Il Dio di Mosè presenta il conto agli attuali ‘faraoni’ USA con il grande gelo da -50 gradi? La Sicilia invece affonda sotto il sole…

25 dicembre 2022
  • Il paragone tra i faraoni che tormentavano gli ebrei e i Democratici che governano gli Stati Uniti d’America e tormentano il mondo è esagerato? Chissà 
  • In Sicilia pensando al Sahara
  • Il clima negli Stati Uniti da The Day After Tomorrow a Segnali di fumo 
  • In Sicilia i saldi di fine stagione di quello che resta dell’Autonomia oscurano i cambiamenti climatici
  • Che succederà in Sicilia tra sei mesi? Ma futtitinni!

Il paragone tra i faraoni che tormentavano gli ebrei e i Democratici che governano gli Stati Uniti d’America e tormentano il mondo è esagerato? Chissà 

Qualcuno sussurra che il Dio di Mosè starebbe assestando una bella ‘strigliata gelida’ agli attuali ‘faraoni’ Dem degli Stati Uniti d’America che, in questo 2022 ormai in chiusura, hanno seminato guerre e disperazione in mezzo mondo. In questa teoria forse un po’ troppo millenarista c’è una spiegazione degli eventi dell’attuale Natale che prova a esorcizzare i cambiamenti climatici in atto, cercando una sorta di via di fuga metà metafisica e metà di convenienza. Un fatto comunque è certo: in America e in Canada un’ondata di gelo così non è normale e non si sa fino a che punto possano reggere i paragoni con il passato. Se invece ci spostiamo in Sicilia assistiamo a un fenomeno inverso: un Natale estivo, tra 18 e 20 gradi centigradi, con tanta gente che, alla faccia del freddo che sembra scomparso, ha scelto la spiaggia e il mare per festeggiare la natività di Gesù bambino. Ma che sta succedendo nel mondo? Lo scorso 21 Dicembre, per provare a capire cosa sta accadendo nella nostra Isola, abbiamo chiesto ‘lumi’ a Mario Pagliaro, chimico del Cnr, esperto in climatologia:

 

In Sicilia pensando al Sahara

“Accade che un promontorio di aria calda espulso dalla profondità del Sahara da un enorme massa di aria gelida che sprofonda dalla Groenlandia e dal Canada si oppone da alcuni giorni alla discesa del freddo gelido proveniente dalle Russie che ha portato la neve in pianura nel Nord Italia Nord e ha regalato alle Alpi livelli di innevamento che in Autunno non si vedevano da decenni. Dal 27 Dicembre il freddo gelido orientale tornerà a farsi strada in Italia, in ingresso sia dalla porta della Bora sul Triveneto che, in rotazione, dalla porta del Rodano. Il giorno dopo, il freddo arriverà al Sud, inclusa la Sicilia. I siciliani non hanno piena contezza di vivere praticamente accanto all’immenso deserto del Sahara, e quanto questo influenzi il clima in Sicilia. Così mentre il 15 Dicembre a Torino nevicava a causa del nucleo di aria gelida artica di origine russa entrata ruotando su tutta la piccola Europa occidentale, lo sprofondamento di aria gelida sull’Iberia prima e sul Nord Africa poi, determinava un’espulsione sciroccale sahariana di storica entità, che ha portato le temperature notturne sulla Sicilia tirrenica, investita da venti burrascosi di scirocco, a 26-27 °C” (qui il nostro articolo per esteso).

 

Il clima negli Stati Uniti da The Day After Tomorrow a Segnali di fumo 

Tra due giorni il Natale estivo siciliano dovrebbe finire. Ma è anche istruttivo dare un sguardo a Stati Uniti e Canada, dove il freddo polare impazza. In America si conterebbero già 19 morti e un milione e mezzo circa di persone senza elettricità. Se in Ucraina la corrente elettrica, in tante città, è saltata a causa dei bombardamenti russi, negli Stati Uniti ci sta pensando il clima. Le cronache di queste ore raccontano che la tempesta di freddo, dal Texas al Quebec, sta mettendo in grande difficoltà 250 milioni di persone. Attenzione, se per gli americani una cosa del genere è, per molti, una novità, per il Canada sembra qualcosa di simile al 2021, quando al freddo polare da – 50 gradi invernare ha fatto seguito un’Estate caldissima con temperature di quasi 50 gradi centigradi e la distruzione del 50% dei raccolti, grano in testa. Anche per alcune aree degli Stati Uniti il clima del 2021 ha creato problemi, ma mai come quello che sta succedendo in questi giorni, con il freddo che investe anche Alabama, Florida e Georgia. A Nashville, nel Tennessee, la temperatura pare sia scesa sotto lo zero, cosa che non succedeva da quasi 30 anni, con la differenza che il freddo, poco meno dio 30 anni fa, era durato qualche giorno, mentre oggi sembra un tempo eterno. Nello Stato dell’Ohio al freddo si è unita la nebbia provocando catene di incidenti lungo le strade. Grande freddo anche a Washington e a New York. Chissà se, tra una guerra e l’altra, tra un’elezione ‘postale’ e l’altra, tra un’elezione in Brasile ‘aggiustata’ e il siluramento del Governo nel Perù gli attuali governanti degli Stati Uniti troveranno il tempo di riflettere sui cambiamenti climatici, magari partendo da alcuni film prodotti in questo Paese negli ultimi venti anni o giù di lì, dove questi scenari da fine del mondo sono stati raccontati con dovizia di particolari da The Day After Tomorrow e Segnali dal futuro.

 

In Sicilia i saldi di fine stagione di quello che resta dell’Autonomia oscurano i cambiamenti climatici

Se negli Stati Uniti cercano un po’ di calore, in Sicilia maglioni di lana e cappotti sono rimasti negli armadi. Volendo, per portare la Sicilia verso l’abisso non c’è nemmeno bisogno di ricorrere al clima: basta la politica siciliana che, a partire dal 2006, ha massacrato prima la sanità pubblica e poi direttamente il Bilancio della Regione siciliana, eliminando l’Autonomia finanziaria prevista da uno Statuto sul quale i politici di vari ‘colori’ hanno pisciato a turno, senza fretta. Oggi siamo nella fase in cui è in corso la misurazione del tasso di rincretinimento generale: infatti, mentre le ‘casse’ della Regione sono state ‘alleggerite’ di dieci, dodici forse più di dodici miliardi di euro, va in scena il fumo negli occhi per far dimenticare agli stessi siciliani di essere con il culo a terra, tra ospedali pubblici ridotti al delirio, super bollette di luce e gas alle stelle, aumento dei prezzi dei generi alimentari, costo dei biglietti aerei ‘salatissimi’, servizi sociali in molti casi inesistenti, città piccole e grandi sempre più al buio per far ‘risparmiare’ i Comuni senza soldi, negozi artigianali che vanno chiudendo per fare posto alle multinazionali dei vestiti e del food. E’ necessario che i siciliani non riflettano su quanto sta accadendo. Così è tornata la grande menata storica, ovvero il Ponte tra le ‘ndrine e le cosche, pardon, il Ponte sullo Stretto di Messina (non ci crederete, ma ci sono ancora siciliani e calabresi che ci credono!) e, per Palermo, oltre alle mirabolanti nuove linee di Tram, la Pedomontana o Tangenziale (il secondo nome è più indicato per i richiami ‘trigonometrici’ agli appalti siciliani ammucca ammucca…) per finire di sminchiare la città, eliminando il verde che nemmeno le ‘cementificazioni’ degli ultimi venti anni sono riuscite a massacrare. Basteranno questi sogni appaltizi per finire di addormentare “il sale della terra”? La politica ci spera, perché, nel frattempo, nel nome del “Ce lo chiede l’Europa” (Ue che, intanto, pronto accomodo, sta affondando in Ucraina), bisogna regalare ai privati gli aeroporti di Palermo e di Catania: non si sa ancora se cederli a privati siciliani o italiani che poi li rivenderanno a tedeschi, francesi e olandesi e se cederli direttamente a tedeschi, francesi e olandesi: per ora il dilemma dalla ‘alta’ politica è questo…

 

Che succederà in Sicilia tra sei mesi? Ma futtitinni!

Detto ciò, mentre la politica proverà a finire di ‘rosicarsi’ il poco che resta della Sicilia, anche dalle nostre parti incombono i cambiamenti climatici. Il 2021 si aprì con un Inverno mite, 16-20 gradi a Febbraio e temperature estive tra le più alte d’Europa (Il record europeo di temperature più calde nel 2021 è della Sicilia). Oggi i 16-20 gradi li stiamo raggiungendo a Dicembre, con due mesi di anticipo rispetto al 2021. Cosa succederà tra sei mesi? Ma questi sono discorsi da formiche. In Sicilia per ora governano le cicale… Ma adesso basta, godiamoci Natale e Santo Stefano.

Foto tratta da Il Messaggero  

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