Pensavamo che con il Governo di Giorgia Meloni si sarebbe chiusa la stagione dell’oscurantismo scientifico imposto a mezzo mondo dalle multinazionali farmaceutiche per vendere una male affastellata terapia genica contrabbandata come vaccino anti-Covid. Ci siamo sbagliati. Da ieri i mezzi d’informazione italici ‘strillano’ che chi non si è piegato al ricatto del ‘presunto’ vaccino anti-Covid che non vaccina dovrà pagare la famigerata multa di 100 euro introdotta dai banchieri-statisti-scienziati del Governo di Mario Draghi, quello delle privatizzazioni dei primi anni ’90. Guarda caso, la multa a chi ha rifiutato l’elisir di lunga vita pandemico è stata riesumata nelle stesse ore in cui la Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi sull’obbligatorietà del vaccino anti-Covid. A parte l’assurdità di rendere obbligatorio un vaccino che non vaccina non possiamo non segnalare lo scivolone del Governo Meloni che si è prestato a un’operazione politica che si commenta da sé.
Diciamolo con chiarezza: se la Corte Costituzionale dovesse dare ragione a chi contesta la follia dell’obbligatorietà del ‘presunto’ vaccino anti-Covid che non vaccina, perché non dà alcuna immunità contro il Coronavirus SAR-COV-2, crollerebbe il castello di menzogne che le multinazionali farmaceutiche hanno creato attorno a quello che è stato l’affare del secolo. Mai, nella storia umana, è stata messa in piedi un’operazione economica e finanziaria così colossale fondata sul nulla scientifico diventato legge. Le cose che abbiamo visto a partire dai primi mesi del 2020 sono state incredibili, soprattutto in Italia. Come dimenticare la partita di calcio Atalanta-Valencia, “Milano non si ferma” e “Bergamo non si ferma”? Il virus era in piena diffusione e non si faceva nulla per frenare i contagi. Poi le diagnosi sbagliate e, quindi, le cure sbagliate. E i morti. Quindi la “tachipirina e la vigile attesa”. E, ancora, le chiusure e le limitazioni delle libertà personali adottate con i DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio del Ministri), cioè con provvedimenti amministrativi dichiarati illegittimi e incostituzionali da un Tribunale della Repubblica. A ruota le persecuzioni dei medici che curavano i malati di Covid senza seguire le direttive del Governo. E che dire dello strano suicidio del dottor Giuseppe De Donno, protagonista della terapia con il plasma iperimmune che, come spiegava lo stesso medico, “costa poco, funziona benissimo, non fa miliardari e io sono un medico di campagna, non un azionista di big pharma”?
Ecco i mirabolanti vaccini anti-Covid che non vaccinano, perché – ribadiamo – non danno alcuna immunità contro il Covid ma solo una ‘resistenza’ alla malattia per non finire in ospedale, ‘resistenza’ alla malattia che all’inizio durava un anno, poi nove mesi e poi 6 mesi e poi non si è capito più nulla. E che dire del vaccino Astrazeneca, prima appioppato a milioni di persone e poi precipitosamente ritirato? E del vaccino Johnson & Johnson, pure precipitosamente ritirato, ne vogliamo parlare? Pensate un po’: un ‘vaccino’ contro un Coronavirus a Rna, per definizione un virus ad alta deriva antigenica. Da quando in qua ci si vaccina contro un Coronavirus ad Rna? La Microbiologia, quella che si studia nei libri, non quella televisiva, che fine ha fatto? Ci ‘spiegavano’ che è un vaccino a MRna, con l’Rna ‘messaggero’ che ci dà questo, ci dà quello e altro ancora: quasi un ‘miracolo’ della scienza. Però, anche dopo aver fatto questo ‘vaccino’ bisognava indossare le mascherine. Ma se mi vaccino non dovrei diventare immune? Sì, no, ma, però, acciocché e, come si usa dire in Sicilia, “minicu minicu tabarè…“. Ecco gli hub vaccinali, tutti a correre, il vaccino di qua, il vaccino di là e a mettere la propria foto su Facebook: gli eroi della siringa…
Esattamente un anno fa abbiamo scritto un articolo paragonando la storia di questo ‘presunto’ vaccino anti-Covid alla storia dell’abate Vella nel romanzo di Leonardo Sciascia Il Consiglio d’Egitto. Con la differenza che l’arabica impostura dell’abate Vella viene ‘sgamata’ e l’abate Vella clamorosamente sputtanato, mentre la storia del vaccino anti-Covid che non vaccina è sempre lì, a imperitura testimonianza che nel tempo dell’inganno delle multinazionali ciò che è vero e ciò che non è vero lo decidono le stesse multinazionali… Ovviamente, non abbiamo dimenticato il Green pass, provvedimento privo di valenza scientifica, visto che un vaccinato con il vaccino che non vaccina può infettarsi e infettare. Ma a che serve la logica scientifica se in televisione i politici dicevano: “Bisogna avere fiducia nella scienza”, frase infelice, che può essere pronunciata solo da chi non sa cosa sia la scienza che, in quanto tale, non ha bisogno di fiducia e di fede… Questo ed altro abbiamo visto e ascoltato. Ora è arrivato il Governo Meloni, che è passato, nel giro di qualche settimana, dalla volontà di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia alle multe ai non vaccinati nelle stesse ore in cui si attende il giudizio della Consulta…
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