“I siciliani, da popolo generoso quale sono, da tempo, trasferiscono la ricchezza prodotta nell’Isola alle altre Regioni d’Italia. Si tratta di un dato ampiamente
“… un cenno particolare merita la Commissione Paritetica (Commissione Paritetica Stato-Regione ndr) che, consapevole delle difficoltà finanziarie italiane, non ha mai mancato di offrire il supporto finanziario indiretto e molto consistente della Sicilia. Nella precedente legislatura, infatti (il riferimento è alla legislatura 2013-2017, presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, maggioranza di centrosinistra ndr) rispetto all’intero gettito tributario spettante sulla base delle disposizioni Statutarie, la Commissione – con un accordo a saldo e stralcio con lo Stato (non vi fu nemmeno la previsione di un ristoro per gli anni passati) – concordò che alla Sicilia spettassero per l’IRPEF i 5,61 decimi per il 2016, i 6,74 decimi per il 2017 e i 7,10 per il 2018 (un decimo di IRPEF molto prudenzialmente vale 792 milioni di euro); per l’IVA la Commissione concordò i 3,64 decimi dal 2017 (un decimo di IVA molto prudenzialmente vale 550 milioni di euro). Su questa quantificazione è bene aprire una parentesi per descrivere quanto è accaduto in Commissione Paritetica e avviare una riflessione. Infatti, dalla lettura dei verbali della Commissione salta immediatamente all’occhio come tali norme di attuazione siano state votate e ratificate addirittura con la presenza di soli 3 componenti, con il quarto in collegamento telefonico… D’altronde, vista la scarsa importanza della questione non ci si poteva aspettare null’altro (la quantificazione di un punto percentuale d’IVA vale, approssimativamente per difetto, circa 600 milioni di euro per anno). Verosimilmente, poiché non si hanno documenti a supporto di queste decisioni, la Commissione, conscia delle difficoltà finanziarie dello Stato italiano, avrà concordato i decimi in relazione alle possibilità finanziarie nazionali… Premesso che non sono un giurista personalmente ritengo tali decisioni, ratificate senza la presenza di tutti i componenti della Commissione Paritetica, giuridicamente NULLE e, pertanto, soggette ad una nuova discussione soprattutto in relazione alla quantificazione delle somme da riconoscere alla Sicilia per quel che riguarda l’IVA ed altri tributi di spettanza regionale non attribuiti, ma previsti per Statuto”.
Tratto da una lettera che Sergio Tancredi, depurato regionale nella passata legislatura, ha inviato agli altri depurati di Sala d’Ercole nel Luglio del 2019
Foto Palazzo d’Orleans tratta da Tp24.it