J'Accuse

Non è che alla fine con il caro-voli appioppato ai siciliani in queste vacanze di Natale ci guadagnerà anche lo Stato?

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  • Giusta l’azione intrapresa da Federconsumatori Sicilia che si rivolge alle autorità per denunciare il caso-voli appioppato ai cittadini siciliani in queste vacanze di Natale. Il nostro dubbio è che con le eventuali multe a fare ‘cassa’ sarebbe lo Stato, a meno che non si decida di risarcire i cittadini siciliani penalizzati dai costi ‘salati’ dei biglietti aerei  
  • Circa 500 euro per un biglietto di sola andata Roma-Catania
  • I “calcoli sbagliati” di ITA Airways
  • Lo Stato italiano risarcirà i cittadini siciliani?

Giusta l’azione intrapresa da Federconsumatori Sicilia che si rivolge alle autorità per denunciare il caso-voli appioppato ai cittadini siciliani in queste vacanze di Natale. Il nostro dubbio è che con le eventuali multe a fare ‘cassa’ sarebbe lo Stato, a meno che non si decida di risarcire i cittadini siciliani penalizzati dai costi ‘salati’ dei biglietti aerei  

L’unico dato certo è che i siciliani che lavorano e studiano nelle Regioni del Nord Italia e all’estero sono rimasti fregati, se è vero che, durante questa vacanze di Natale, se sono tornati nella nostra Isola hanno pagato biglietti aerei salatissimi. Certo, il Governo regionale siciliano si è rivolto alle varie autorità e bla bla bla. Ma risultati concreti per le tasche dei siciliani non ce ne sono stati. Solo parole e carta bollata. Nei fatti questa storia dimostra che la Sicilia, in Italia, conta quanto il due di coppe con la briscola a denari. Anche il comunicato diffuso in queste ore da Federconsumatori Sicilia – atto sicuramente lodevole – non risolve il problema del caro-voli appioppato ai siciliani. Le vacanze natalizie sono al termine e i siciliani, anche per quest’anno, sono stati ‘pelati’ a dovere dalle compagne aeree. Del resto, la Sicilia è l’ultima delle colonie italiane e pensare che l’Italia possa riservare ai cittadini siciliani un trattamento diverso è una pura illusione. “Guai ai vinti”, si diceva un tempo. E in Sicilia e, in generale, nel Sud Italia è così dal 1860.

 

Circa 500 euro per un biglietto di sola andata Roma-Catania

In ogni caso, l’azione intrapresa da Federconsumatori Sicilia ha almeno il merito di aver fatto chiarezza sulla vergogna del caro-voli appioppato ai siciliani durante le vacanze natalizie. Se poi le autorità decideranno di assumere provvedimenti contro chi ha approfittato, beh, questo si vedrà. Leggiamo adesso il comunicato dell’Associazione che difende i consumatori della nostra Isola: “L’aumento dei prezzi dei voli da e per la Sicilia durante le festività natalizie è ingiustificato e non può essere ricondotto a semplici logiche di mercato, alla domanda che supera l’offerta. Per questo motivo Federconsumatori Sicilia ha inviato una segnalazione specifica, contenente esempi pratici di diverse tariffe sospette, all’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), all’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e per conoscenza anche al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Particolarmente grave è stata la situazione in caso di acquisto del volo a ridosso delle festività: per un Roma-Catania del 21 o 22 dicembre, se prenotato il 19 dicembre, si arrivava a spendere oltre 500 euro solo andata. Ma in realtà c’erano prezzi alle stelle da e per tutti gli aeroporti siciliani: Milano-Palermo, Milano-Catania, Roma-Palermo, Roma-Catania, Bergamo-Palermo, Bergamo-Birgi, Bergamo-Comiso. Nessun volo economico, poi, neanche scegliendo le cosiddette compagnie low cost”. Così, per capire: veramente dobbiamo credere che il Governo nazionale non sapeva nulla di questa vergogna? Dobbiamo ancora credere agli asini che volano?

 

I “calcoli sbagliati” di ITA Airways

“Le compagnie aeree – prosegue la nota di Federconsumatori Sicilia – dichiarano che il caro-voli è una normale dinamica di mercato, dovuta all’eccesso di domanda durante le feste: moltissimi siciliani vogliono tornare a casa e i prezzi salgono di conseguenza. ITA Airways, tuttavia, ha ammesso di aver sbagliato il calcolo della domanda sulle rotte siciliane e di aver creato da sola, di conseguenza, un artificiale squilibrio tra domanda e offerta. Per tale motivo ha messo in atto un piano di emergenza (aerei con più posti e più voli a disposizione), ma il risultato non è stata la discesa dei prezzi: il 19 Dicembre, per una partenza il 21 o 22 da Roma a Catania, era possibile prenotare solo un volo ‘premium’ a 509 euro. In ogni caso sembra incredibile che una compagnia che conosce così bene il mercato italiano, come la nuova Alitalia, abbia ‘sbagliato’ il calcolo della domanda di voli a Natale. Per tale motivo Federconsumatori Sicilia ha chiesto ufficialmente all’AGCM e all’ENAC di indagare sulla possibilità che ci siano stati abusi di posizione dominante (cioè un cartello sui prezzi) durante le feste natalizie, con la speranza di avere una risposta (e di conseguenza un messaggio forte da parte delle autorità) entro le prossime feste”. Dice il Presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa: “Abbiamo appena ottenuto una grande vittoria in merito ai ritardi causati dai cantieri sulle autostrade siciliane e crediamo di poter ottenere giustizia anche per il caro-voli. Anche in questo caso, infatti, riteniamo che il fenomeno costituisca un danno diretto non solo ai consumatori, ma anche all’intera economia siciliana”.

 

Risarciranno i cittadini siciliani? 

Per la cronaca, ITA Airways è una compagnia aerea fino ad oggi controllata dal Ministero dell’Economia. Dobbiamo pensare che il Ministero dell’Economia – cioè lo Stato italiano – non sapeva nulla del caro-voli appioppato ai siciliani che studiano e lavorano nel Nord Italia e all’estero e che hanno deciso di tornare in Sicilia per le vacanze di Natale? La verità è che hanno fatto ‘cassa’ con i cittadini siciliani. Anche le eventuali multe che potrebbero essere appioppate alle compagne aeree sarebbero soldi che non tornerebbero nelle tasche dei siciliani ma finirebbero nelle ‘casse’ dello Stato. Chi ci ha rimesso in questa storia sono i cittadini siciliani. A guadagnarci sono state le compagne aeree e potrebbe guadagnare anche lo Stato italiano se si dovessero materializzare multe. Cosa ben diversa sarebbe se lo Stato italiano, con gli introiti delle eventuali multe, dovesse decidere di risarcire almeno il 50% del costo dei biglietti aerei ai siciliani che in questa vacanze natalizie sono stati penalizzati dal caro-voli. Ma non crediamo che l’attuale Governo nazionale abbia questa intenzione. O no?

Foto tratta da lentepubblica

 

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