Con lo stop agli sconti fiscali su benzina e gasolio il Governo Meloni si è dato la zappa sui piedi/ SERALE

10 gennaio 2023
  • Chi ha consigliato al presidente del Consiglio Meloni di eliminare gli sconti fiscali sui carburanti l’ha fatto per affossare il suo Governo         
  • Stiamo assistendo in diretta al suicidio politico dell’attuale Governo nazionale 
  • L’ala ‘gelida’ dei rincari è arrivato anche per le imprese di acquacoltura e per le cooperative di pesca che operano sul suolo demaniale
  • L’aumento del prezzo di benzina e gasolio scatenerà un’inflazione senza controllo

Stiamo assistendo in diretta al suicidio politico dell’attuale Governo nazionale 

Come si materializza il suicidio politico di un Governo? Con la presenza di due elementi. Primo elemento: venire a patti con gli avversari che ti vogliono disintegrare. Secondo elemento: infilare le mani nelle tasche dei cittadini. Ebbene, il Governo di Giorgia Meloni sta commettendo questi due errori. Da quando si è insediato non ha fatto altro che cercare accordi con l’Unione europea dell’euro che ha come obiettivo la disintegrazione dell’attuale Governo italiano e sta infilando le mani nella tasche dei cittadini italiani. Di fatto, proprio per genuflettersi all’Unione europea, il Governo Meloni sta scontentando milioni di cittadini, compresi, ovviamente, quelli che hanno votato i partiti che danno vita all’attuale Governo. Di fatto, il Governo Meloni è nelle mani dell’Unione europea, che sta impedendo allo stesso Governo di emettere Btp, unico strumento per consentire a un Paese Ue di acquisire la liquidità per andare avanti. Di fatto, come già ricordato, per cercare di andare avanti, il Governo Meloni sta ripetutamente mettendo le mani nelle tasche dei cittadini. Dopo gli aumenti di benzina e gasolio, che dipendono soprattutto dallo stop agli sconti fiscali, il Governo sta massacrando, una dietro l’altra, anche alcune categorie sociali. In queste ore è la volta delle  le imprese di acquacoltura e per le cooperative di pesca che operano sul suolo demaniale che il Governo meloni ha deciso di ‘tosare’.

 

L’ala ‘gelida’ dei rincari è arrivato anche per le imprese di acquacoltura e per le cooperative di pesca che operano sul suolo demaniale

La denuncia arriva dall’Alleanza Cooperative: “Tempi duri per le imprese di acquacoltura e per le cooperative di pesca che operano sul suolo demaniale – si legge in un comunicato dell’Alleanza Cooperative -. Per il 2023 è previsto un adeguamento dei canoni per le concessioni demaniali marittime che segnano un aumento del +25,15%. Un salasso insostenibile e ingiustificato con aumenti più del doppio rispetto all’inflazione che sfiora il 12%”. In base alle nuove tabelle, si legge sempre nel comunicato  dell’Alleanza Cooperative – la misura minima del canone è di 3.377,50 contro i 2698.75 del 2022. Una corsa al rincaro partita già nel 2020, anno in cui si è passati da un importo minimo di 361,89 a 2500 euro. Occorre invertire rotta, riducendo gli aumenti dei canoni alla luce anche del peso che devono affrontare le imprese ittiche per far fronte dell’aumento dei costi energetici”.

 

L’aumento del prezzo di benzina e gasolio scatenerà un’inflazione senza controllo

Le scelte adottate dal Governo Meloni in materia di carburanti sono errate. Quasi tutte le merci, in Italia, ‘viaggiano’ sul gommato. Aumentando il prezzo di benzina e gasolio, il Governo Meloni sta facendo lievitare i costi di tutti i prodotti. Già l’inflazione in Italia era alta, molto più del 12% circa che cercavano di contrabbandare. Con l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio cresceranno ulteriormente i prezzi di tutti i prodotti che vengono trasportati sui mezzi gommati. I cittadini, oltre a pagare di più benzina e gasolio, pagheranno di più i generi alimentari, i vestiti e via continuando con gli altri prodotti. Si chiama aumento dell’inflazione, che significa riduzione del potere d’acquisto delle famiglie. Risultato probabile: perdita di credibilità del Governo e proteste sociali. Ripristinare gli sconti fiscali servirebbe solo a ridurre il prezzo di benzina e gasolio, ma i prezzi di tutti gli altri prodotti non scenderanno più. Tutta l’economia italiana è in crisi. Chi ha aumentato i prezzi non li abbasserà. Chi ha consigliato al presidente del Consiglio Meloni di eliminare gli sconti fiscali sui carburanti l’ha fatto per affossare il suo Governo.

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