Palermo: dopo quello che abbiamo visto ieri sera 26 Dicembre in via Libertà, ex Piazza Politeama e Piazza Ungheria non ci resta che l’alba. Luminarie scombiccherate che si arrampicano sugli alberi tra Piazza Croci e fu Piazza Politeama: in pratica, senza le luci dei negozi via Libertà sarebbe al buio. Del resto, via Libertà aspetta il Tram con le cosce di fuori: in attesa di essere sventrata nel nome degli appalti ferroviari il minimo che il Comune di Palermo – o di quello che resta del Comune di Palermo – poteva fare era illuminarla al buio per Natale. E che dire dell’albero di Natale nella ex Piazza Politeama oggi piazza dell’Anello ferroviario e della stazione ferroviaria fantasma? Un albero più spartano non lo potevano scegliere! E che cosa c’entra con il Natale il carro di Santa Rosalia? E’ chiaro che non avevano cosa mettere e hanno trovato un riempitivo. Non parliamo della Piazza terremotata nel suo complesso: alberi tagliati, buio, cemento, sporcizia. Sulla sinistra, dando le spalle al Teatro Politeama (come mai non hanno pensato di spostarlo per fare posto al Tram?), una lingua di marciapiede con i tavoli che impediscono il passaggio delle persone: difficile trovare una soluzione peggiore. E del fu chiosco Ribaudo ne vogliamo parlare? Terremotato come tutta la Piazza. Un disastro.
Qualche settimana fa hanno scatenato un casino contro le bancarelle della Coldiretti. Occupandoci spesso di agricoltura non siamo mai stati tifosi della Coldiretti. Gli esponenti di quello che resta della ‘sinistra’ post comunista di Palermo si lamentavano delle bancarelle. Ma, almeno, quelle della Coldiretti erano bancarelle che raccontavano l’agricoltura, magari non tutta siciliana, ma pur sempre agricoltura. Ma le avete visto le bancarelle che ci sono per questo Natale? Nel complesso, la passeggiata di ieri sera in quella che era una delle più belle Piazze d’Italia è stata di una tristezza infinita. La verità è che Piazza Politeama di oggi, senza le persone, sembra un quadro di De Chirico. Non c’è nulla ma proprio nulla da prendere. Hanno distrutto una delle più belle zone della città. Luminarie raffazzonate che lottano con il buio che oggi avvolge la Palermo degli eterni appalti che bruciano denaro pubblico a ritmo continuo, sporcizia in ogni angolo. Pressappochismo e approssimazione. Ci chiediamo: dopo sei mesi che cosa ha prodotto la nuova amministrazione del Sindaco Roberto Lagalla? L’unica novità che abbiamo visto è l’eliminazione del ‘tappo’ nella Circonvallazione poco prima dello svincolo di via Lazio: e gliene abbiamo dato atto. E poi? La città pessima era con l’ex Sindaco Leoluca Orlando e pessima è rimasta con il nuovo Sindaco Lagalla. Una città dove la lurdia trionfa, con le strade sempre piene di buche, con i marciapiedi-letti-di-dolore. E ora un Natale triste, con quattro luminarie di conto appiccicate qua e là e gli appalti del Tram che stanno per ‘mangiarsi’ quel poco di città ancora in piedi.
Cambia poco percorrendo via Ruggero Settimo. Anche in questo caso, se non ci fossero i commercianti la via sarebbe al buio. Nessun segno di Natale, nulla di nulla. Piazza Ungheria al buio e un paio di bancarelle di generi alimentari. Formaggi e salumi. Ci avviciniamo. C’è un caciocavallo ragusano. Non è indicato il prezzo. Chiediamo il prezzo. Risposta: 28 euro al kg! Ci rendiamo conto che l’agricoltura e la zootecnia hanno fronteggiato un aumento di costi di produzione, però c’è un limite a tutto. Neanche le provole babbiano: 26 euro al kg! Ma il massimo lo tocchiamo con le salsicce secche: questa volta il prezzo c’è ed è visibile: 30 euro al kg! Prezzi ‘popolari’, insomma… Ne deduciamo che i produttori debbono essere ricchi se riescono a vendere i loro prodotti a questi prezzi. Siamo felici per loro. Quanto a noi, per dimenticare la fu Piazza Politeama ci affidiamo all’alba, che forse è l’unica cosa che la politica cittadina non è ancora riuscita a rovinare.
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