rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto per avere la chiave di decifrazione”. Il ransomware, per la cronaca, è un malware, ovvero un “software malevolo” che cripta i file presenti sui computer rendendoli illeggibili e non più utilizzabili. Dalla tarda mattinata di oggi, Domenica 5 Febbraio, sono stati riscontrati problemi alla rete TIM. Segnalazioni di malfunzionamenti o assenza di connessione sono state segnalata da tanti utenti. “Nella maggior parte dei casi, secondo un primo report di Downdetector – leggiamo in un articolo de Il Riformista – i problemi arrivano dalla linea fissa, mentre altri disservizi vengono segnalati sulla linea mobile, con casi di totale blackout… I tecnici di TIM sono a lavoro e per ora è escluso l’attacco hacker. Secondo la Polizia Postale si tratterebbe solo di problemi tecnici che interessano la rete internet fissa e non quella mobile”. Certo è un po’ strano che nel giorno di un massiccio attacco hacker siano stati registrati problemi alla rete TIM. Interessante quanto scrive scenarieconomici.it a proposito dei problemi registrati nella rete TIM. Il giornale economico dà per scontato che TIM abbia subito un attacco hacker: “TIM, l’ex monopolio nazionale delle telecomunicazioni – scrive scenarieconomici.it – è al centro di una lotta per l’acquisizione, con il gruppo di private equity KKR (KKR.N) che ha presentato un’offerta non vincolante per comprare la sua rete. Appare strano che vi sia questo importante, e pesante, attacco hacker proprio quanto è giunta questa offerta da parte di un compratore privato. Comunque questo evento viene a dimostrare ulteriormente quanto sarebbe più sicuro che una infrastruttura del genere sia controllata dallo Stato”.
Una domanda a chi vuole eliminare il denaro contante. Che succederebbe se venisse bloccato il sistema di pagamento elettronico? Ci mangiamo le carte di credito? Sarà strano ma abbiamo la sensazione che questa volta il cinema abbia anticipato i possibili problemi di un mondo governato dall’informatica. Ci riferiamo al film Die Hard – Vivere o morire (Live Free or Die Hard). Nel film la storia finisce bene perché a risolvere i problemi pensa il grande Bruce Willis. Ma nel mondo occidentale, oggi, noi abbiamo l’America di Joe Biden e l’Unione europea di Ursula von der Leyen che, con rispetto parlando, sembrano affonda barche…
Foto tratta da Il Giornale