Non c’è solo il Governo Schifani che cede fondi siciliani a Roma: le ‘gesta’ della Commissione Paritetica Stato-Regione/ MATTINALE 892

29 dicembre 2022
  • Rilanciamo una lettera che il parlamentare regionale Sergio Tancredi ha scritto e inviato ai suoi colleghi di Sala d’Ercole nell’Estate del 2019, dove si elencano i soldi che la Regione siciliana ha regalato allo Stato italiano. L’attuale Governo regionale di Renato Schifani ‘solidale’ con lo Stato è in buona compagna… 
  • La Commissione Paritetica Stato-Regione decide con un componente assente…

Rilanciamo una lettera che il parlamentare regionale Sergio Tancredi ha scritto e inviato ai suoi colleghi di Sala d’Ercole nell’Estate del 2019, dove si elencano i soldi che la Regione siciliana ha regalato allo Stato italiano. L’attuale Governo regionale di Renato Schifani ‘solidale’ con lo Stato è in buona compagna… 

“I siciliani, da popolo generoso quale sono, da tempo, trasferiscono la ricchezza prodotta nell’Isola alle altre Regioni d’Italia. Si tratta di un dato ampiamente documentato. Ed invero, per ultimo alle pag. 97/98 del DEFR 2017/2019 il Presidente Rosario Crocetta e l’assessore Alessandro Baccei quantificarono in 30 miliardi 538 milioni di euro l’importo dell’IRPEF di competenza della Sicilia non trasferito dallo Stato nel periodo 2003/2014. L’assessore Baccei a pag 39 allegato A alla delibera di Giunta n. 318 del 21/12/2015 quantificò in 20 miliardi 676 milioni il gettito spettante alla Regione siciliana (al netto di accantonamenti e riserve erariali), di cui 7 miliardi 878 milioni non furono riversate alla Sicilia che rilevò come accertato l’importo di soli 8 miliardi 529 milioni di euro (comprensivo delle riserve erariali)”. Insomma, alla fine, anche Baccei – che non era siciliano ed era stato designato dal PD di Renzi nel Governo Crocetta (nel nome dell’ ‘autonomia’ del PD siciliano…) – ha riconosciuto i ‘numeri’ li ha scritti ‘giusti’. Del resto, nel maggio del 2016, lo stesso Baccei confermò che lo Stato scippava alla Sicilia 7 miliardi di euro all’anno (QUI UN NOSTRO ARTICOLO).

 

La Commissione Paritetica Stato-Regione decide con un componente assente… 

“… un cenno particolare merita la Commissione Paritetica (Commissione Paritetica Stato-Regione ndr) che, consapevole delle difficoltà finanziarie italiane, non ha mai mancato di offrire il supporto finanziario indiretto e molto consistente della Sicilia. Nella precedente legislatura, infatti (il riferimento è alla legislatura 2013-2017, presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, maggioranza di centrosinistra ndr) rispetto all’intero gettito tributario spettante sulla base delle disposizioni Statutarie, la Commissione – con un accordo a saldo e stralcio con lo Stato (non vi fu nemmeno la previsione di un ristoro per gli anni passati) – concordò che alla Sicilia spettassero per l’IRPEF i 5,61 decimi per il 2016, i 6,74 decimi per il 2017 e i 7,10 per il 2018 (un decimo di IRPEF molto prudenzialmente vale 792 milioni di euro); per l’IVA la Commissione concordò i 3,64 decimi dal 2017 (un decimo di IVA molto prudenzialmente vale 550 milioni di euro). Su questa quantificazione è bene aprire una parentesi per descrivere quanto è accaduto in Commissione Paritetica e avviare una riflessione. Infatti, dalla lettura dei verbali della Commissione salta immediatamente all’occhio come tali norme di attuazione siano state votate e ratificate addirittura con la presenza di soli 3 componenti, con il quarto in collegamento telefonico… D’altronde, vista la scarsa importanza della questione non ci si poteva aspettare null’altro (la quantificazione di un punto percentuale d’IVA vale, approssimativamente per difetto, circa 600 milioni di euro per anno). Verosimilmente, poiché non si hanno documenti a supporto di queste decisioni, la Commissione, conscia delle difficoltà finanziarie dello Stato italiano, avrà concordato i decimi in relazione alle possibilità finanziarie nazionali… Premesso che non sono un giurista personalmente ritengo tali decisioni, ratificate senza la presenza di tutti i componenti della Commissione Paritetica, giuridicamente NULLE e, pertanto, soggette ad una nuova discussione soprattutto in relazione alla quantificazione delle somme da riconoscere alla Sicilia per quel che riguarda l’IVA ed altri tributi di spettanza regionale non attribuiti, ma previsti per Statuto”.

Tratto da una lettera che Sergio Tancredi, depurato regionale nella passata legislatura, ha inviato agli altri depurati di Sala d’Ercole nel Luglio del 2019

Foto Palazzo d’Orleans tratta da Tp24.it

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