- Fatti quattro conti, l’investimento in questo piccolo Comune piemontese è pari a poco più 250 mila euro per abitante
- Lo abbiamo scritto in tempi non sospetti e lo ribadiamo: il Governo romano, nella ripartizione dei fondi Pnrr, sta penalizzando Sud e Sicilia
- L’informazione del servizio pubblico che fa?
Fatti quattro conti, l’investimento in questo piccolo Comune piemontese è pari a poco più 250 mila euro per abitante
Nella pagina Facebook Partito Separatista delle Due Sicilie leggiamo un post che, per noi, è la conferma di quanto scriviamo da quando il Pnrr ha fatto la sua comparsa in Italia: “Stamattina abbiamo assistito all’ennesimo scempio italico. In studio è andato in onda un servizio in cui si annunciava che ad Elva, sperduto borgo del Nord con appena 88 abitanti, situato sulle montagne, stanno per arrivare ben 20 milioni di euro dal Pnrr, cioè qualcosa come 250.000 euro per ogni abitante… Quindi abbiamo un Italia (Sud) che, pur avendo carenze strutturali e gravi dissesti che richiederebbero un massiccio intervento, resterà a secco mentre paesini nordici annunciano gioiosamente di ricevere milioni e milioni di euro da progetti imbarazzanti e paradossali nel tripudio trionfale dei giornalisti asserviti al mito nordico. Ci chiamano fratelli d’Italia ma nel concreto eravamo, siamo e saremo figli unici di una finta patria”. Su Wikipedia leggiamo che il Comune di Elva si trova in Piemonte a mille e 100 metri sul livello del mare e ha 83 abitanti. Quindi l’investimento per abitante è leggermente maggiore di 250 mila euro. Per carità, noi siamo felici per il Comune montano di Elva. Ma siamo così sicuri che nel Sud e in Sicilia non ci siano Comuni montani che meritano un finanziamento di 20 milioni di euro?
Lo abbiamo scritto in tempi non sospetti e lo ribadiamo: il Governo romano, nella ripartizione dei fondi Pnrr, sta penalizzando Sud e Sicilia
Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo: complice anche un’informazione parziale, i Governi italiani stanno snaturando il significato economico del Pnrr. Ci riferiamo al secondo Governo di Giuseppe Conte, al Governo di Mario Draghi e all’attuale Governo di Giorgia Meloni. Ricapitoliamo. L’Unione europea non ha assegnato all’Italia, con il Recovery fund, 193 miliardi di euro (la metà a prestito, l’altra metà a fondo perduto) per un capriccio. Lo stanziamento così alto è il frutto del fatto che l’Italia, quando ha presentato la documentazione agli uffici dell’Unione europea, ha segnalato che nel nostro Paese il Mezzogiorno presenta redditi più bassi della media europea e italiana e un deficit infrastrutturale notevole rispetto al Nord. La Ue ha deciso di erogare 193 miliardi di euro anche per ridurre il divario economico e infrastrutturale tra Nord e Sud Italia e per far crescere il reddito pro capite degli abitanti del Mezzogiorno. Al Sud e alla Sicilia sarebbe dovuto andare il 67% circa dei fondi del Pnrr; mentre al Nord il restante33%. Invece già il Governo Conte aveva deciso che il 60% dei fondi del Pnrr sarebbe andato al Nord e il 40% al Sud. Ripartizione confermata dal Governo Draghi e dall’attuale Governo Meloni. In realtà a Sud e Sicilia non andranno il 40% dei fondi Pnrr; questo perché una parte di tali fondi sono stati messi a bando. Una mossa studiata a tavolino, perché a Roma sanno benissimo che le amministrazioni pubbliche del Sud, infarcite di precari dagli anni ’90 ad oggi, non hanno le professionalità per partecipare ai bandi. E infatti una parte dei fondi destinati a Sud e Sicilia sono stati persi da Sud e Sicilia e sono stati assegnati al Nord Italia. Ribadiamo una manovra studiata a tavolino per fare in modo che al Sud e in Sicilia arrivi, se tutto andrà bene, il 20% dei fondi del Pnrr, ovvero poco meno di 40 miliari di euro.
L’informazione del servizio pubblico che fa?
Se ci fosse un vero servizio pubblico di informazione almeno una volta ogni tre mesi sarebbe corretto informare gli italiani su come sta andando la ripartizione dei fondi del Pnrr nelle 20 Regioni del Paese. Invece tale informazione non c’è. Al massimo, sotto la linea gotica, leggiamo che a questo o quel Comune del Sud e della Sicilia sono stati assegnati 100 milioni, 200 milioni, 300 milioni. Tra l’altro, sono stanziamenti teorici, perché non è nemmeno detto che tali fondi arriveranno. Se in questo momento venisse effettuato un report sui fondi Pnrr assegnati, ebbene, si scoprirebbe che al Nord stanno andando tanti soldi, mentre al Sud e in Sicilia le briciole, peraltro celebrate come “grandi finanziamenti”. La notizia del borgo del Nord con 88 abitanti è finita sui giornali sia perché, oggettivamente, è eclatante, sia perché deve essere sfuggita. Non c’è da stupirsi. Noi, per esempio, siamo convinti che a Sud e Sicilia non arriverà nemmeno il 20% di fondi Pnrr…
Foto Wikipedia
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