- Lo scrive le suo report l’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi
- La produzione di grano canadese è aumentata del 56% rispetto allo scorso anno
- “L’Italia si sta già dimostrando un forte cliente del grano duro canadese e si prevede che tale situazione continuerà per tutto l’anno”
Lo scrive le suo report l’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi
Grande produzione di grano canadese per quest’anno e aumento delle esportazioni verso la Cina e anche verso l’Italia. Lo scrive ancora una volta l’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi, che ci dà anche un dato raccolto da Stats Canada, l’agenzia governativa federale di questo Paese che effettua studi statistici, anche a livello delle singole province canadesi. Ebbene, l’agenzia federale comunica che “il Canada ha esportato 1,6 milioni di tonnellate di grano non duro a Settembre”. Dovrebbe essere grano tenero, che viene utilizzato per la produzione di pane e dolci (il riferimento è, soprattutto, alla varietà di grano tenero Manitoba). “Il principale cliente – leggiamo nel report di Puglisi – è stata la Cina” che nei mesi di Agosto e Settembre ha acquistato 535 mila tonnellate di grano canadese. “Si tratta di un aumento del 139% (311,5 mila tonnellate) rispetto allo scorso anno. Mentre le vendite ai principali Paesi importatori sono state forti – leggiamo ancora nel report di Puglisi – ci sono state anche forti esportazioni verso ‘altri’ Paesi, poiché le nazioni dell’UE e del Medio Oriente hanno aumentato gli acquisti di grano canadese”. Nel complesso, “le esportazioni canadesi di grano per la settimana 13 sono state di 424,4 mila tonnellate, per un totale stagionale di 4,6 milioni di tonnellate”.
La produzione di grano canadese è aumentata del 56% rispetto allo scorso anno
Nel suo report Puglisi ci dice che la produzione totale di grano canadese è stimata in aumento del 56% rispetto allo scorso anno, sempre secondo i dati più recenti di Statistics Canada. I dati definitivi saranno pubblicati a Dicembre. “La produzione di grano primaverile e di grano duro – leggiamo nel report – è aumentata in modo significativo rispetto all’anno precedente grazie all’aumento della superficie coltivata e alle rese più elevate dovute al miglioramento dell’umidità del suolo… Il 41% del grano primaverile canadese è stato prodotto nel Saskatchewan nel 2022, in linea con la media quinquennale. Il governo provinciale dell’Alberta riferisce che la qualità del grano duro rosso primaverile è superiore alla media quinquennale, mentre la qualità del grano duro è inferiore. Circa il 94 per cento del grano duro rosso primaverile e il 78 per cento del grano duro si classifica nelle prime due classi. Il 38% del grano primaverile canadese è stato prodotto in Alberta nel 2022, più o meno in linea con la media quinquennale. I contatti del settore riferiscono che la qualità del grano invernale dell’Ontario è eccellente e che la resa media provinciale dovrebbe essere la seconda più alta mai registrata a 5,949 tonnellate/ettaro, secondo Statistics Canada”.
“L’Italia si sta già dimostrando un forte cliente del grano duro canadese e si prevede che tale situazione continuerà per tutto l’anno”
E la produzione di grano duro canadese che interessa l’Italia e, in particolare, le industrie della pasta? “Si prevede scrive Puglisi – che le esportazioni di grano duro verso il Nord Africa (in particolare il Marocco) e l’Italia aumenteranno grazie alle maggiori forniture di grano duro canadese. Le esportazioni di grano duro della settimana 13 sono state di 101,5 mila tonnellate per un totale stagionale di 823,4 mila tonnellate. Stats Canada afferma che a Settembre sono state esportate 228,1 mila tonnellate di grano duro”. E qui arriva la notizia che riguarda il nostro Paese per ciò che riguarda il grano duro canadese: “L’Italia è il maggior cliente visto che ha importato 79,4 mila tonnellate del totale. L’Italia si sta già dimostrando un forte cliente del grano duro canadese e si prevede che tale situazione continuerà per tutto l’anno”. Non sappiamo quale scenario si ‘disegnerà’ nelle prossime settimane nel mondo del grano a livello mondiale. Ci sono Paesi dove la siccità ha creato problemi enormi come Africa, Medio Oriente ed Europa Centro Settentrionale. Ma la grandissima produzione di grano della Russia e la produzione del Canada, che ha praticamente azzerato la riduzione della produzione di grano dello scorso anno, ci dicono che l’offerta di grano nel mercato internazionale non dovrebbe mancare: e quando l’offerta è abbondante, si sa, i prezzi calano. Sarà così anche il Sud Italia e per la Sicilia? E’ quello che vedremo nelle prossime settimane. Due elementi sono già chiari: l’offerta di grano russo avrebbe già in parte calmierato i prezzi e la stessa cosa potrebbe avvenire con il grande flusso di grano canadese in Italia. E la qualità della pasta? Se il grano duro canadese è stato fatto maturare naturalmente, al sole, non ci dovrebbero essere problemi; se è stato fatto maturare a colpi di glifosato il discorso è completamente diverso…
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