Dmitrij Peskov, portavoce del presidente della Russia, Vladumur Putin, ha smentito la notizia di trattative tra Stati Uniti d’America e Mosca che dovrebbero culminare nella fine della guerra in Ucraina con la cessione del 20% del territorio di questo Paese ai russi. Anche la notizia della possibile visita Mosca del capo della CIA, William Joseph Burns, viene definita non vera. In effetti, su un canale Telegram di solito ben informato sul conflitto in corso in Ucraina si legge altro. “Secondo le informazioni fornite dai militari russi – leggiamo su Telegram – è in preparazione una grande offensiva per il periodo tra Febbraio e inizio Marzo”. Gli obiettivi sarebbero tre: raggiungere i confini delle regioni recentemente reintegrate nella Federazione Russa, pacificando i nuovi oblast; prendere Nikolaev, Odessa, così come l’intera costa del Mar Nero, raggiungendo la Transnistria; impadronirsi di Kiev. “L’obiettivo ora – leggiamo sempre su Telegram – non è più quello di spezzare il potenziale offensivo del nemico, ma di costringere il regime neonazista di Kiev alla capitolazione attraverso un’enorme offensiva. Dopo tanti tentativi russi di negoziare una soluzione pacifica, con il governo ucraino che li ignorava e insisteva su un’irresponsabile campagna militare, ora sembra non esserci altra possibile fine del conflitto se non un’offensiva russa abbastanza forte da liberare l’intera costa ucraina e catturare Kiev”.
Foto tratta da Il Foglio