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Ha senso creare una nuova variante del virus SARS-COV-2 letale come hanno fatto in America?/ MATTINALE 860

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  • Gli scienziati protagonisti di questa ricerca ‘intelligente’ spiegano che serve per anticipare pandemie future… Della serie, gli asini che volano?
  • La rivelazione è importante, perché dimostra che i virus letali creati in laboratorio non sono favole ma dura realtà
  • Montagner è stato il primo a rivelare la verità
  • Il vaccino contro un Coronavirus ad Rna…

Gli scienziati americani protagonisti di questa ricerca ‘intelligente’ spiegano che serve per anticipare pandemie future… Della serie, gli asini che volano?

Ha senso creare nuovi virus in laboratorio per provare che possono ammazzare gli animali e l’uomo? La domanda sorge spontanea leggendo l’articolo pubblicato da Daily Mail, che ha raccontato come un gruppo di scienziati della Boston University hanno sperimentato in laboratorio un nuovo ceppo di virus SARS-COV-2, responsabile, è noto, della pandemia di Covid. In pratica, questi ricercatori hanno creato un virus SARS-COV-2 ibrido che mette insieme il ceppo originale del virus di Wuhan, in Cina, con il virus SARS-COv-2 mutato chiamato Omicron. Ebbene, questo virus creato in laboratorio inoculato nei topi ha provocato la morte dell’80% di questi topi. Servono questo genere di esperimenti? Il giornale inglese ha scoperto questa sperimentazione e l’ha resa pubblica. Resta una domanda: in quanti altri laboratori del mondo si creano nuovi virus letali? E perché? Chi patrocina questi studi spiega che sono importanti perché si punta ad anticipare pandemie future. Tesi un po’ debole, perché un conto è che un virus si selezioni naturalmente, mentre altra e ben diversa cosa è creare in laboratorio virus letali. Con il dubbio di arrivare a selezionare virus non letali ma pericolosi per poi diffonderli e vendere vaccini. Complottismo? Chissà.

 

La rivelazione è importante, perché dimostra che i virus letali creati in laboratorio non sono favole ma dura realtà

In ogni caso, la rivelazione del giornale Daily Mail è importante, perché smentisce le tante persone che, ancora oggi, non credono a un fatto ormai assodato, ovvero che il virus responsabile della pandemia sia stato creato in laboratorio. Uno dei primi a parlarne è stato il compianto professor Luc Montagner nei primi mesi del 2020. Immediatamente la macchina del fango – che già lavorava al grande affare del vaccino anti-Covid – lo definì “rimbambito”. Ma Luc Montagner, benché avanti con gli anni, era pur sempre uno dei più grandi microbiologi del mondo e premio Nobel per la Medicina. Noi, nell’Aprile del 2020, abbiamo ripreso le spiegazioni del professor Montagner. Ecco una parte del nostro articolo di allora:

 

Montagner è stato il primo a rivelare la verità

“L’ipotesi è che questo virus esca dal laboratorio di Wuhan. È un laboratorio di alta sicurezza ma malgrado tutto il virus è scappato dal controllo dei promotori. La storia del mercato del pesce è una bella leggenda, se vuole, ma non è possibile. (…) Hanno lavorato su un modello, il virus dei pipistrelli, ed è questo virus che hanno modificato”. La tesi Montagnier fa paura, perché, nel mondo, a manovrare nei laboratori virus, batteri e microrganismi vari non c’è solo la Cina. Sono tanti, oggi, i Paesi che lavorano su questi microrganismi, sia per trovare rimedi a malattie ancora oggi diffuse, sia per produrre le cosiddette “armi biologiche”… “Il fatto di vietare ora pubblicazioni sull’origine del coronavirus senza il visto delle autorità governative cinesi è un’aberrazione e soprattutto dà l’idea che la scienza non dipenda dalla verità delle cose ma dalla volontà delle persone. Questo è molto, molto negativo per la reputazione della scienza”. Lo scienziato francese chiamava in causa anche gli USA: “Va detto che c’è stato un aiuto statunitense finanziario importante, ma forse anche scientifico, a quelle équipes cinesi. Dunque questa faccenda non ha solo un’origine cinese. Il mio obiettivo non è fare un’indagine di polizia, né di accusare gente. Penso che si sia trattato di un errore. Errare humanum est. Un altro esempio recente: l’Iran ha ucciso molte persone in quell’aereo, per sbaglio. E lo hanno riconosciuto. Spero che la Cina sia abbastanza grande per riconoscere un errore”.

 

Il vaccino contro un Coronavirus ad Rna…

Montagner ha illustrato in un’intervista come è stato creato in laboratorio il virus responsabile della pandemia (qui la video intervista). E ‘ si attirato addosso le critiche di buona parte del mondo scientifico che negava risolutamente l’origine di laboratorio del virus SARS-COV-2. Ma la scienza, si sa, con buona pace di politici che dovrebbero evitare di affrontare argomenti che non padroneggiano, non è una questione di fiducia o, peggio, di fede. La scienza o è o non è. Così un anno dopo i commenti ironici sulle tesi di Montagner il virologo americano, Anthony Fauci, davanti all’evidenza dei fatti, ha ammesso che sì, il virus responsabile della pandemia è stato creato in laboratorio. Con molta probabilità, Fauci, dopo le rivelazioni ella scienziata di Hong Kong, Li-Meng Yan, è stato quasi costretto ad arrendersi, per l’appunto, all’evidenza dei fatti. la cosa un po’ comica è che, ancora oggi, tantissime persone sono convinte che il virus SARS-COV-2 non sia sfuggito a un laboratorio, come il laboratorio – per tornare all’inizio di questo articolo – che ha creato un nuovo virus mettendo insieme il ceppo originario sfuggito dai laboratori di Wuhan con la variante Omicron. Non sarebbe una novità scoprire che coloro i quali ancora oggi non credono alla fuga del virus da un laboratorio sono gli stessi che diligentemente si fanno inoculare il vaccino contro un Coronavirus ad Rna…

Foto tratta da Il Bo Live – Unipod

 

 

 

 

 

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