- Qui la politica regionale c’entra fino a un certo punto. I Sindaci di queste isole non hanno nulla da dire?
- Che fine ha fatto la TAC che Armani ha regalato venti anni fa a Pantelleria?
- La responsabilità delle discariche presenti nelle Isole di chi sono?
Qui la politica regionale c’entra fino a un certo punto. I Sindaci di queste isole non hanno nulla da dire?
I Sindaci delle isole che circondano la Sicilia – chiamate impropriamente Isole Minori – scoprono che le loro centrali elettriche sono alimentate da gasolio e non a metano. Ora, a parte il fatto che parlare in questo momento di metano è fuori luogo, dal momento che la Russia ha tagliato le forniture di metano all’Unione europea e dal momento che la fallimentare Unione europea non ha una politica energetica degna di questo nome, la domanda è: com’è possibile che in queste isole, dove non manca né il sole, né il vento non abbiano pensato, nel 2023, a puntare sulle energie alternative? Non è incredibile che l’energia in questi luoghi venga fornita dalla combustione del gasolio che crea inquinamento? Non ci vengano a dire, i Sindaci di questi luoghi, che la responsabilità è della Regione. Ci rifiutiamo di credere – per citare un esempio – che a Pantelleria, conosciuta anche con il nome di “Figlia del vento”, se è vero che da quelle parti il vento soffia sempre, non abbia mai ipotizzato di utilizzare il vento per la produzione di energia. Insomma, è così difficile a Pantelleria realizzare impianti per la produzione di energia eolica e fotovoltaica? E’ così difficile a Pantelleria puntare sull’energia geotermica, visto che in quest’isola c’è anche tale opportunità? Nelle isole Egadi mancano sole e vento? Nelle isole Pelagie – Lampedusa e Linosa – mancano sole evento? A Ustica mancano sole e vento? Nelle isole Eolie mancano sole e vento?
Che fine ha fatto la TAC che Armani ha regalato venti anni fa a Pantelleria?
La verità è che la Sicilia è veramente squinternata in tutto. Con molta probabilità un grande gruppo privato incasserà l’autorizzazione per realizzare un mega parco eolico al largo delle isole Egadi e non escludiamo che, quando entrerà in funzione, i privati che gestiranno, da monopolisti, questo mega parco eolico venderanno l’energia anche alle isole Egadi e a Pantelleria. Del resto, vendono ai siciliani l’acqua dei siciliani, tra Nestlè e Sicilacque, perché non dovrebbero vendere ai siciliani l’energia prodotta con il vento e il sole della Sicilia? E’ tutta sballata la gestione della Sicilia. Completamente sballata. Nel Settembre del 2021 una tromba d’aria marina – nella nostra lingua siciliana si chiamano Dragunare – ha messo in evidenza non soltanto la furia dei cambiamenti climatici in corso, ma anche i limiti del servizio sanitario a Pantelleria. E’ cambiato qualcosa in questa isola da allora sul fronte sanitario? A noi non risultano novità. Ricordiamo che nel 2003 lo stilista Giorgio Armani, innamorato di Pantelleria, regalò una TAC all’ospedale di questa isola, che forse oggi non è nemmeno un ospedale. Che fine ha fatto questa TAC? E’ ancora a Pantelleria? Negli anni passati, senza particolari lamentele, i Sindaci delle isole che circondano la Sicilia hanno accettato la riduzione dei servizi sanitari, che erano già carenti. Ci riferiamo agli anni del Governo di Mario Monti, quando, nelle isole che circondano la Sicilia sono stati smantellati anche i Punti nascita là dove erano presenti. Questi sono i fatti. Questa è la politica siciliana. Questa è la politica nelle Isole Minori.
La responsabilità delle discariche presenti nelle Isole di chi sono?
Solo da qualche anno registriamo lamentele di un certo tenore verso i carenti trasporti marittimi tra la Sicilia e le Isole Minori. Ma sono proteste che alla fine lasciano il tempo che trovano. E non è difficile capire il perché: perché i monopolisti del mare che controllano i trasporti via mare tra la Sicilia e i propri arcipelaghi sono tutta una cosa con la vecchia politica siciliana che, è noto, non si sottrae alla grande abbuffata marina… Non stiamo dicendo nulla di nuovo: sul ‘complicato’ mondo dei trasporti che collegano le Isole Minori della Sicilia ci sono state inchieste, sequestri e processi. I legami tra armatori e politica non li stiamo inventando noi. Se li andate a cercare, in questo blog, sotto il titolo “Gli affari del mare” troverete un’inchiesta di oltre venti puntate dove viene fuori che, in questo settore, il connubio politica-affari ne ha combinate di tutti i colori. E’ tutta sballata la gestione della Sicilia ed è tutta sballata la gestione delle isole che circondano la Sicilia. Quasi che tutto debba arrivare dalla politica siciliana o nazionale, mentre il ruolo della politica locale è solo quello di lamentarsi. E’ vero, ci sono problemi enormi nelle Isole Minori: trasporti via mare carenti, prezzi dei biglietti elevati, approdi marittimi talvolta approssimativi, difficoltà per i pendolari, difficoltà nella gestione dei rifiuti (in alcuni casi ci sono anche discariche, come a Stromboli e come a Lampedusa: assurdità!), mezzi marittimi vetusti spesso in avaria. E se scaviamo – per esempio andando a rileggere le battaglie sociali portate avanti in solitudine dal sindacato ORSA marittimi – scopriremo lo sfruttamento dei lavoratori che operano in mare: uno sfruttamento indegno per un Paese civile. E’ così da anni e non cambia nulla. Non cambia soprattutto la gestione delle Isole Minori siciliane, che rimane sempre nelle mani della vecchia politica.
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