- L’unica organizzazione sindacale che pone con grinta e determinazione questo problema è la FABI. Ad essere più penalizzate, tanto per cambiare, sono le Regioni del Sud
- Ci vorrebbero obbligare a pagare tutto con il POS per favorire le banche, lasciando contemporaneamente oltre 4 milioni di cittadini senza sportelli bancari!
- L’analisi della FABI sull’assenza di sportelli bancari Regione per Regione
- Il question time alla Camera dei deputati con l’efficace intervento del parlamentare eletto in Sicilia, Saverio Romano
L’unica organizzazione sindacale che pone con grinta e determinazione questo problema è la FABI. Ad essere più penalizzate, tanto per cambiare, sono le Regioni del Sud
Ci dicono che dobbiamo pagare con il POS e non con la moneta contante. Ma cosa succede se ci sono problemi con carta di credito e bancomat e non c’è una banca dove recarsi per risolvere il problema? Non è una domanda a caso. Da tempo la FABI, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, il sindacato dei lavoratori di banca più rappresentativo presente nel nostro Paese, pone il problema dei Comuni italiani lasciati senza sportelli bancari. Leggiamo un articolo pubblicato dall’ANSA che riprende uno studio della FABI: “Oltre 4 milioni di italiani non hanno a disposizione una banca nel proprio Comune di residenza una. E’ quanto emerge da una ricerca della Federazione Autonoma Bancari Italiani (FABI) che ha incrociato i dati statistici della Banca d’Italia e dell’Istat aggiornati a fine 2021. Il totale degli italiani che non dispongono di una filiale fisica di un istituto di credito sono residenti complessivamente in 3.062 Comuni. Su un totale di 58,9 milioni di cittadini, sono dunque 4.131.416 quelli che vivono in territori in cui le banche sono assenti, pari al 7% della popolazione totale. La percentuale presenta vistose differenze su base geografica: se al Nord la desertificazione bancaria interessa il 6% della popolazione, al Centro il fenomeno risulta più circoscritto (3,2%), mentre al Sud e nelle isole, dove la questione è decisamente più marcata, i cittadini ‘senza banca’ rappresentano il 10,7% dei residenti. In meno di 10 anni, emerge dall’analisi, le banche italiane hanno chiuso 11.231 sportelli. Nonostante la recente accelerazione dell’evoluzione digitale da parte del sistema bancario, l’Italia è ancora il fanalino di coda tra i Paesi occidentali di tutta l’area euro, con appena il 45% della popolazione complessiva che preferisce l’e banking”. L’ANSA riporta anche una dichiarazione del segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni: “La riduzione delle filiali sta creando e creerà non pochi danni al Paese e alla clientela. Il nostro rappresenta quindi un evidente grido di allarme perché il settore rappresenta un servizio pubblico essenziale”.
Ci vorrebbero obbligare a pagare tutto con il POS per favorire le banche, lasciando contemporaneamente oltre 4 milioni di cittadini senza sportelli bancari!
L’Italia si conferma un Paese squinternato. La politica costringe tutti i cittadini ad avere un conto corrente. Anche i pensionati debbono ottemperare a tale obbligo. Ci invitano a pagare con il sistema elettronico, propinandoci la balla che così si combatte l’evasione fiscale. Non è così, perché le banconote e le monete rappresentano, sul totale della liquidità in circolazione, appena il 7 per cento contro il 93 per cento di moneta elettronica creata dalle banche. Non c’è bisogno di essere economisti per sapere che la grande evasione fiscale riguarda il 93% della moneta elettronica, non certo il 7% del totale delle liquidità in circolazione! Però, grazie ad una grande campagna di disinformazione tantissimi italiani sono convinti che l’evasione fiscale, che in Italia è patologica, sia legata alla moneta contante. Con questa strategia colpiscono il piccolo commercio che, in prospettiva, dovrà essere sostituito dalle multinazionali del vestiario, del food e via continuando. In tutto questo costringono i cittadini a vivere senza quello che, correttamente, il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, definisce un “servizio essenziale.
L’analisi della FABI Regione per Regione
L’analisi della FABI, Regione per Regione, è impietosa. In Val d’Aosta, Regione con poco meno di 126 mila abitanti, il numero di cittadini lasciati senza sportelli bancari ammonta a 41.171, pari al 33,4% della popolazione; in Piemonte, che conta 4 milioni e 356 mila abitanti circa, il numero di cittadini lasciati senza sportelli bancari sfiorano i 588 mila, pari al 13,8% della popolazione; in Liguria, Regione con un milione e 550 mila abitanti circa, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 120 mila pari al 7,8%; in Lombardia, Regione con oltre 10 milioni di abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari ammontano a quasi 576 mila pari al 5,8% della popolazione; in Trentino Alto Adige, che conta circa un milione di abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 31 mila, pari al 2,9% della popolazione; in Veneto, quasi 5 milioni di abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono poco più di 164 mila, pari al 3,4% della popolazione; in Friuli Venezia Giulia, poco più di un milione e 200 mila abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 61 mila, pari al 5,1% della popolazione; in Emilia Romagna, 4 milioni e mezzo di abitanti circa, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono 53 mila 586, pari all’1,2% della popolazione; nelle Marche, poco più di un milione e mezzo di abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 40 mia pari al 2,6% della popolazione; in Toscana, poco più di 3 milioni e 700 mila abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono 54 mila e 700 pari all’1,5% della popolazione; in Umbria, 882 mila abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono 35 mila e 500 pari al 2,6& della popolazione; nel Lazio, poco più di 5 milioni e 800 mila abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono circa 246 mila pari al 4,3% della popolazione; in Abruzzo, un milione e 300 mila abitanti circa, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono poco di più di 160 mila e 700 pari al 4,1% della popolazione; in Campania, 5 milioni e 800 mila abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono poco meno di 700 mila pari al 12,5% della popolazione; nel Molise, poco più di 300 mila abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono oltre 108 mila, il 27,3% della popolazione; in Sardegna, un milione e 600 mila abitanti circa, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 97 mila pari al 6,1% della popolazione; in Basilicata, quasi 563 mila abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono oltre 64 mila e 400 pari all’11,9% della popolazione; in Puglia, 4 milioni di abitanti circa, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 140 mila pari al 12,6% della popolazione; in Calabria, su quasi 2 milioni di abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 532 mila pari al 3,6% della popolazione; in Sicilia, circa 5 milioni di abitanti, i cittadini lasciati senza sportelli bancari sono quasi 321 mila pari al 6,7% della popolazione.
Il question time alla Camera dei deputati con l’efficace intervento del parlamentare eletto in Sicilia, Saverio Romano
La FABI è l’unica organizzazione sindacale che sta affrontando questo problema sociale. Lo fa con grinta e determinazione, in un Paese dove la politica, fino ad oggi, non ha certo contrastato lo strapotere delle banche. Solo l’attuale Governo di Giorgia Meloni sta cominciando a mettere qualche ‘paletto’. Ma già l’Unione europea è intervenuta per cercare di ripristinare la lotta al contante: raccomandazioni farsesche, quelle della Ue, alla luce dell’inchiesta della Magistratura belga che coinvolgerebbe circa 60 deputati europei, dove il denaro contante che viene contestato ai cittadini viene portato via con i sacchi… E non sappiamo ancora né se nello scandalo che parte da Qatar e Marocco c’è dell’altro (in termini economici), né che cosa ci riserverà la doppia inchiesta sulla gestione della pandemia da parte della Commissione europea (Magistratura penale e Corte dei Conti). Un’Unione europea che fa la morale all’Italia sul contante fa solo ridere! Per non parlare di quello che potrebbe succedere con l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE (Banca Centrale Europea). Agli atti della polemica sugli oltre 3 mila Comuni italiani lasciati senza sportelli bancari c’è anche un question time alla Camera dei deputati. E bisogna riconoscere che il parlamentare nazionale eletto in Sicilia, Saverio Romano, sulla vicenda, è stato molto efficace.
Foto tratta da Bankimpresanews.com
Comuni siciliani senza sportelli bancari: Raffa (FABI) scrive ai candidati alla presidenza della Regione siciliana
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