“Quest’Autunno-Inverno 2022 è ben più caldo di quello scorso e la crescita della velocità del surriscaldamento è ormai esponenziale (com’è noto anche il gelo USA, ed i colpi di freddo qui e là sono frutto del surriscaldamento). Ma, più è chiaro che già la prossima Estate saremo forse all’insostenibilità, più i media, i politici sia di governo che di opposizione, gli ‘scienziati’, tacciono sul tema perché sono rei di aver soffocato, per conservatorismo, la voce di chi da decenni forniva proposte culturali atte a poter reagire con il cambiamento. Qualcuno sa dire un delitto che abbia avuto conseguenze più gravi del loro?”, Così scrive su Facebook Alfonso Luigi Marra, avvocato, già parlamentare europeo, meridionale di genio. Noi ogni tanto riprendiamo i post di Marra, soprattutto quelli sul clima. Già da qualche anno Marra lancia l’allarme sui cambiamenti climatici e sull’eventualità che la temperatura estiva possa diventare proibitiva. A suo avviso, bisognerebbe “reagire con il cambiamento”. Anche Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, lancia da anni avvertimenti su possibili catastrofi climatiche. Ma la politica italiana non sembra interessata a tale argomento. Ma se la politica italiana è distratta, alla politica di Palermo, di quello che potrebbe succedere con l’aumento delle temperature non gliene può fregare di meno. Idem per tanti siciliani, che sono felici di andare in spiaggia a Dicembre. Cosa c’è di più affascinante dell’orchestra del Titanic?
Tornando a Palermo, non possiamo non segnalare la follia che è in corso. Per realizzare 15 km di Tram che girano per molte ore del giorno con le carrozze prive di passeggeri sono stati spesi 320 milioni di euro. E si apprestano a spendere altri 800 milioni di euro per altre linee di Tram. Per realizzare i 15 km di Tram hanno eliminato migliaia di alberi. Pensate un po’: mentre sono in corso cambiamenti climatici epocali (in questo momento negli Stati Uniti d’America si ‘viaggia’ intorno a -50 gradi centigradi con milioni di persone senza elettricità), mentre nell’estate dello scorso anno mezza Europa del Centro Nord è finita sott’acqua per un’alluvione, mentre quest’anno la siccità ha tormentato il Nord Italia e alcune aree aree del Centro Nord Europa, a Palermo hanno pensato bene di ‘cementificare’ il territorio eliminando migliaia di alberi per fare posto non soltanto alle linee di Tram ma anche a speculazioni edilizie che negli ultimi 20 anni, per citare un esempio, hanno iper-cementificato l’area di Mondello e Valdesi già con storici problemi idrogeologici oggi moltiplicati. Ora, come già accennato, stanno partendo con altre 6-7-8 linee di Tram: altro cemento, altro verde che scomparirà mentre crescono le temperature. Invece di puntare sul verde come stanno facendo a Singapore, dove per fronteggiare i cambiamenti climatici si coprono di piante i muri dei palazzi, a Palermo si eliminano gli alberi per fare spazio a cemento e strade ferrate! Basti vedere cosa hanno combinato in Piazza Politeama, dove hanno eliminato gli alberi per fare posto a una Stazione ferroviaria allucinante che ha distrutto uno dei luoghi simbolo della città!
Ora proviamo a riassumere cosa stanno combinando a Palermo, anche per cercare di illustrare i ‘numeri’ della follia. Hanno già speso quasi un miliardo e mezzo di euro per il Passante ferroviario non ancora completato, con disagi enormi per la città e tanto, tanto cemento. Con la chiusura di un cervellotico Anello ferroviario che va avanti da decenni senza costrutto con ritardi incredibili sono già stati ‘inghiottiti’ oltre 100 milioni di euro. Come già ricordato, 320 milioni di euro li hanno già spesi per 15 km di Tram e altri 800 milioni di euro sono pronti per altre linee di Tram, compresa la ‘cementificazione’ di via Libertà. Il tutto senza che la Magistratura amministrativa siciliana si sia ancora pronunciata su un ricorso che contesta le procedure seguite dal Comune. Considerato che di mezzo c’è il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) la cosa non deve stupire. Altro cemento, cemento, cemento! In questi giorni hanno tirato fuori dal cilindro la Pedomontana, 20 km di strada che dovrebbe distruggere il verde delle colline che si trovano a ridosso della Circonvallazione della città (ovviamente le parti di queste aree verdi che non sono state già urbanizzate: perché c’è anche questo!). Pare che la Pedomontana di Palermo costerebbe un miliardo e 300 milioni di euro. Però… Però c’erano già 400 milioni di euro per il Centro direzionale della Regione siciliana. Mannaggia, il progetto (già redatto?) prevede di realizzare il Centro direzionale lontano dalla Pedomontana. Che si fa? Si fa un altro progetto (tanto, che problemi ci sono?). O ne facciamo due?
Il Comune di Palermo è in ‘bolletta’. Non ci sono i soldi per tenerla pulita. Non ci sono i soldi per l’illuminazione. Molti servizi ai cittadini o sono carenti, o non ci sono. Gli ospedali della città sono con pochi medici, con pochi infermieri e in carenza di posti letto. Però, in compenso circa un miliardo e mezzo di euro è volato via per il Passante ferroviario ancora da completare; un altro miliardo e 300 milioni di euro è già pronto per essere ‘immolato’ per la Pedomontana; 800 milioni di euro sono pronti per essere ‘immolati’ per altre linee di Tram; circa 400 milioni di euro sono pronti per essere immolati per il Centro direzionale della Regione siciliana; 320 milioni di euro sono già stati ‘immolati’ per 15 allucinanti km di Tram; oltre 100 milioni di euro sono già stato ‘immolati’ per un Anello ferroviario ridicolo che non verrà mai completato perché non si sa chi dovrebbe gestirlo. In più ci sono i lavori per il collettore fognario che sono misteriosi. Altri soldi dei quali si è per il conto. Per non parlare dei lavori in corso nell’area portuale che vanno avanti da decenni. A Palermo, per dirla in parole semplici, gli appalti miliardari, le progettazioni milionarie con ‘annessi & connessi’ – opere che hanno terremotato una città con disagi infiniti per i cittadini e distruzione di attività economiche e commerciali – valgono molto di più degli ospedali dove curare le persone, dei servizi per gli anziani e i fragili, della pulizia della città. Questa tempesta di appalti in corso da oltre un decennio – con una sola opera completata: i 15 km di Tram – va in scena mentre incombono i cambiamenti climatici. A Mondello e a Partanna Mondello, invece che gli interventi idraulico forestali, hanno previsto il Tram, cioè nuovo cemento, ignorando le possibili inondazioni in un luogo che si allaga pericolosamente con una pioggia di media intensità. Invece di pensare a soluzioni per proteggere la città da possibili temperature estive proibitive hanno già in programma la ‘cementificazione’ con altre linee di Tram che elimineranno chissà quanti altri alberi e con una Pedomontana che andrà a ‘cementificare’ le aree collinari che sono sfuggite alle lottizzazioni. Ci sono aree di Palermo che in Estate sembrano forni a microonde (per esempio, Piazza Politeama senza alberi, la rotonda all’incrocio tra Circonvallazione e viale Leonardo Da Vinci). Che succederà se “la prossima Estate saremo forse all’insostenibilità”, come ipotizza Marra?
P.s.
Scusate: abbiamo dimenticato poco più di 400 milioni di euro per nuovi parcheggi. Ma stanno realizzando otto linee di Tram per ridurre le automobili a che servono i parcheggi? L’importante è finanziare, progettare e appaltare, tanto se non verranno utilizzati i cittadini li pagheranno lo stesso con la fiscalità generale…
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