La disinformazione occidentale su quanto sta avvenendo in Perù si ripercuote sui turisti. Non sapendo che in Perù l’Occidente – Stati Uniti d’America in testa – ha organizzato un colpo di Stato destituendo il presidente socialista, Pedro Castillo e che sono in corso rivolte popolari con morti e feriti, i turisti occidentali si recano tranquillamento in questo Paese. Solo quando arrivano capiscono che c’è qualcosa che non funziona. Sta succedendo a oltre 400 turisti che sono rimasti bloccati dalle proteste popolari. Il Perù, oltre 32 milioni di abitanti, è un Paese ricco di storia e anche ricco in generale e, come quasi tutti i paesi del Sudamerica, non ne vuole più sapere dell’Occidente e dell’area del dollaro americano. Così gli occidentali hanno organizzato un colpo di Stato arrestando il presidente socialista, Castillo, sostituito dai solito fantocci. Solo che l’operazione sta andando male, perché la popolazione si sta ribellando. Ovviamente gli occidentali non possono raccontare ai turisti che decidono di andare in Perù che hanno sovvertito l’ordine democratico di questo Paese (non lo possono raccontare soprattutto europei, perché gli americani, bene o male, vengono più o meno informati). Così i turisti occidentali arrivano in Perù e si trovano nel bel mezzo di protesta popolari: strade bloccate, treni bloccati, scontri tra forze dell’ordine e popolazione inferocita e via continuando.
Ci chiediamo e chiediamo: quando deve durare ancora ‘sto ‘bordello’ della disinformazione? Ma a cosa servono i mezzi di informazione nel cosiddetto Occidente industrializzato? Hanno cominciato a disinformare nel Dicembre del 2020 e non si sono più fermati. Hanno iniziato con il nascondere il fatto che i Democratici americani hanno ‘taroccato’ vergognosamente elezioni presidenziali americane del Dicembre 2020 per fare perdere il presidente uscente, Donald Trump, ‘reo’ di non aver acceso nemmeno una guerra durante i quattro anni della sua presidenza, lasciando a bocca asciutta le multinazionali delle armi. Sarebbe bastato dire che che Trump è stato, in assoluto, il presidente degli Stati Uniti uscente che, nelle elezioni per il secondo mandato, ha preso una barca di voti in più rispetto alle vittoriose elezioni precedenti. Trump nelle elezioni presidenziali del Dicembre 2020 ha preso 75 milioni di voti, quasi 15 milioni di voti in più rispetto a quattro anni prima. Un record. Eppure ha perso perché il suo avversario ha preso oltre 80 milioni di voti, in ‘maggioranza ‘postali’. Ci sono state zone dove il candidato dei Democratici, Joe Biden, ha preso tutti i voti ‘postali’. Insomma, elezioni ‘regolari’… Dopo le elezioni presidenziali americane da gioco delle tre carte gli stessi Stati Uniti d’America hanno messo in giro il vaccino per combattere la pandemia. Chi ha studiato Microbiologia nel sentire dell’esistenza di un vaccino contro un Coronavirus ad Rna non può che sorridere amaramente. Ma sono riusciti anche a contrabbandare una terapia genica per ‘vaccino’.
Fine delle bugie? Ma quando mai! Poi è arrivata “l’invasione del russi in Ucraina” nel Febbraio dello scorso anno. Peccato che a invadere l’Ucraina sono stati gli americani nel 2014 con il solito colpo di Stato e i soliti fantocci al posto del Governo che era stato eletto dai cittadini. A provocare la reazione russa è stato il Governo ucraino che ha annunciato l’entrata di questo Paese nella Nato. Quando nei primi anni ’60 del secolo passato i russi piazzarono i missili a Cuba contro gli Stati Uniti d’America successe una quasi guerra mondiale e tutti hanno dato ragione agli americani, perché è dichiarato inaccettabile che i russi piazzino i missili a due passi dagli Stati Uniti. Oggi invece i quattro gatti occidentali rimasti tali (l’Occidente industrializzato conta oggi poco più di un miliardo di abitanti sugli 8 miliardi di persone oggi presenti nel Pianeta Terra) giudicano ‘accettabile’ che gli americani mettano i missili a due passi dalla Russia. Tutto questo senza che l’inutile organizzazione che si chiama ONU sia intervenuta per dire al presidente americano Biden: “Ma cosa stai combinando in Ucraina?”. Mentre infuria la guerra in Ucraina gli americani sono andati a ‘taroccare’ le elezioni presidenziali in Brasile per fare perdere il presidente uscente Bolsonaro, colpevole di aver portato il suo Paese in alleanza con la Cina (il Brasile fa parte del BRICS, sigla che sta per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, Paesi che insieme a tanti altri Paesi del mondo lavorano per creare una moneta alternativa al dollaro nei mercati internazionali). Guarda caso le elezioni presidenziali in Brasile le ha vinte il controverso ‘comunista’ Lula per un soffio, con milioni di brasiliani che sono convinti che le elezioni siano state ‘taroccate’ e che hanno dato vita a proteste popolari tutt’altro che finite. E cosa raccontano alla popolazione dell’Occidente? Che le rivolte popolari in Brasile sono “fasciste” mentre gli americani e Lula sarebbero i ‘democratici’! Bugie su bugie. Lo scenario si è ripetuto, con qualche variazione sul tema, anche in Perù dove, come abbiamo ricordato, sono in corso sanguinose rivolte popolari. E cosa fanno in Occidente? Continuano a raccontare bugie! Bugie sulle elezioni presidenziali americane, bugie sul ‘vaccino’ contro un Coronavirus ad Rna, bugie sulla guerra in Ucraina, bugie sulle elezioni presidenziali in Brasile, bugie sulla destituzione in Perù del presidente socialista Castillo (in Perù siamo all’apoteosi delle bugie: chi ha organizzato il colpo di Stato in Però dice che il presidente legittimo Castillo è strato destituito perché voleva organizzare un colpo di Stato, quando Castillo chiedeva solo nuove elezioni). Tutto questo avviene perché l’Occidente non vuole perdere il controllo del Brasile e del Perù, quando ormai tutto il Sudamerica non ne vuole più sapere di Occidente, Stati Uniti d’America e area del dollaro. Quanto debbono durare ancora tutte queste bugie?
Foto tratta da Rivoluzione.red
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