Ma se l’Italia ha mandato e manda ancora armi agli ucraini come può proporsi per una mediazione nella guerra in Ucraina?

5 gennaio 2023
  • La proposta – in verità un po’ strana – della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata respinta  la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Marija Zakharova

A chi è venuta in testa questa trovata diplomatica ‘geniale’? Lo hanno capito in Italia che la guerra non è un gioco e che ci sono di mezzo centinaia di migliaia di morti? 

Ma come gli è saltato in testa a Giorgia Meloni, capo del Governo italiano, di proporsi come mediatrice tra i protagonisti della guerra in Ucraina? la presidente del Consiglio dei Ministri lo sa che l’Italia è schierata con l’Occidente e, quindi, contro la Russia? Lo sa che l’Italia ha inviato in Ucraina armi con le quali i militari ucraini hanno ammazzato migliaia di soldati russi? Lo hanno capito gli attuali governanti italiani che inviare armi e soldi agli ucraini significa essere nemici della Russia di Putin? Certo, ci possono essere cittadini italiani che sono d’accordo ad inviare armi e soldi agli ucraini, ci possono essere cittadini italiani neutrali e quindi contrari all’invio di armi e soldi in Ucraina e ci possono essere cittadini italiani che sostengono la Russia di Putin. Ma va da sé che il Governo italiano è contro la Russia. Come può il Governo di un Paese che fornisce armi e soldi agli ucraini proporsi come mediatore? Non ce lo chiediamo solo noi. Se lo chiede e lo chiede anche la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Marija Zakharova. Si un canale Telegram leggiamo la sua dichiarazione: “È strano per noi ascoltare proposte di mediazione da nazioni che hanno assunto una posizione antirussa inequivocabile e piuttosto aggressiva fin dall’inizio dell’operazione militare in Ucraina”. L’Italia, aggiunge la portavoce del Ministero degli Esteri russo, “è tra i Paesi che hanno apertamente sostenuto Kiev e le hanno attivamente fornito un’ampia gamma di armi, comprese le mine antiuomo. Azioni sconsiderate non fanno che moltiplicare il numero delle vittime, anche tra i civili e ritardano la fine del conflitto”. Una risposta più chiara di così il capo del Governo italiano non se la poteva beccare.

Foto tratta da FarodiRoma

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