Con la guerra in Ucraina l’Italia affonderà ma andranno a picco anche Ue e Occidente compresi gli USA/ MATTINALE 900

8 gennaio 2023
  • Non abbiamo scelto a caso il MATTINALE numero 900 per scrivere questo articolo. Lo abbiamo fatto perché siamo convinti che il mondo che abbiamo visto nel secolo passato sta colando a picco. Saranno Cina, India e Russia i protagonisti del futuro, cambiamenti climatici permettendo
  • L’Unione europea sta affossando l’Italia. Le vere ragioni della lotta alla moneta contante 
  • Gheddafi è stato ammazzato nel 2011 perché voleva creare una moneta africana e affrontò da solo nemici molto più grandi e molto più forti di lui. Errore che non stanno commettendo i Paesi del BRICS più che mai intenzionati e ridimensionare il dollaro statunitense
  • Perché oggi gli Stati Uniti d’America non si fidano della Germania 

Non abbiamo scelto a caso il MATTINALE numero 900 per scrivere questo articolo. Lo abbiamo fatto perché siamo convinti che il mondo che abbiamo visto nel secolo passato sta colando a picco. Saranno Cina, India e Russia i protagonisti del futuro, cambiamenti climatici permettendo

I più ‘intelligenti’ di tutti stanno in Italia. Dove la retorica ‘europeista’, anche in un momento buio come questo, non perde smalto. Dopo la Grecia – e in proporzione più della Grecia – l’Italia è, in assoluto, il Paese più massacrato dall’Unione europea dell’euro. Un solo dato dovrebbe fare riflettere: nel 2011 il debito pubblico italiano sfiorava i mille e 800 miliardi di euro. Poi sono arrivati, nell’ordine, i Governi di Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, il Governo Giallo Verde (Giuseppe Conte 1), Governo di Giuseppe Conte bis, il Governo di Mario Draghi e l’attuale Governo di Giorgia Meloni. Ognuno di questi Governi ha effettuato tagli al Bilancio, gli italiani sono stati stritolati, la sanità pubblica è stata fatta a pezzi, ma il debito pubblico italiano è passato a 2 mila e 800 miliardi di euro. Per la cronaca, l’unico Governo che non ha aumentato il debito pubblico è l’attuale Governo di Giorgia Meloni. Il mancato aumento del debito pubblico lo stanno pagando in questo momento gli italiani con l’aumento dell’inflazione, a cominciare dall’aumento del prezzo della benzina, del gasolio e del carrello della spesa. Il debito pubblico è forse aumentato perché in Italia, dal 2008 ad oggi, sono diminuite le tasse e le imposte centrali e locali? Non esattamente: al contrario, sono aumentate. I Comuni italiani hanno sperperato il denaro pubblico? Non esattamente: tutti i Comuni hanno aumentato tasse e imposte locali e hanno ridotto i servizi ai cittadini. Le Province italiane hanno sperperato denaro pubblico? Non esattamente: le Province sono state quasi del tutto smantellate: oggi, quel poco che rimane delle Province fa poco o nulla: più che fornire servizi, oggi le amministrazioni provinciali pagano il personale e, in alcuni casi, gestiscono appalti. Le Regioni italiane hanno sperperato denaro pubblico? Non esattamente: anche le Regioni sono state ‘spolpate’, chi più chi meno, e oggi sono in grande difficoltà. Non a caso le Regioni del Nord Italia ruberanno alle Regioni del Sud Italia e alla Sicilia almeno 60-70 miliardi di euro all’anno con la truffa dell’Autonomia differenziata. Le Regioni del Sud Italia hanno sperperato denaro pubblico per meritarsi l’Autonomia differenziata? Non esattamente: dal 2001 al 2017 – dato ufficiale EURISPES – le Regioni del Nord sono riuscite a mantenere i servizi ad un buon livello solo perché hanno scippato circa 840 miliardi di euro alle Regioni del Sud! Di fatto, i tagli alle Regioni italiane li hanno pagato solo le Regioni del Sud. E pagheranno ancora con la citata Autonomia differenziata, perché gli abitanti delle Regioni del Sud e della Sicilia che ancora si recano alle urne (intorno al 40-50%) votano i partiti che li ‘incaprettano’, forse perché affetti da una sorta di ‘Sindrome di Stoccolma’ politica…

 

L’Unione europea sta affossando l’Italia. Le vere ragioni della lotta alla moneta contante 

L’Italia ha investito di più nella sanità pubblica? Non esattamente: negli ultimi anni i tagli alla sanità pubblica ammontano a oltre 37 miliardi di euro. La tendenza a tagliare fondi alla sanità si è interrotta nel 2020 e nel 2021 perché la pandemia ha costretto lo Stato italiano a interrompere i tagli e ad aumentare i fondi. Ma già lo scorso anno sono ripartiti i tagli alla sanità pubblica italiana. Non a caso i medici pubblici italiani sono i peggio pagati in Europa e i giovani laureati in medicina – pochi rispetto al fabbisogno italiano – se possono vanno a lavorare all’estero. Perché se in Italia mancano i medici le facoltà di Medicina mantengono il numero chiuso? Perché mancano i soldi per incrementare le attività nelle università. Ma allora, se tasse e imposte sono aumentate, se i tagli sono stati pesantissimi dove sono finite e dove finiscono i soldi tolti dalle tasche degli  italiani? Circa 80 miliardi di euro all’anno se ne vanno per il pagamento del debito pubblico. Altri 35 miliardi di euro vengono sottratti all’Italia con il gioco dell’Avanzo primario (che fino ad oggi è costato all’Italia oltre 700 miliardi di euro all’anno).  Sembrerà incredibile: ma l’Italia, nell’Unione europea, ha già pagato quasi 5 mila miliardi di euro di interessi sul debito pubblico e – come già ricordato – si ritrova con un debito pubblico di 2 mila e 800 miliardi di euro! C’è bisogno di essere economisti per capire che ci stanno truffando? Eppure ci sono ancora oggi politici italiani che dicono che “il futuro dell’Italia è nell’Unione europea”. Il problema è questi signori sono nei posti di comando e stanno condannando alla povertà un intero Paese. E’ in questo scenario che si inserisce la polemica sull’evasione fiscale. L’Italia sarebbe in crisi non perché finita nel lager dell’Unione europea dell’euro ma perché c’è un’alta evasione fisale. Sicuramente gli evasori ci sono: per esempio, i 98 miliardi di euro condonati ai signori delle slot machine. O i grandi gruppi internazionali che nei Paesi europei lasciano solo le briciole.  Però in Italia, gabbando la buona fede della popolazione, la lotta all’evasione fiscale si fa eliminando il contante, colpendo, cioè, le banconote e le monete circolanti, che rappresentano, sul totale della liquidità in circolazioneappena il 7 per cento, contro il 93 per cento di moneta elettronica creata dalle banche. Così facendo chi governa da un lato favorisce le banche e, dall’altro lato, finisce di distruggere il piccolo commercio artigianale per consegnare tulle le attività commerciali a multinazionali e Grande distribuzione organizzata. Per non parlare del fatto che, eliminando il contante, i Governi avranno il controllo totale sui cittadini.

 

Gheddafi è stato ammazzato nel 2011 perché voleva creare una moneta africana e affrontò da solo nemici molto più grandi e molto più forti di lui. Errore che non stanno commettendo i Paesi del BRICS più che mai intenzionati e ridimensionare il dollaro statunitense

Forse per capire quello che sta succedendo oggi dobbiamo tonare al 2011, quando l’Europa dell’euro decide di mettere fuori gioco il Governo italiano dell’epoca (Governo Berlusconi), sostituito con il Governo Monti. E’ allora che la Francia decide, unilateralmente, di attaccare la Libia. Il leader storico di questo Paese, Gheddafi, verrà ammazzato e la Francia – che in Africa esercita ancora oggi un grande potere su 14 Stati – si illude di aver messo a segno un grande colpo. Perché Gheddafi viene ammazzato? Cinque anni fa Mario Di Mauro ha illustrato i dieci motivi per i quali è stato ammazzato Gheddafi. Forse il motivo principale che ha spinto la Francia, con il placet degli Stati Uniti d’America, ad eliminare Gheddafi è stato il progetto del leader libico di creare una moneta unica per l’Africa. Gheddafi non calcolò bene le forze in campo. Finì con l’affrontare da solo nemici molto più grandi di lui. E pagò con la vita. Errore che non stanno commettendo i Paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che insieme con tanti altri Paesi dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia e del Sudamerica stanno dando vita a una moneta alternativa al dollaro americano. E’ questo il motivo per il quale gli Stati Uniti d’America hanno scatenato la guerra in Ucraina. Ed è questo il motivo per il quale gli stessi Stati Uniti hanno scatenato altre guerre e cercano di fomentare nuove guerre, dalle Coree all’Europa (probabile scontro tra Kosovo e Serbia) fino all’Afghanistan e Taiwan, per citarne solo alcune. Ed è per questo che gli Stati Uniti d’America hanno ‘taroccato’ le elezioni presidenziali in Brasile per fare perdere il presidente uscente, Bolsonaro, reo di aver portato il suo Paese nell’alleanza con la Cina. E infatti oggi si aspetta di capire cosa farà il nuovo presidente ‘socialista’ del Brasile, Lula: confermerà la presenza del suo Paese nel BRICS o si accoderà agli Stati Uniti d’America? La stessa cosa gli Stati Uniti hanno fatto nel ricco Perù, dove hanno defenestrato il presidente socialista Pedro Castillo nel tentativo di mantenere questo Paese nell’orbita Occidentale.

 

Perché oggi gli Stati Uniti d’America non si fidano della Germania 

Torniamo così all’Unione europea e all’Italia. Nello scontro epocale in atto tra area del dollaro americano e Paesi del BRICS l’Unione europea è assente. In realtà, i tedeschi, o meglio, i socialdemocratici tedeschi avevano e forse hanno ancora un rapporto privilegiato con la Russia e forse anche con la Cina. Ma da quando è esplosa la guerra in Ucraina gli americani hanno ricordato a tedeschi ed europei (soprattutto ai tedeschi, in verità) che non solo hanno vinto la seconda guerra mondiale ma che, proprio alla Germania, hanno condonato la maggior parte dei debiti di guerra. Ciò nonostante oggi gli americani non si fidano dei tedeschi: e fanno bene perché i tedeschi sono tedeschi e sono soprattutto infidi. Tale giudizio non riguarda il popolo tedesco, ma la classe dirigente tedesca che, da sempre, non rispecchia la volontà popolare. E anche se oggi la classe dirigente della Germania non riesce più a irretire la popolazione, come avvenne durante il nazismo, riesce comunque a condurre azioni politiche e di Governo temerarie. Quanto all’Italia, lo abbiamo scritto ieri sera, è già alla frutta, se è vero che la Banca Centrale Europea (BCE) si accinge a rendere impossibile al nostro Paese l’emissione di Btp, oggi indispensabili per il reperimento della liquidità. Come finirà? A nostro avviso, male, non soltanto per l’Italia ma per l’Unione europea e per tutto il cosiddetto Occidente industrializzato e forse per tutto il mondo. Perché di mezzo ci sono anche i cambiamenti climatici in corso dagli esiti imprevedibili. Ma questo lo illustreremo in un prossimo articolo.

Foto tratta da Il Riformista 

 

 

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