Il 6 Dicembre del 1974 si spegnava il registra Pietro Germi. Genovese, classe 1914, Germi era molto legato alla Sicilia dove ha girato film di grande successo: Divorzio all’italiana e Sedotta e abbandonata. Il regista genovese amava molto la nostra Isola. Ha studiato la nostra terra, ci ha vissuto. E ci ha lasciato film memorabili. Il suo approccio non è mai stato denigratorio. Al contrario, era molto incuriosito del modo di fare dei siciliani. Considerava la Sicilia parte essenziale dell’Italia: “Io credo che in Sicilia siano un pochino esasperati quelli che sono i caratteri degli italiani in generale. Io oserei dire che la Sicilia è Italia due volte, insomma, e tutti gli italiani sono siciliani e i siciliani lo sono di più, semplicemente. La Sicilia, non so, mi attrae per molte ragioni, forse perché è una terra veramente tragica e anche comica, ma soprattutto tragica…”.
Noi oggi ricordiamo Pietro Germi anche con le parole del poeta siciliano Vincenzo Licata: “Stavo sorseggiando un caffè in un bar di corso Vittorio Emanuele. Quasi istintivamente mi accorsi che un uomo puntava con interesse il mio profilo. Era il regista Pietro Germi. Poco dopo si avvicina e mi chiede: scusi, lei è di Sciacca? Rispondo di sì. E lui: può venirmi a trovare oggi al ‘Miramare’? Naturalmente ci vado. Appena mi siedo al suo tavolo Germi mi fulmina con una domanda: perché – mi chiede – i pesci grossi mangiano i pesci piccoli? La prego mi serve una risposta convincente. Non ho ancora risolto il mio problema religioso. Gli rispondo che i pesci grossi non avrebbero bisogno di mangiare i pesci piccoli perché nel mare c’è già il plancton. E aggiungo che sono i pesci piccoli che vanno dietro ai pesci grossi. Proprio come avviene tra gli uomini. Poi, così come avviene tra gli uomini, i pesci piccoli cominciano a rosicchiare i pesci grossi. Pietro Germi mi osserva sorridendo. Mi batte una mano sulla spalla e mi dice: lei sarà Pasquale Profumo di Sedotta e abbandonata”.
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