- Passeranno inosservate le durissime accuse lanciare in queste ore da Nikolai Patrushev, Segretario del Consiglio di Sicurezza della Russia?
- Cina e Germania torneranno alleate? E gli altri Paesi dell’Unione europea che faranno?
Passeranno inosservate le durissime accuse lanciare in queste ore da Nikolai Patrushev, Segretario del Consiglio di Sicurezza della Russia?
Mentre continua ad infuriare la guerra in Ucraina la Russia torna ad accusare gli ucraini di stare mettendo a punto una “bomba sporca“, ovvero esplosivi che potrebbero diffondere nell’ambiente scorie radiottive. La notizia la leggiamo su Sputnik. In realtà, l’accusa lanciata da Nikolai Patrushev, Segretario del Consiglio di Sicurezza della Russia, l’organizzazione che ha sostituito il KGB sovietico: “L’Ucraina – ha detto Patrusherv – è il centro dell’estremismo di estrema destra e l’Occidente sta aiutando Kiev a preparare una ‘bomba sporca’. Se la situazione non verrà fermata sarà un disastro”. secondo esponente russo, Stati Uniti e Regno Unito recluterebbero terroristi internazionali per dare manforte alle autorità. Come prendere le dichiarazioni del capo del Consiglio di Sicurezza russo? Come abbiamo scritto oggi nel MATTINALE, la guerra si sta mettendo male per l’Ucraina di Zelensky e più si avvicina l’Inverno, più rischia di diventare complicata, perché i russi non danno tregua nel bombardare le centrali elettr4iche dell’Ucraina. Quale sia l’obiettivo dei russi lo scriviamo da un mese: lasciare l’Ucraina senza corrente elettrica nei prossimi mesi invernali. Una prospettiva che spaventa pure gli Stati Uniti d’America, o meglio, i Democratici americani che governano gli USA, che si trovano adesso a dover prendere decisioni difficili. Tanto più che domani, negli Stati Uniti, si celebreranno le elezioni di metà mandato che dovrebbero essere regolari e i Democratici si aspettano una sonora sconfitta, se non altro perché in due anni hanno portato l’America a vivere una crisi economica assai pesante, con la FED – la Banca Centrale americana – che è già più volte intervenuta per alzare i tassi di interesse: cosa, questa che, se da un lato ‘raffredda’ l’inflazione (che non è diminuita come i vertici della FED si aspettavano), ma che rallenta l’economia.
Cina e Germania torneranno alleate? E gli altri Paesi dell’Unione europea che faranno?
Anche dall’Unione europea arrivano brutte notizie per l’Ucraina di Zelensky. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz qualche giorno fa si è recato in Cina per incontrare il leader di questo Paese, Xi Jinping. E’ chiaro che il Cancelliere tedesco non ha parlato a titolo personale. “Secondo solide fonti economiche tedesche – leggiamo su scenariecobnomici.it – la carovana di Scholz si è recata a Pechino essenzialmente per definire i passi preparatori per un accordo di pace con la Russia, con la Cina come mediatore privilegiato. In quest’ottica si deve leggere l’unico messaggio interessante e positivo risultante dal viaggio, cioè il messaggio del presidente Xi che si è espresso duramente contro l’uso delle armi nucleari in Ucraina. Però in questa situazione un’iniziativa del genere è esplosiva, anche perché aggira completamente gli USA e mette da parte Zelensky, ponendosi in alternativa, se non in opposizione, alla NATO”. A noi questa posizione sembra un po’ troppo radicale, ma il fatto che Scholz si sia fatto accompagnare a Pechino da una delegazione di imprenditori tedeschi lascia pensare, quanto meno, a un ritorno di fiamma tra Germania e Cina, che fino a prima dello scoppio della guerra in Ucraina erano molto vicine. Con molta probabilità, sono stati i socialdemocratici della Germania – il partito a cui fa capo il Cancelliere Scholz – a pressare per questa svolta che ha messo in grandissima difficoltà i moderati tedeschi, a cominciare dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. In questo scenario, tra Democratici americani, grandi alleati e sostenitori di Zelensky, che oggi sono in visibile difficoltà, e la Germania che si avvicina alla Cina, Paese alleato della Russia, non è da escludere qualche colpo di coda dei militari ucraini.
Foto tratta da Il Riformista
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