I leader dei Paesi dell’Unione Economica Euroasiatica (EAEU) si sono incontrati in Kirghizistan. Della EAEU fanno parte Russia, Bielorussia, Armenia, Kirghizistan e Kazakistan. All’incontro erano presenti il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro dell’Armenia, Nikol Pashinyan, il presidente della Repubblica di Bielorussia, Alexander Lukashenko, il presidente del Kazakistan, Kassym-Zhomart Tokayev, il presidente del Kirghizistan, Sadyr Japarov, il presidente del consiglio di amministrazione della Commissione economica eurasiatica, Mikhail Myasnikovich. Tra gli argomenti affrontati nel corso del vertice, una possibile armonizzazione dei sistemi fiscali con riferimento alla riscossione delle imposte indirette nella fornitura di servizi in forma elettronica e anche la formazione di un mercato comune del gas. Questo ci dà la misura della differenza che passa tra questi Paesi – che perseguono obiettivi comuni nella gestione del gas, oggi indispensabile per le attività industriali e, in generale, per produrre energia – e l’Unione europea dove alcuni Paesi, proprio sul gas, speculano ai danni di altri Paesi senza che questa volgare e truffaldina speculazione si riesca a bloccare. Ricordiamo che la speculazione sul gas, nell’Unione europea – con l’aumento del prezzo dello stesso gas – è iniziata a fine Aprile del 2021 e, da allora, non si è più fermata. La guerra in Ucraina, esplosa circa dieci mesi dopo, ha complicato le cose; e tutt’oggi il prezzo del gas nell’Unione europea è cinque-sei volte maggiore rispetto al Marzo del 2021.
I rappresentanti dei Paesi dell’Unione Economica Euroasiatica hanno discusso pure della creazione di un nuovo rapporto con gli Emirati Arabi Uniti, altro argomento importante, soprattutto dopo l’embargo posto dall’Unione europea al petrolio russo. Putin ha detto che i Paesi dell’EAEU hanno lavorato bene, in sinergia, per fronteggiare un momento storico molto difficile con risultati economici accettabili. Mentre nell’Unione europea, avrebbe osservato il leader russo, l’inflazione ha raggiunto livelli elevati, con una percentuale che ricorda gli anni ’80 del secolo passato. Le previsioni del crollo economico della Russia non si sono avverate, mentre in grande difficoltà è l’Occidente, con gli Stati Uniti alle prese con un’inflazione che non è calata di molto dopo i ripetuti innalzamenti dei tassi di interesse che, vuoi o non vuoi, deprimono l’economia, al di là delle fesserie che raccontano giornali e televisioni occidentali. Non va meglio in Europa che fa i conti non soltanto con un’inflazione calcolata al ribasso per non seminare il panico e con problemi legati alla mancanza di gas. Putin ha raccolto l’appello del presidente della Bielorussia, Lukashenko, che auspica la creazione di una valuta nazionale tra i Paesi EAEU. Si tratterebbe del completamento di un percorso già iniziato dal momento che sul piano finanziario è già operativa una collaborazione tra questi Paesi. Il leader russo, da parte sua, ha evidenziato la necessità di una maggiore cooperazione di questi Paesi anche nelle attività agricole e industriali. Il prossimo incontro è previsto per il Maggio del prossimo anno.
Foto tratta da Il Giornale