Russia e Iran stanno dando vita a una nuova rotta commerciale per aggirare le sanzioni dell’Occidente

21 dicembre 2022
  • La nuova rotta sarà inaccessibile agli indesiderati 

Le vie alternative all’area del dollaro americano cominciano a prendere forma  

Russia e Iran stanno costruendo una rotta commerciale per aggirare le sanzioni dell’Occidente. E’ noto che gli occidentali, che si considerano gli ‘arbitri’ del Pianeta Terra, hanno appioppato sanzioni sia alla Russia, sia all’Iran. Da qui la decisione dei due Paesi di dare vita a una nuova rotta commerciale transcontinentale di 3 mila chilometri dal confine orientale dell’Europa all’Oceano Indiano. La nuova rotta commerciale sarà inaccessibile a qualsiasi interferenza di Paesi non desiderati. In prospettiva questa rotta commerciale dovrebbe operare prescindendo dal dollaro statunitense. E’ noto che la Russia fa parte del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), che lavora per una nuova valuta alternativa al dollaro statunitense. Al BRICS, piano piano, si stanno avvicinando tanti altri Paesi e l’Iran è tra questi. Ricordiamo che la rivoluzione iraniana del 1979 ha cacciato gli occidentali. Da allora il Paese, piaccia o no, è governato da una teocrazia che rifiuta i valori occidentali. Ci sono sempre stati – come in tanti altri Paesi del mondo – problemi relativi ai diritti umani. Solo che l’Iran non ha mai nascosto la propria storia e la propria cultura. Né è un Paese che corrompe l’Occidente con i sacchi di denaro contante. Se oggi i media occidentali hanno ‘scoperto’ il problema dei diritti umani in Iran, ebbene, è perché l’Occidente fomenta rivolte contro il Governo iraniano nell’illusione di spodestarlo e occidentalizzare l’Iran. E’ per questo che c’è tutta questa attenzione per i diritti umani in Iran. Sta riuscendo la manovra? No.

 

In Iran l’Occidente sta solo fomentando le rivolte, strumentalizzando i diritti umani, nell’illusione di spodestare il Governo teocratico di questo Paese

Precisiamo che noi non siamo favorevoli alle teocrazie. Però non siamo nemmeno favorevoli alla democrazia ‘esportata con le bombe’. Così come non siamo favorevoli alle finte democrazie dove le elezioni presidenziali vengono ‘taroccate’ con la truffa dei voti ‘postali’, con la Magistratura che regge il gioco ai prepotenti, com’ avvenuto due anni fa con le elezioni presidenziali americane e come è avvenuto circa un mese fa in Brasile con la vittoria strana, molto strada di Lula su Bolsonaro. La verità è che gli Stati Uniti d’America, nello scontro epocale con la Cina, stanno provando a incasinare tutto il mondo nel tentativo di impedire l’affermazione di una moneta alternativa all’area del dollaro. E’ questo il vero motivo per il quale l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina contro la Russia. E’ questo il motivo della scoperta dei ‘diritti umani’ in Iran e anche in Afghanistan. In realtà, all’Occidente, che non ha mai rispettato i diritti di nessuno, né umani, né economici, né sociali, non gliene frega proprio nulla dei diritti umani in Iran, in Afghanistan e in altri Paesi. Sta solo provando a rimescolare le carte dello scacchiere geopolitico internazionale per mantenere in piedi una moneta speculativa – il dollaro – destinata,  piaccia o no, ad essere ridimensionata. La storia che l’Occidente va difeso perché è democratico, mentre Cina, Russia e gli altri Paesi che oggi rifiutano il dominio il dollaro statunitense sono antidemocratici è una grandissima minchiata. Non perché non è vero che in Cina e in Russia e in altri Paesi ci sia un deficit di democrazia, ma perché la democrazia nei Paesi occidentali – soprattutto negli ultimi due anni – è ormai compromessa, dove più, dove meno. Chi calpesta la democrazia non può rinfacciare agli altri l’assenza di democrazia. La gestione della pandemia nell’Occidente per fare guadagnare soldi a palate alle multinazionali farmaceutiche ne è drammatica testimonianza, con lo stravolgimento della Microbiologia trasformata in ‘teologia sanitaria’ sul modello di quei regimi che, a parole, l’Occidente dice di voler combattere.

Foto Wikipedia 

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