Sul Titanic

Perché la Chiesa cattolica dovrebbe sollecitare Matteo Messina Denaro a riconciliarsi con la propria coscienza

Condividi
  • Credere sempre nella possibilità riabilitativa dell’ultimo dei peccatori

di Andrea Piazza

Qualche considerazione senza spirito di polemica

Non voglio entrare in polemica con monsignor Domenico Mogavero che, da uomo di Chiesa, crede sempre nella possibilità riabilitativa anche dell’ultimo dei peccatori. Rebus sic stantibus, dando per scontato che il boss Matteo Messina Denaro non collaborerà, a maggior ragione a causa delle prospettive legate alla sua malattia, la comunità ecclesiastica, a partire dallo stesso monsignore Mogavero, dovrebbe pubblicamente SOLLECITARE IL BOSS a riconciliarsi con la propria coscienza e dichiarare i propri peccati ed eventualmente dare spiegazioni per quelli che, a suo dire, disconoscerebbe. Seguendo questa modalità, il boss da un lato non tradirebbe tutti coloro che hanno concorso a delinquere ma, al contempo, avrebbe un’occasione unica da capo mafia per distinguersi dai suoi predecessori Salvatore Riina e Bernardo Provenzano. Ricordo a tutti che lo stesso Giuseppe Graviano, nel processo che lo vede imputato innanzi la Corte d’Assise di Reggio Calabria n. 5/ 2017, a suo modo aveva manifestato un interesse a dichiarare esplicitato anche con il deposito di una memoria difensiva. È ictu oculi evidente che l’organizzazione criminale siciliana, anche alla luce dell’arresto del Padrino, è entrata in una fase di mutazione e conseguentemente POTREBBE ESSERE
utile suggerire agli uomini di fede un intervento per transitare dalle parole stucchevoli ad un proposito concreto finalizzato a RISVEGLIARE una coscienza persa.

Foto tratta da Il Riformista

Pubblicato da