di Enzo Guarnera
La città di Catania festeggia la patrona Sant’Agata.
Gli ossimori si sprecano.
Ricorrenza che dovrebbe essere soprattutto religiosa offuscata dal folclore e da vari riti pagani.
Elencarli tutti non serve, chi percorre la città lì può osservare.
Diversi sono gli eventi “mondani” che fanno da cornice, sia pubblici che privati.
La riflessione sui valori cristiani, testimoniati da Sant’Agata, non sembra avere molto spazio.
Una moltitudine di politici, di autorità e di aspiranti sindaci sfilano e si incontrano, alcuni credenti, altri no.
Ma questo poco importa, conta “esserci”!
Tra essi vi sono condannati, imputati, indagati, e forse qualche pregiudicato.
Vi sono anche alcuni responsabili del degrado storico e complessivo nel quale versa la nostra città.
Certo, può darsi che sfilino per sincero atto di contrizione, per espiare i loro peccati pubblici e privati: almeno lo spero.
Ma il dubbio prevale prepotente.
E penso con inquietudine alle imminenti elezioni amministrative.
Quanti saranno gli impresentabili, anche sul piano etico, che si proporranno per governare la città?
Lo sapremo tra qualche settimana.
Per chiudere invito chi legge a riascoltare la canzone di Franco Battiato “Povera Patria”.
Sintesi perfetta!
Foto tratta da La Sicilia