Mattinale

All’Ars hanno convocato i sindacati per parlare di Bilancio e Finanziaria 2023 che ancora non ci sono?/ MATTIMALE 909

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  • La foto che vedete sopra fa un po’ sorridere. Un po’ di mistero per girare la bellissima isola di Pantelleria non guasta. Non altrettanto possiamo dire del futuro economico della Sicilia…  
  • Non è che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali sono stati convocati oggi, presso la Commissione Bilancio e Finanze dell’Assemblea regionale siciliana, al buio, senza che abbiano tra le mani i documenti finanziari sui quali si dovrebbero pronunciare?
  • Ma cos’hanno combinato il presidente della Regione Schifani e i suoi collaboratori con la mostra di Cannes?   
  • Il caos nel passaggio da vecchio al nuovo Governo regionale. Chi lo ha provocato? 
  • Ci sono anche i problemi politici che il presidente della Regione, esponente di Forza Italia, ha creato con il partito dell’assessore, Fratelli d’Italia

La foto che vedete sopra fa un po’ sorridere. Un po’ di mistero per girare la bellissima isola di Pantelleria non guasta. Non altrettanto possiamo dire del futuro economico della Sicilia…  

“Buonasera a tutti, qualcuno, un esponente rappresentate del parco sarebbe meglio, mi potrebbe spiegare a cosa servono dei cartelli ‘segnaletici’ come questi.
Sono settimane che ne vedo disseminati ovunque per il Parco Nazionale Isola di Pantelleria ripetendomi costantemente la necessità di una freccia senza indicazione. Ma perché? Perché non scrivere la Direzione che in caso di necessità sia d’aiuto a ritrovare l’orientamento e la giusta direzione? Da quando mondo è mondo a questo dovrebbe servire una segnaletica. 🙈🙊 Mica a fare il giro dell’oca”. Questa notizia un po’ particolare, accompagnata con la foto che vedete sopra, campeggia su Facebook. L’ha scritta Monyka Lorien che – leggiamo sempre su Facebook – vive a Biella. Insomma, è una turista che segnala una particolarità, se vogliamo anche una stranezza. Interessante anche il dibattito che si è sviluppato sul primo Parco Nazionale realizzato in Sicilia, “che copre l’80% dell’isola e propone percorsi strutturati di fruizione del patrimonio paesaggistico”. In effetti, mettiamola così, le indicazioni non sono molto chiare… Vabbé, via, un po’ di mistero a Pantelleria ci sta. A noi questa simpatica fotografia ci ricorda un po’ la politica siciliana di queste ore. Ieri, ad esempio, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato il Def, sigla che sta per Documento di economia a finanza, insieme con la Nota di aggiornamento. Il Documento dovrebbe indicare la via che la Regione siciliana, sotto la guida del Governo regionale, dovrebbe seguire per – supponiamo – rilanciare l’economia della nostra Isola. Ed ecco che la foto sopra diventa la metafora del futuro economico della Sicilia: un po’ di qua, un po’ di là senza sapere dove si finirà…

 

Non è che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali sono stati convocati oggi, presso la Commissione Bilancio e Finanze dell’Assemblea regionale siciliana, al buio, senza che abbiano tra le mani i documenti finanziari sui quali si dovrebbero pronunciare?

Ieri è passato sotto i nostri occhi un documento che ci ha lasciati perplessi. La Commissione Bilancio e Finanze dell’Assemblea regionale siciliana ha convocato le organizzazioni sindacali per oggi alle 15 per discutere dei “contenuti dei documenti contabili per l’anno 2023 e per il triennio 2023-2025”. La prima stranezza è che questo invito è stato recapitato ieri convocando i rappresentanti sindacali per oggi. E’ normale convocare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali invitandoli a presentarsi entro 24 ore? A questo punto non possiamo che pensare che, nei giorni scorsi, il Governo della Regione avrà recapitato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali lo schema della manovra economica e finanziaria 2023 e, magari, anche lo schema del Bilancio 2023-2025. Sicuramente avrà dato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali quattro-cinque giorni di tempo per studiare le ‘carte’: altrimenti che andrebbero a fare, oggi, i rappresentanti sindacali negli uffici della Commissione Bilancio e Finanze del Parlamento siciliano? A parlare di documenti che non conoscono? Di certo saranno stato coinvolti i Revisori dei conti della Regione siciliana. Ci rifiutiamo di pensare, infatti, che i rappresentanti sindacali siano stati invitati negli uffici del Parlamento siciliano per parlare di qualcosa che non conoscono! I nostri dubbi crescono, però, nel leggere un articolo del Giornale di Sicilia on line dove apprendiamo dall’assessore all’Economia, Marco Falcone, che entro Martedì della prossima settimana “il Governo regionale approverà il rendiconto 2021, in contemporanea ai disegni di legge di Stabilità e di Bilancio, oltre al Bilancio e al Rendiconto consolidato relativi all’amministrazione pubblica allargata”. Da qui una domanda: i  disegni di legge di Stabilità e di Bilancio sono stati inviati alle organizzazioni sindacali ancor prima di essere stati approvati dalla Giunta regionale? Da qui una seconda domanda: non è che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali sono stati convocati ieri per oggi al buio, senza che abbiano tra le mani i documenti finanziari sui quali si dovrebbero pronunciare? Se fosse così, ebbene, saremmo davanti a una procedura che definire kafkiana è poco!

 

Ma cos’hanno combinato il presidente della Regione Schifani e i suoi collaboratori con la mostra di Cannes?   

E’ molto singolare il modo di procedere dell’attuale Governo regionale di Renato Schifani (foto tratta da Teleacras). Se non fosse stato per il gruppo parlamentare di Cateno De Luca, in Aula sarebbero arrivati Bilancio e Finanziaria (che oggi definiti legge di stabilità, parola che mal si addice alla Sicilia di oggi…) ancor prima del dibattito del voto sul Def con relativa Nota di aggiornamento. Ora apprendiamo che la manovra deve essere ancora approvata dal Governo ma oggi hanno convocato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per parlare di qualcosa che – supponiamo – gli stessi rappresentanti sindacali non potrebbero non aver ancora visionato. Convocati peraltro in modo irrituale nell’arco di 24 ore: della serie, sbrighiamoci che abbiamo fretta. Tutto questo senza che ancora sia stata fatta chiarezza, da parte dello stesso Governo regionale, sulla mostra di Cannes da 3,7 milioni di euro contestata dal presidente della Regione con critiche irrituali all’assessore regionale al Turismo, Francesco Paolo Scarpinato, che, in materia di procedure, in questa storia non c’entra proprio nulla! Come scriviamo dai giorni in cui questa vicenda è diventata oggetto di roventi polemiche politiche, questi atti – cioè i Decreti di finanziamento, in questo caso il Decreto relativo alla mostra di Cannes – non vengono più firmati dagli assessori da quando l’Italia ha approvato la legge Bassanini, che ha sancito la separazione tra burocrazia e politica. Legge che è stata recepita dal Parlamento siciliano. In più, l’ex assessore al Turismo, Manlio Messina, ha dichiarato che tale atto della discordia si sarebbe materializzato nei giorni in cui il presidente della Regione appena eletto non aveva ancora nominato i nuovi assessori. Lo stesso ex assessore precisa di essersi dimesso da assessore prima che i dirigenti firmassero il Decreto di finanziamento della mostra di Cannes. Se ne deve dedurre – così ha affermato l’ex assessore Messina – che il responsabile politico di tale atto della discordia è il presidente Schifani.

 

Il caos nel passaggio da vecchio al nuovo Governo regionale. Chi lo ha provocato? 

Su questa precisazione dell’ex assessore Messina il presidente Schifani forse dovrebbe fare chiarezza. Anche perché, se non ricordiamo male, è stato lo stesso presidente della Regione, subito dopo il suo insediamento, ad affermare che la continuità amministrativa negli assessorati, in attesa della nomina dei nuovi assessori regionali, sarebbe stata assicurata dai capi di gabinetto degli assessori uscenti. Anche questo passaggio ci ha lasciati perplessi. A nostra memoria – una memoria che inizia a metà degli anni ’80 del secolo passato, quando abbiamo iniziato ad occuparsi di politica regionale – nelle fasi di passaggio da un Governo regionale uscente al Governo regionale successivo gli assessori rimangono in carica fino all’arrivo dei nuovi assessori, ovviamente per assicurare la continuità amministrativa, senza firmare alcunché di importante, meno che mai provvedimenti di spesa (ricordiamo che sino al recepimento, da parte della Regione siciliana, della legge Bassanini avvenuta nel 2000 erano gli assessori che firmavano i provvedimenti di spesa). Nel caso dell’insediamento del Governo Schifani sembrerebbe che gli assessori si siano dimessi prima dell’arrivo dei nuovi assessori: la nostra è una deduzione, sia perché lo ha affermato l’ex assessore Messina, sia perché, come già ricordato, la continuità amministrativa è stata assicurata dai capi di gabinetto. O magari si è dimesso solo l’ex assessore Messina e gli altri ex assessori no? In verità di questa storia non si capisce molto.

 

‘Autotutela’ de che? direbbero a Roma. Ci sono anche i problemi politici che il presidente della Regione, esponente di Forza Italia, ha creato con il partito dell’assessore, Fratelli d’Italia

Anche la revoca del Decreto di finanziamento della mostra di Cannes in autotutela ci lascia un po’ perplessi. Autotutela de che?, direbbero a Roma. Per quello che abbiamo capito, i dirigenti dell’assessorato al Turismo hanno firmato un Decreto di finanziamento che si configura come una contratto tra l’amministrazione regionale a una società privata. Ora, per quello che noi sappiamo, non spetta certo al soggetto privato verificare la correttezza dell’atto amministrativo! E’ l’amministrazione che è responsabile. Se ci sono profili di illegittimità o altri eventuali problemi, ebbene, è la stessa amministrazione che lo deve verificare, ovviamente prima di firmare il provvedimento. Dopo che un provvedimento di spesa che coinvolge un soggetto privato è firmato, lo stesso soggetto privato inizia a sostenere spese. Se poi il provvedimento viene ‘ritirato’ in autotutela chi è che paga tali spese? Di più: verosimilmente il privato si chiederà perché il provvedimento è stato ritirato: o no? In parole più semplici, il privato potrebbe rivolgersi alla Giustizia perché – lo ribadiamo – non spetta a lui verificare la correttezza di un atto amministrativo! La verità è che, in questa vicenda – sulla quale hanno gettato gli occhi Giustizia ordinaria e contabile – l’attuale Governo ha provocato un vero e proprio papocchio amministrativo e politico. Già, anche politico, perché ci sono anche i problemi politici che il presidente della Regione, esponente di Forza Italia, ha creato con il partito dell’assessore, Fratelli d’Italia. Il presidente Schifani si sta cimentando in uno scontro tutto interno al centrodestra che rischia di fare apparire lo stesso centrodestra siciliano come uno schieramento politico che non sarebbe in grado di governare una Regione complessa come la Sicilia. A questo papocchio si aggiungono gli strafalcioni dello stesso Governo nella gestione parlamentare di Bilancio e Finanziaria. Peggio di così la legislatura non poteva iniziare.

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